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Cia-Agricoltori Italiani: in UE il 60% dei terreni degradati, con un costo per la collettività di 50 miliardi di euro l’anno

(Sesto Potere) – Rimini – 16 giugno 2025 – Nella sua partecipazione a Macfrut 2025 Cia-Agricoltori Italiani ha lanciato l’allarme sul consumo di suolo e la necessità di ridurne l’erosione per contribuire a preservare l’acqua per le colture così da ridurre il rischio idraulico.

“Ma abbiamo, solo in Europa, circa il 60% dei terreni degradati, con un costo per la collettività che supera i 50 miliardi di euro l’anno, e solo lo 0,4% di acqua dolce a disposizione dell’umanità, su quasi 1400 milioni di km cubi complessivi, quando nel 2030 la domanda supererà il 40% della disponibilità. Eppure da tutto ciò dipende quasi la totalità della produzione di cibo”: ha spiegato Cia-Agricoltori Italiani.

“Nei primi 5 cm di suolo c’è il 90% della biodiversità del pianeta, organismi viventi che regolano i nutrienti indispensabili per le colture, senza contare il contributo importante alla riduzione delle emissioni di Co2 e quello contro il dissesto idrogeologico che si affianca al ruolo degli agricoltori custodi del territorio, argine allo spopolamento delle aree interne”: ha aggiunto Cia-Agricoltori Italiani.

Per questo lo sviluppo di piante più resistenti agli eventi climatici estremi e alle fitopatie, come la diffusione dell’agritech per l’irrigazione di precisione vanno al primo posto.

E a questa tematica Cia-Agricoltori Italiani ha dedicato le sue attenzioni al Macfrut 2025: con all’interno dello stand confederale: hub per strategie e soluzioni con Crea, xFarm e Foragri, e anche con le istituzioni.

Nello spazio fieristico di Cia-Agricoltori Italiani c’era una vera stazione meteo xFarm per monitorare i campi e usare le previsioni per programmare il lavoro in modo più efficace, controllare la situazione sulle colture in tempo reale e utilizzare i dati raccolti dai sensori per ottenere consigli agronomici.

C’è stato anche un focus su robotica, applicativi 4.0 e intelligenza artificiale per difendere le colture, irrigare e risparmiare acqua, come sui sistemi gestionali all-in-one per il quaderno di campagna, soluzioni che richiedono una sinergia sempre più forte tra produttori di tecnologie, comparto agricolo e stakeholder istituzionali, affinché gli strumenti già disponibili per sperimentazione e applicazione siano sempre più, e velocemente, a disposizione nei campi e a beneficio di tutti.

Un tema, questo, che è tornato più volte al centro dei workshop con xFarm e degli incontri allo stand Cia anche quando a essere protagonista è stata la ricerca, con gli approfondimenti insieme al Crea.

“La competitività del comparto ortofrutticolo nazionale, sulla doppia direttrice cambiamenti climatici e concorrenza negli scambi commerciali, viaggia a un ritmo che solo l’innovazione nella ricerca scientifica e tecnologica può ricalibrare a vantaggio della produttività agricola, biodiversità e qualità Made in Italy comprese”: commenta Cia-Agricoltori Italiani.