(Sesto Potere) – Cesena – 8 novembre 2023 – Uno dei problemi che restano più avvertiti dalle piccole imprese anche del territorio sono i ritardi nei pagamenti da esigere, problematica in esame anche alla Ue. Confartigianato considera la proposta di Regolamento del Parlamento e del Consiglio europei un valido presupposto per consolidare la lotta ai “cattivi pagatori” e per ristabilire etica e correttezza nei rapporti commerciali tra imprese e tra imprese e Pubblica Amministrazione. Tuttavia ritiene necessari alcuni correttivi per potenziarne l’efficacia.
Le proposte di emendamento sono state illustrate dai rappresentanti di Confartigianato in un’audizione presso la Commissione Politiche
dell’Unione europea della Camera.
“In particolare – afferma il Gruppo di Presidenza di Confartigianato Cesena composto da Daniela Pedduzza, Marcello Grassi, Stefano Ruffilli (nella foto) – Confartigianato raccomanda attenzione su eventuali allentamenti del termine di 30 giorni per pagare le fatture, in quanto considerato essenziale per garantire alle piccole imprese la certezza dell’incasso e quindi la programmazione di investimenti. Misure più efficaci vengono sollecitate per quanto riguarda i pagamenti negli appalti pubblici, prevedendo criteri di demerito per escludere i ‘cattivi pagatori’ dall’aggiudicazione delle gare e provvedimenti ad hoc contro i ritardi di pagamento delle pubbliche amministrazioni”.
Secondo Confartigianato vanno introdotti meccanismi nazionali che realizzino la compensazione tra i crediti che gli imprenditori vantano nei confronti della pubblica amministrazione con i loro debiti tributari, previdenziali e assistenziali.
Per quanto riguarda l’Italia, Confartigianato stima che in un anno i versamenti incassati dallo Stato dalle imprese fornitrici della Pa utilizzabili per la compensazione ammontano al 50,9% dei 53 miliardi di euro di debiti della Pa nei confronti delle imprese.
“Inoltre, contro i ‘cattivi pagatori’, Confartigianato – chiude il Gruppo di Presidenza – chiede nuovi controlli, coordinati tra i soggetti
pubblici, e possibili sanzioni auspicando che la nuova autorità di contrasto prevista dalla proposta di regolamento sia un ente pubblico
dotato di uffici periferici affinchè i piccoli imprenditori possano percepirla ‘vicina’ e attenta alle loro esigenze”.