(Sesto Potere) – Cesenatico – 16 dicembre 2025 – Si è svolto oggi presso lo IAL di Cesenatico il Consiglio Generale della Fisascat CISL Romagna, appuntamento centrale della vita democratica dell’organizzazione, dedicato all’analisi del contesto economico e sociale, alle prospettive dell’azione sindacale e alle sfide dei settori del commercio, del turismo e dei servizi.
Hanno preso parte ai lavori il Segretario Generale della Fisascat CISL Romagna, Luigi D’Alessandro, che ha aperto il Consiglio, il Segretario Generale della CISL Romagna, Francesco Marinelli, la Segretaria Generale Fisascat CISL Emilia-Romagna Malgara Cappelli e il Segretario Generale della Fisascat CISL Nazionale, Vincenzo Dell’Orefice, intervenuti per portare il contributo della Confederazione e della categoria a livello nazionale.
Ampio spazio è stato dedicato al tema della partecipazione dei lavoratori alla vita dell’impresa, anche alla luce della recente Legge 76/2025, promossa dalla CISL e ispirata ai principi dell’articolo 46 della Costituzione. In questo contesto è stato presentato il primo accordo aziendale siglato in Romagna in applicazione della nuova normativa, sottoscritto il 12 dicembre 2025 tra Forlì Ambiente Soc. Coop. e Fisascat CISL Romagna.
“Con l’accordo di Forlì Ambiente dimostriamo che la partecipazione non è uno slogan né una concessione, ma un vero strumento di governo democratico dell’impresa – ha dichiarato il Segretario Generale Fisascat CISL Romagna, Luigi D’Alessandro -. Abbiamo dato contenuto concreto alla Legge 76/2025, traducendo i principi costituzionali in meccanismi contrattuali reali, esigibili e verificabili. Questo accordo supera la logica della semplice consultazione e riconosce ai lavoratori un ruolo attivo, informato e responsabile nelle scelte strategiche, organizzative ed economiche”.
“La Commissione Unica di Partecipazione rappresenta un cambio di paradigma nelle relazioni industriali – ha proseguito D’Alessandro –. Non è un organismo simbolico, ma la sede politica e tecnica in cui si condividono dati, si valutano strategie e si costruiscono decisioni. L’introduzione di un componente esterno di garanzia rafforza la trasparenza del metodo e certifica la volontà di superare visioni conflittuali o autoreferenziali dei rapporti tra impresa e lavoro”.
“Il valore più alto di questa intesa sta nella sua dimensione sociale – ha aggiunto –. Legare la partecipazione agli utili non solo ai risultati economici, ma anche a criteri di equità come l’ISEE significa affermare che la sostenibilità non è solo finanziaria, ma prima di tutto umana. Vuol dire tutelare chi è più fragile e utilizzare la redistribuzione come strumento di giustizia sociale”.
“Questa è la cultura sindacale che la Fisascat CISL porta avanti – ha concluso D’Alessandro -: una cultura fondata sulla corresponsabilità, sulla partecipazione e sul protagonismo dei lavoratori. L’accordo di Forlì Ambiente non è un punto di arrivo, ma l’inizio di un percorso che intendiamo estendere ad altre realtà del territorio, affinché la democrazia economica diventi una pratica strutturale nelle imprese dei servizi”.
Elemento centrale dell’intesa è l’istituzione della Commissione Unica di Partecipazione (CUP), organo paritetico con funzioni politiche e tecniche, incaricato di esaminare le linee di sviluppo aziendale, monitorare gli indicatori economici e intervenire su organizzazione del lavoro, qualità occupazionale e inclusione. La presenza di un componente esterno di garanzia rafforza trasparenza e credibilità del confronto partecipativo.
L’accordo prevede anche un sistema di partecipazione agli utili, subordinato alla sostenibilità economico-patrimoniale dell’impresa, destinando ai lavoratori una quota non inferiore al 10% degli utili netti e un riconoscimento aggiuntivo sotto forma di buoni spesa subordinato alla presentazione dell’ISEE.
“Questo accordo rappresenta una svolta culturale e politica per tutto il nostro territorio – ha dichiarato il Segretario Generale della CISL Romagna, Francesco Marinelli -. La partecipazione dei lavoratori non è solo uno strumento di equità, ma una leva strategica di sviluppo, innovazione e qualità dei servizi. Dove i lavoratori sono coinvolti nelle scelte, le imprese crescono in modo più solido e le comunità ne traggono beneficio».
“La CISL Romagna ha creduto con convinzione nella Legge sulla partecipazione – ha aggiunto Marinelli -. Con l’accordo di Forlì Ambiente vediamo una prima applicazione concreta che dimostra come il protagonismo dei lavoratori rafforzi coesione sociale, riduca le disuguaglianze e costruisca imprese più responsabili, capaci di coniugare competitività, sostenibilità ambientale e giustizia sociale”.
Il Segretario Generale Marinelli ha inoltre voluto rimarcare l’importanza della recente mobilitazione nazionale della CISL a Roma, sottolineando la necessità di un nuovo approccio: “La grande partecipazione che abbiamo avuto a Roma sabato scorso non è stata concepita come una protesta generica, ma come un momento di proposta costruttiva e di rivendicazione. Lo slogan “Migliorare la Manovra, costruire un Patto” riflette il nostro approccio propositivo, orientato a ottenere misure concrete per il lavoro stabile e le tutele. Per questo, ribadiamo l’urgenza di un vero e proprio ‘Patto della Responsabilità’ tra Governo, parti sociali e soggetti economici, per un progetto di sviluppo condiviso del Paese che ponga al centro la qualità e la stabilità del lavoro, la sicurezza e la partecipazione nelle aziende”.
Il Consiglio Generale si è concluso con l’impegno della Fisascat CISL Romagna, in sinergia con la CISL Romagna e la Fisascat CISL Nazionale, a rafforzare la contrattazione di qualità e la partecipazione, affinché l’accordo di Forlì Ambiente diventi un modello replicabile per l’intero sistema delle relazioni industriali.

