(Sesto Potere) – Cesena – 24 luglio 2024 – Luoghi mitici di aggregazione e cultura, con un passato glorioso e un presente aperto, pur se non sempre facile: è il mondo delle case del popolo, nate sulla scorta delle grandi tradizioni ideali del XIX e XX secolo, ancora oggi spazi essenziali per le attività ricreative e culturali di migliaia e migliaia di persone.
All’interno di Legacoop Romagna sono una cinquantina le cooperative di questo settore, in rappresentanza di poco meno di diecimila soci.
Numeri significativi, in ragione dei quali Legacoop Romagna ha affidato al proprio Centro studi cooperativi il compito di elaborare una ricerca per definire e affrontare le sfide del presente. Lo studio verrà presentato giovedì 25 luglio alle 17 nella sala del consiglio di Apofruit a Cesena, nel corso dell’evento “Case del popolo, case del futuro”.
La presentazione sarà a cura di Federico Morgagni, (nella foto in alto) responsabile di settore di Legacoop Romagna, che offrirà una panoramica dettagliata sui nuovi bisogni e le nuove abitudini sociali, culturali e ricreative delle nostre comunità, riflettendo sul modo in cui le case del popolo possono mettersi al servizio di queste esigenze.
Tito Menzani, docente all’Università di Bologna, avrà il compito di intervenire con una riflessione sulla modernità del modello delle Case del Popolo in relazione alla loro storia, analizzando gli elementi chiave per cui queste istituzioni, pur nate in un contesto del tutto diverso, possano ancora offrire un modello attuale e innovativo di partecipazione comunitaria.
Alessandro Argnani, Direttore di Ravenna Teatro, discuterà quindi del rapporto tra i giovani e i luoghi della cultura, esplorando il modo in cui stanno cambiando le esigenze culturali delle nuove generazioni e la necessità di rispondere a questi nuovi bisogni.
La parola passerà quindi a coloro che fanno vivere le Case del Popolo di oggi. La tavola rotonda vedrà gli interventi di Pascale Buda, Presidente Novacoop, Massimo Gaspari, Presidente Unica, Tomas Rubboli, Presidente Casa del Lavoratore di Meldola, e Adamo Ricci, Presidente Casa del Popolo “Igino Cecchini” di Borella. Moderata da Simona Benedetti, responsabile del Centro Studi di Legacoop Romagna, la discussione aprirà il confronto sulle strategie per mantenere viva la rilevanza culturale e sociale di questa esperienza.
«Le Case del Popolo — dice il presidente di Legacoop Romagna, Paolo Lucchi — sono luoghi che attraversano le pagine di storia di tre secoli. Il loro nome è legato alla tradizione delle grandi organizzazioni democratiche e al loro interno si è forgiata la partecipazione politica di intere generazioni. Questa lunga e gloriosa storia, che abbiamo esplorato con numerosi studi, non deve però diventare l’alibi per abbandonarle ai fasti del passato. Sono invece capitoli tutti da scrivere per vecchie e nuove generazioni, che dobbiamo trovare il modo di portare nel futuro: la ricerca che presenteremo è la base per farlo».