(Sesto Potere) – Parma – 8 febbraio 2024 – “Come Associazione desideriamo esprimere la nostra preoccupazione e netta contrarietà riguardo alla proposta di creazione di ampie e diffuse aree commerciali nella zona nord della città, un’area già a forte densità commerciale e con un’ampia scelta di strutture di vendita organizzate. È evidente come il progetto presentato di una ridistribuzione della funzione commerciale in tre aree della città sia in forte contrasto con le politiche di supporto agli esercizi di vicinato che l’Amministrazione sta portando avanti insieme alle Associazioni di Categoria dei Commercianti e siamo fermamente convinti che non sia questa la strada da percorrere”: lo scrive in una nota Francesca Chittolini, presidente Confesercenti Parma (nella foto in alto).
“Come Confesercenti Parma rimaniamo fermi nel voler evidenziare le criticità di questi progetti, sia dal punto di vista della sostenibilità ambientale che delle viabilità, ma più di tutto siamo certi delle ripercussioni negative che rischiano di ricadere sul piccolo e medio commercio cittadino e del territorio. Progetti di sviluppo commerciale di 20 anni fa non possono essere attuali oggi! Grandi mall e superfici commerciali non sono più chiave di sviluppo e benessere ma diventano fonte di disagio economico e progetti che vanno a demolire gli equilibri commerciali di una comunità”: aggiunge ancora Francesca Chittolini.
“I commercianti e piccoli imprenditori del territorio, a nostro avviso, vanno tutelati e protetti in questo preciso contesto storico e non certo penalizzati con la concorrenza di nuovi centri commerciali che, come tutti sappiamo, risultano essere ormai anacronistici e non corrispondenti alle reali esigenze dei cittadini. Tutti i giorni, nella nostra città, si cercano soluzioni contro la desertificazione del centro storico, si parla con rammarico e timore dei negozi che chiudono, delle strade vuote e abbandonate, di decoro e pulizia, di piccola criminalità e sicurezza e nei fatti, poi, si pensa di realizzare insediamenti mastodontici, dannosi per la città e per i già precari equilibri economici e ambientali. In un contesto come questo, prevedere la costruzione di nuovi poli commerciali di grandi dimensioni, a scapito dei piccoli commercianti e dei negozi di vicinato, non ci pare assolutamente una scelta di prospettiva”: continua il suo ragionamento la presidente Confesercenti Parma.
“E per questo concordiamo con l’approccio dell’Amministrazione Comunale nel valutare attentamente tali proposte e auspichiamo un ulteriore confronto e dialogo tra soggetto preponente e Amministrazione per pensare a soluzioni in linea con una città che si vuole sviluppare in modo sostenibile e armonico. Come Associazione pensiamo che occorra tornare a dar vita ai quartieri, alle vie, alle strutture che già esistono, riqualificando, ristrutturando ed incentivando il reinsediamento delle botteghe, degli artigiani, delle attività e dei servizi al cittadino. Abbiamo bisogno di garantire un equilibrio funzionale alle necessità dei cittadini, preservando e supportando il patrimonio imprenditoriale esistente puntando su rigenerazione urbana e servizi alle microimprese”: sostiene Francesca Chittolini.
Confesercenti Parma ricorda di credere “fermamente che lo sviluppo del territorio debba essere guidato da principi di sostenibilità, con un’attenzione particolare alla tutela delle microimprese locali, che costituiscono la linfa vitale della nostra comunità”. Proprio per questi motivi, in coerenza con quanto già espresso in passato, l’associazione “chiede con forza” che tali progetti vengano riconsiderati.