venerdì, Maggio 30, 2025
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Cesena, aggredita un’infermiera al Bufalini. Fratellanza (Siap): “Necessario potenziare i presidi di sicurezza”

(Sesto Potere) – Cesena, 30 maggio 2025 – Martedì scorso s’è registrato un ennesimo episodio di aggressione al personale sanitario dell’ospedale Bufalini di Cesena. A farne le spese un’infermiera, colpita da un 20enne senza fissa dimora, uno straniero, di origine magrebina.

L’immigrato è stato bloccato dai Carabinieri della Compagnia di Cesena, tradotto in caserma e denunciato, a piede libero, per lesioni a personale sanitario, a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Michele Fratellanza, segretario generale provinciale di Forlì Cesena del Siap – Sindacato Italiano Appartenenti Polizia, commenta così questo episodio: “L’aggressione a un’infermiera al Bufalini è un campanello d’allarme che non possiamo ignorare. Come Siap, sindacato di Polizia, chiediamo una svolta concreta per la sicurezza di un ospedale che è cuore pulsante della Romagna, una vera “città nella città”. Oggi, le due unità dedicate del Posto di Polizia ospedaliero sono spesso assorbite da un gravoso carico di pratiche amministrative e di raccordo burocratico (con Procura, Prefettura, Polizie Locali). Compiti che, se ottimizzati o in parte gestiti dalla struttura ospedaliera, libererebbero energie preziose. Immaginate come questo permetterebbe ai nostri agenti di valorizzare appieno la loro professionalità, dedicandosi con maggiore efficacia alle attività di prossimita’ e di prevenzione attiva. Questo si tradurrebbe in una accresciuta capacità di intervento e in una presenza più incisiva e strategica all’interno della struttura e nelle sue pertinenze, a beneficio della sicurezza di tutti”.

“Non si tratta di sminuire l’importante lavoro delle guardie giurate, ma di affiancarle con l’autorità e gli strumenti specifici delle Forze dell’Ordine, indispensabili nelle situazioni più complesse. In questo contesto, diventa ancor più cruciale salvaguardare e potenziare le infrastrutture portanti della sicurezza territoriale. Pensiamo alla Sala Operativa locale del Commissariato di Cesena: un presidio di comando e controllo fondamentale, la cui efficienza è vitale per l’intera collettività. L’ipotesi di un suo ridimensionamento o, peggio, di una sua chiusura, anziché di un necessario rafforzamento per rispondere alle crescenti esigenze del territorio, rappresenterebbe un segnale incomprensibile e un indebolimento strutturale della capacità di risposta delle Forze dell’Ordine, con inevitabili e gravi ripercussioni anche sulla sicurezza di luoghi sensibili come l’Ospedale Bufalini. Certi pilastri della sicurezza pubblica non possono essere sacrificati sull’altare di miopi logiche economiche; vanno, al contrario, potenziati”: aggiunge Michele Fratellanza. 

“È tempo di “rimettere la chiesa al centro del villaggio”: la sicurezza di chi cura e di chi viene curato deve tornare ad essere la priorità assoluta. Chiediamo un dialogo costruttivo a tutte le Istituzioni, inclusi i vertici territoriali delle Forze dell’Ordine. Accogliamo con favore ogni segnale di attenzione già manifestato verso queste criticità e siamo pronti a contribuire attivamente affinché si concretizzino le necessarie risposte: un adeguamento dell’organico del Posto Polizia del Bufalini, una razionalizzazione dei compiti burocratici che ne esalti l’operatività qualificata, e un potenziamento sinergico della vigilanza complessiva”: propone il segretario generale provinciale di Forlì Cesena del Siap.

“La sicurezza non ha colore politico: è un diritto fondamentale. Al Bufalini – che ricordiamo essere il Trauma Center di riferimento di tutta la Romagna – garantire sicurezza,  significa offrire e serenità a migliaia di persone ogni giorno. Il SIAP è pronto a fare la propria parte con responsabilità e determinazione per collaborare, attivando le sedi opportune, ad individuare soluzioni efficaci e durature, che partano dalla base, ovvero da chi vive quotidianamente certe realta!”: conclude Michele Fratellanza.