(Sesto Potere) – Castrocaro – 23 febbraio 2024 – Con 225,2 anziani (over 65) ogni 100 giovani (0-14 anni), uno dei dati più alti della cintura forlivese, anche la comunità di Castrocaro Terme e Terra del Sole deve fare i conti con l’andamento demografico generale caratterizzato dall’innalzamento costante dell’età dei propri residenti.
Si vive più a lungo, per fortuna, ma la longevità presenta un’altra faccia della medaglia, cioè l’aumento proporzionale dei bisogni legati alla non autosufficienza e all’insorgenza di malattie croniche, specialmente nella fascia over 75. In questo scenario la Giunta guidata da Francesco Billi si è attivata fin dall’insediamento per adeguare i servizi di competenza a tutela dei concittadini in età avanzata.
“Per l’area anziani il Municipio si è dotato di un Assistente Sociale a tempo pieno e ad oggi”, informa il Sindaco della cittadina termale Francesco Billi (nella foto), “il nostro servizio ha in carico attivamente circa 230 utenti, con un trend in crescita. Sono varie le azioni di sostegno comunale: dalle procedure per l’assegno di cura all’erogazione dei pasti a domicilio e all’attivazione dell’assistenza domiciliare che, in base all’ISEE del richiedente, possono comportare l’integrazione economica del Comune e del FRNA, Fondo Regionale Non Autosufficienza”.
Regione che, tuttavia, nel 2024 non finanzierà più gli Operatori del Territorio: figura impiegata nel monitoraggio dei casi più fragili alla quale l’Amministrazione castrocarese non ha voluto comunque rinunciare, stanziando le risorse, circa dieci mila euro, dal proprio bilancio.
“L’Operatore del Territorio nella nostra comunità svolge un ruolo collaudato e strategico in termini di prevenzione e sostegno alla domiciliarità”, spiega il Primo Cittadino, “specialmente per gli anziani rimasti soli o con parenti lontani: quindi, anche in assenza di finanziamenti regionali, abbiamo deciso di confermarlo. Credo sia doveroso investire per sostenere la qualità della vita dei nostri nonni, accompagnandoli dopo una vita di sacrifici e lavoro. Ciò significa anche intervenire attivamente per assisterli il più possibile nella propria abitazione, con risvolti oggettivamente positivi in termini di benessere fisico e psicologico. Qualora sia opportuno l’inserimento presso le case di riposo, invece, il Comune è chiamato ad integrare direttamente le rette di chi non risulti in grado di sostenere questa considerevole spesa.”: conclude Billi.