(Sesto Potere) – Bologna – 13 marzo 2024 – L’ultima ondata di maltempo che s’è abbattuta su gran parte del Paese con neve, pioggia e vento forte è arrivata dopo un inverno che è stato sino ad oggi il più caldo di sempre mai registrato in Italia con una temperatura media superiore di 2,19 gradi rispetto alla media storica 1991-2020.
Questa l’analisi elaborata da Coldiretti sulla banca dati aggiornata Isac Cnr di Bologna che registra le temperature dal 1800.
L’anomalia climatica – sottolinea la Coldiretti – è stata più evidente nel Nord Italia dove la temperatura è stata superiore addirittura di 2,46 gradi la media mentre al Centro è stata di +2,25 gradi e al Sud di +2,01 gradi.
Il 2023 è stato l’anno più caldo. Ed anche il 2024 conferma la tendenza al surriscaldamento dopo un 2023 che si è classificato all’anno più bollente di sempre con una anomalia climatica di +1,14 gradi rispetto alla media storica, ma che è stato anche accompagnato in Italia da una media di oltre 9 eventi estremi al giorno lungo la Penisola, tra grandinate, trombe d’aria, bombe d’acqua, alluvioni (devastante quella in Romagna) ondate di calore, gelate improvvise e tempeste di vento, secondo l’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Eswd.
Il rischio è che il ritorno del maltempo con fenomeni temporaleschi si abbatta – spiega Coldiretti – sulle colture “ingannate” dalla finta primavera che ha mandato in tilt la natura anticipando le fioriture.
La pioggia – sottolinea la Coldiretti –per combattere la siccità ed essere di sollievo alle campagne deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali, soprattutto con precipitazioni violente provocano danni poiché i terreni non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento provocando frane e smottamenti.