(Sesto Potere) – Cesena – 22 novembre 2023 – In scena, giovedì 7 dicembre 2023, alle ore 20.45, nel teatro della parrocchia di Maria Immacolata (in via Paradiso 91) a Cesena, “Nessuna si salva da sola”, spettacolo teatrale scritto e diretto da Stefania Polidori, da un’ idea e con la consulenza psicologica di Caterina Rondelli, psicoterapeuta. La prima realizzazione dello spettacolo è stata sostenuta dal Lions Club Forlì Host e ad esso ha dato un suo contributo lo psicoterapeuta Andrea Spada del CTM, Centro Uomini Maltrattanti di Forlì.
Come afferma Stefania Polidori: “Lo spettacolo si inserisce in un programma di prevenzione ed educazione per le giovani generazioni ed intende fornire strumenti cognitivi ed emotivi fondamentali per sottrarre ragazze e ragazzi alle spirali comportamentali negative proprie dei legami “affettivi” nocivi e violenti. Vuole, inoltre, rappresentare un invito – grazie alle testimonianze dirette sul palco di donne vittime di violenza – alla denuncia e alla lotta contro la violenza di genere, un’emergenza sociale che si sviluppa già in età adolescenziale”.
Il titolo sollecita la dimensione collettiva, ovvero assunzione di responsabilità generale della società, come unica risposta ad una questione non più riconducibile al privato. In scena, accanto agli attori, recitano anche Irene Merlo – oggi Presidente dell’Associazione Arriva Robin Hood – e Grazia Biondi, oggi Presidente dell’Associazione Manden Diritti Civili e Legalità, donne che si sono salvate dalla violenza e che, anche attraverso il percorso teatrale, hanno potenziato un processo di rielaborazione del proprio vissuto.
“Si tratta di un teatro resiliente che fa bene a chi lo fa e a chi lo guarda, nel quale le fragilità diventano punti di forza. E’ un teatro che parla di storie di rinascita”.
E Irena Merlo dichiara: “Mentre eravamo in scena, forse in una delle scene più dure, sono stata felicissima perché in tutto quel pathos, dell’attimo in cui dovevo ricordare le battute, il ritmo e tutto quello che provo ogni volta che rivivo l’esperienza più brutta della mia vita, sono riuscita a ricordare le prove che avevamo fatto solo un’ora prima. E un sorriso dolce mi è uscito dal cuore. E ho pensato che il teatro sia la cosa più bella degli ultimi anni. Il teatro e le persone che ho incontrato a teatro sono la parte fondamentale del mio percorso di guarigione, lo sprint finale per tornare veramente a sorridere. A credere negli altri. Ad affidarmi nuovamente ad un’altra persona”.
Come dice Grazia Biondi: “E’ finito il tempo del silenzio, e’ finito il tempo del dolore, e’ finita la necessità di nascondersi e vergognarsi per la violenza subita”. E questo spettacolo e’ un contributo in questa direzione.
Ed Enrico Illotta, attore che interpreta il ruolo dell’uomo maltrattante in scena conclude: “Mi sono reso conto della potenza di questo spettacolo solo alla terza replica. Nelle prime due ero attento al copione e alle battute che avevo davanti. Nella terza replica, davanti a me, c’erano le mie paure. Al mio fianco invece, un gruppo di persone uniche che mi ha aiutato ad affrontarle e a scegliere di trasformarle nella mia forza. In platea, a sipario chiuso, gli occhi ancora lucidi degli spettatori con le mani nello stomaco che si aprivano in un abbraccio commovente. In quegli abbracci, ho ritrovato in loro la stessa forza coinvolgente!”
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