(Sesto Potere) – Cesena – 23 luglio 2025 – Con una nota congiunta Cgil Forlì Cesena, Cisl Romagna e Uil Cesena esprimono il loro “pieno sostegno” alla “ferma presa di posizione” del sindaco di Cesena Enzo Lattuca contro la possibile chiusura della sala operativa del commissariato di Cesena, un’ipotesi che, se confermata, rappresenterebbe – sempre secondo i sindacati – “un colpo pesante per il territorio, per la cittadinanza e per chi lavora nel settore pubblico”.
“Questa scelta non è solo inaccettabile dal punto di vista organizzativo e istituzionale, ma anche sul piano sociale. La sala operativa è un presidio fondamentale di prossimità, ascolto, intervento e relazione. Allontanare lo Stato da una città capoluogo come Cesena significa indebolire la rete di servizi pubblici che rappresentano un argine fondamentale contro l’isolamento sociale, il disagio e le diseguaglianze”: ribadiscono Cgil Forlì Cesena, Cisl Romagna e Uil Cesena.
I sindacati, unitariamente, ribadiscono che: “la sicurezza non si costruisce con tagli lineari né con logiche ragionieristiche. La sicurezza è un diritto delle persone e un dovere delle istituzioni, che va garantito anche attraverso il rafforzamento – e non la riduzione – della presenza pubblica sul territorio”.
“Privare Cesena della propria sala operativa significherebbe anche compromettere una sinergia virtuosa, quella tra Comune e Polizia di Stato, costruita negli anni sul fronte della videosorveglianza. Un progetto che ha visto consistenti investimenti pubblici e una pianificazione condivisa per rendere la città più sicura e accessibile, anche attraverso l’utilizzo di tecnologie al servizio del benessere collettivo. Non si può poi ignorare l’impatto di questa ipotesi sul personale: i lavoratori della Polizia di Stato del Commissariato di Cesena, già impegnati in condizioni logistiche e organiche difficili, verrebbero ulteriormente penalizzati, proprio mentre ci si prepara all’apertura di una nuova sede, frutto di anni di impegno istituzionale e risorse pubbliche”: spiegano nella nota Cgil Forlì Cesena, Cisl Romagna e Uil Cesena.
Per tutte queste ragioni, i sindacati confederali chiedono “con forza” al ministero dell’Interno di: “smentire pubblicamente l’intenzione di chiudere la sala operativa e di aprire un confronto con il territorio, le istituzioni e le parti sociali” e “qualora non dovessero arrivare risposte chiare e rassicuranti, come già anticipato nella lettera del sindaco, ci attiveremo con ogni mezzo democratico e civile, a partire da una raccolta firme insieme alla cittadinanza, per difendere un presidio essenziale per la nostra comunità”.