(Sesto Potere) – Rimini – 28 marzo 2024 – Un gemellaggio contro la ‘ndrangheta ricordando le 53 vittime sindacali uccise delle mafie dal 1905. Al termine dell’iniziativa di CGIL, SPI e Libera è stato firmato il protocollo d’intesa per ristrutturare un bene confiscato alla ‘ndrangheta a Gioiosa Ionica ed è stata scoperta una targa in memoria delle vittime sindacali delle mafie
L’iniziativa “Memoria, legalità, impegno – terre e libertà contro le mafie”, tenutasi oggi in Camera del Lavoro Territoriale di Rimini, ha visto anche la presenza ed il saluto del Questore di Rimini Dott.ssa Olimpia Abbate; intervento molto apprezzato.
La mattina, molto partecipata, si è conclusa con due momenti significativi: la firma del protocollo d’intesa tra CGIL, Sindacato pensionati SPI della provincia di Rimini e dell’Area metropolitana Reggio Calabria con l’Associazione Lido Don Milani di Gioiosa Ionica e l’installazione di una targa a memoria delle vittime sindacali delle mafie.
Durante la mattinata, oltre alla proiezione del docufilm di Mirco Paganelli “Rimini contro le mafie”, la Segretaria generale CGIL Rimini Francesca Lilla Parco ha ringraziato le volontarie ed i volontari del sindacato pensionati che hanno partecipato ai campi della legalità E!STATE LIBERI .
Il gemellaggio contro la ‘ndrangheta
CGIL e SPI di Rimini e di Reggio Calabria, insieme all’Associazione Lido Don Milani di Gioiosa Ionica, hanno siglato formalmente l’accordo per la riemersione alla legalità di un bene confiscato alla ‘ndrangheta; si tratta dello stabilimento balneare “Lido Don Milani” a Gioiosa Ionica.
Il lido confiscato, posto sulla Riviera dei Gelsomini, è un bene confiscato nel 2001 alla cosca Mazzaferro – ed assegnata nel 2021 all’Associazione Don Milani. Il bene confiscato, deturpato ed in disuso da tempo, rientrerà nella sua operatività legale grazie anche al contributo economico e materiale del progetto promosso da CGIL e dal sindacato pensionati di Rimini. Si tratta di un impegno concreto che, grazie a questo gemellaggio, ha già portato all’acquisto di un generatore elettrico, utile per la rinascita del lido.
I prossimi passi, come ricordato da Meris Soldati nel suo intervento, saranno anche quelli d’individuare, in provincia di Rimini, soggetti imprenditoriali interessati a contribuire materialmente con mezzi e strumenti.
Il senso dell’iniziativa è quello di creare unità tra territori che, ciascuno nei propri contesti, stanno agendo a prevenzione e contrasto alle infiltrazione della criminalità organizzata.
Hanno firmato il protocollo Francesca Lilla Parco per CGIL Rimini, Roberto Battaglia e Meris Soldati per SPI CGIL Rimini, Salvatore Lacopo per SPI Reggio Calabria e Francesco Rigitano dell’Associazione Lido Don Milani di Gioiosa Ionica.
Una targa per non dimenticare
Alle ore 12, all’esterno della sede CGIL di Rimini, è stata scoperta la targa in memoria delle cinquantatré vittime sindacali delle mafie, cadute dal 1905 difendendo i diritti dei lavoratori e dei braccianti.
Davanti alla targa si sono susseguiti, oltre agli interventi di Roberto Battaglia (SPI Rimini) e Claudia Claudia Carlino (SPI Nazionale), anche quelli istituzionali dell’Assessore del Comune di Rimini con delega alla legalità Francesco Bragagni e della Consigliera provinciale con delega alla legalità Alice Parma.
Lo sfondo della targa che riporta i nomi delle vittime sindacali è una riproduzione dell’opera di Gaetano Porcasi “Epopea dei sindacalisti” e riporta una frase di Emanuele Macaluso: “Il sindacato ha una responsabilità di formazione delle coscienze e oggi può incidere per contrastare processi politici pericolosi. Per questo ai compagni uccisi possiamo solo dire: noi non dimentichiamo”.