(Sesto Potere) – Cesena – 25 settembre 2024 – Sostenere il commercio locale e costruire una visione d’insieme tesa a rivitalizzare zone commerciali della città. Parte da questi presupposti il progetto degli hub di prossimità che sarà avviato dall’Amministrazione comunale di Cesena e già finanziato dalla Regione Emilia-Romagna con un pacchetto di risorse pari a 40 mila euro nell’ambito del progetto di rivitalizzazione dei negozi e delle attività di commercio nelle città.
Grazie al contributo ricevuto, a cui si sommeranno ulteriori risorse comunali, l’Amministrazione di Cesena darà avvio a uno studio di fattibilità in specifiche aree della città dove saranno realizzati un hub urbano (area del centro storico) e hub di prossimità (zone urbane non centrali a vocazione commerciale che necessitano dell’integrazione di servizi fondamentali).
“Il piccolo commercio in Italia – commenta l’Assessora allo Sviluppo economico e ai Quartieri Francesca Lucchi – vive una fase di forte crisi dovuta alla crescita dell’e-commerce e delle vetrine virtuali e a un cambio collettivo delle abitudini che non sempre favorisce i negozi di vicinato e il commercio tradizionale. Nell’ambito delle azioni intraprese d’intesa con le quattro associazioni di categoria aderenti al tavolo ‘InCesena’ si colloca dunque anche l’avvio di questo nuovo percorso teso a favorire il commercio attraverso la creazione di adeguate condizioni infrastrutturali in centro e nei quartieri”.
“A questo proposito – prosegue l’Assessora – lavoreremo in relazione a tre aree che saranno oggetto di studio e analisi: il centro urbano, piazza Anna Magnani, all’Oltresavio, e piazza Partigiani, alle Vigne, nel quartiere Cervese Sud. In tutte queste aree insistono attività artigianali e pubblici esercizi, oltre che presidi pubblici che offrono servizi di intrattenimento, che per loro stessa vocazione rafforzano la dimensione sociale, urbana e commerciale del nostro territorio. La crisi oggettiva del commercio che caratterizza questi ultimi anni però ci impone la necessità di lavorare più compiutamente per recuperare la vocazione commerciale di questa aree e di rendere i territori più attrattivi”.
Attraverso uno studio di fattibilità si procederà quindi con la valutazione delle variabili che influenzano il possibile appeal commerciale di determinate zone cittadine (tra cui viabilità e la presenza di servizi pubblici) e si lavorerà per individuare soluzioni efficaci per rendere i diversi territori competitivi e attrattivi.
Così come stabilito dalla legge regionale sul commercio per il rilancio dei centri storici, delle periferie e per il contrasto allo spopolamento, lo studio di fattibilità per gli hub urbani e di prossimità include: l’identificazione dell’area e l’analisi del territorio, incluse le dinamiche socioeconomiche e la rete commerciale locale; valutare come le risorse disponibili possono valorizzare l’area dal punto di vista commerciale e turistico, considerando anche le attrazioni che ne definiscono l’identità. Dovrà inoltre identificare le necessità di miglioramento in termini di accessibilità, mobilità sostenibile e qualità dell’ambiente urbano ed infine considerare le opportunità per innovare e qualificare le imprese esistenti o nuove nell’area e valutare le possibilità di crescita e il bacino di utenza, sia per i servizi alla comunità sia per l’attrattività turistica. Lo studio deve inoltre coinvolgere attivamente i soggetti interessati attraverso un percorso partecipativo.
Una volta terminata la fase di studio e analisi si passerà alla seconda fase di lavoro riguardante gli interventi da realizzare. Il Comune infatti, una volta completati gli studi, potrà presentare richiesta di riconoscimento degli hub entro il 31 marzo 2025 (ed entro il 31 marzo di ogni anno), e la Regione, dopo aver certificato l’appropriatezza dei requisiti, li inserirà in uno specifico elenco regionale.