(Sesto Potere) – Cesena – 25 ottobre 2024 – In occasione del 150esimo della nascita di Guglielmo Marconi nel pomeriggio di mercoledì 23 ottobre al Museo Internazionale della Musica di Bologna si è tenuta l’inaugurazione della mostra “All’ascolto del Mondo” di cui il cesenate Franco Severi, Presidente dell’Associazione Musica Meccanica Italiana, è stato co-curatore, anche in qualità di fondatore del Museo Musicalia di Cesena.
Il percorso espositivo è incentrato sull’invenzione di Marconi nel 1906 del disco a 78 giri: “Marconi Velvet Tone” disco con l’immagine di Marconi che aveva caratteristiche uniche per l’epoca. Era flessibile grazie ad un materiale inventato da Marconi, in caso di cadute accidentali a differenza dei dischi tradizionali in gommalacca non si rompeva, ed è leggerissimo. L’ascolto avveniva grazie a puntine dorate inserite nel grammofono.
La mostra è arricchita inoltre da alcuni dischi del museo Musicalia di Villa Silvia Carducci (si tratta di materiale oggi introvabile e per questo acquistato nell’ambito di aste internazionali) e cinque macchine parlanti (fonografi e grammofoni) costruiti dalla Pathè Marconi che consentono l’ascolto dei dischi. Alcuni di questi sono ad oggi gli unici esistenti.
Il progetto espositivo, curato da Oderso Rubini e Franco Severi, si inserisce nelle iniziative organizzate per il ventesimo anniversario del Museo internazionale e biblioteca della musica ed è promosso in collaborazione con Musicalia Museo della Musica Meccanica e AMMI Associazione Musica Meccanica Italiana (Cesena), con il sostegno della Regione Emilia-Romagna – Assessorato alla Cultura e Paesaggio e con il patrocinio del Comitato nazionale per le celebrazioni del 150° anniversario dalla nascita di Guglielmo Marconi. Sponsor tecnico Touchlabs.
La presentazione della mostra, che si potrà visitare fino al 12 gennaio 2025 presso il Museo internazionale e biblioteca della musica del Settore Musei Civici Bologna, è stata curata da Eva Degli Innocenti, Direttrice del Settore Musei Comune di Bologna, Jenny Servino, Direttore del Museo Internazionale Strumenti Musicali Bologna, Giulia Fortunato, Presidente della Fondazione Marconi, Oderso Rubini, dell’Assessorato Cultura della Regione Emilia-Romagna e da Franco Severi.
L’invenzione di Guglielmo Marconi delle onde radio ha rivoluzionato il modo in cui la musica veniva trasmessa e ascoltata. Prima dell’avvento della radio, la musica era principalmente un’esperienza locale, fruibile solo dal vivo. Grazie a lui melodie e performance iniziarono a viaggiare, avviando una diffusione culturale senza precedenti: le stazioni radio cominciarono a trasmettere musica, creando nuovi modi per gli artisti di raggiungere un pubblico più vasto e cambiando radicalmente il rapporto con la musica. Per la prima volta nella storia si poteva godere di orchestre famose, cantanti e artisti rimanendo comodamente in casa. Il percorso espositivo è suddiviso in nove sezioni tematiche che ripercorrono le “avventure” di Marconi, a partire dal primo segnale transoceanico del 1901 e dalla costituzione delle prime società per la produzione di apparecchi radio. Tra i momenti più significativi, la nascita dei dischi Marconi Velvet Tone nel 1906, frutto di un accordo con Columbia, che tentava di competere con cilindri e dischi tradizionali. Il 1909 segnò per Marconi il riconoscimento del Premio Nobel per la fisica: all’epoca la sua compagnia contava ormai 24 stazioni radio in Inghilterra, 12 in Italia, 4 negli Stati Uniti e 2 nel Canada e diverse altre in Europa. Dopo la Prima Guerra Mondiale, nel 1922, Marconi fondò il dipartimento Marconiphone per progettare e vendere apparecchiature radiofoniche e nel 1924 si avventurò anche nella distribuzione discografica grazie a un accordo con la Pathè.