(Sesto Potere) – Bologna – 15 dicembre 2025 – Torna Festivamente il cartellone di iniziative culturali promosso e coordinato dal Comune di Bologna che vede tra gli appuntamenti più attesi in città la tradizionale festa di Capodanno in Piazza Maggiore, la notte del 31 dicembre, con il rogo benaugurale del Vecchione.
Il Vecchione d’Artista che brucerà simbolicamente le brutture dell’anno 2025 in un rito benaugurale di saluto all’anno nuovo è Gremlin oviparo, a firma DEM al secolo Marco Barbieri, artista poliedrico che spazia dalla land art alla wall painting.
Creatura bizzarra e surreale che contiene in sé un enigma, legando insieme dimensione antropologica e naturale dell’essere, il Vecchione Gremlin oviparo è un simbolo contro il male delle guerre e della negatività collettiva.
Prende il nome dai gremlin del folklore aeronautico della seconda guerra mondiale, creature a cui venivano attribuiti malfunzionamenti misteriosi degli aerei. Una figura ripresa anche dal cinema degli anni Ottanta e oggi utilizzata come riferimento simbolico al male generato dai conflitti contemporanei.
L’opera è realizzata con ramaglie e materiali naturali, in continuità con la tradizione dei fantocci destinati ai falò nelle zone rurali. Rappresenta un contenitore del Male: un feticcio capace di assorbire la negatività che il pubblico gli affida, negatività destinata a essere trasformata dal fuoco purificatore.
Il Gremlin oviparo è caratterizzato da grandi orecchie da pipistrello e da un busto-nido che racchiude un uovo rosso, a evocare il male in gestazione, tra umano e disumano. È un invito a riflettere sulla responsabilità individuale: per contrastare il male che vediamo nel mondo, dobbiamo prima confrontarci con quello che ognuno e ognuna di noi porta dentro di sé.
La costruzione del Vecchione d’artista Gremlin oviparo è affidata a ATTOSECONDO, una giovane cooperativa tutta al femminile, di Castelfranco Emilia, con Anita Accorsi, Sarah Menichini, Francesca Paltrinieri e Ludovica Sitti, già studentesse all’Accademia di Belle Arti di Bologna, che oggi realizzano scenografie teatrali per il Comunale di Modena, ERT Emilia Romagna Teatro, Rossini Opera Festival e il teatro La Scala di Milano.
Per la festa di Piazza Maggiore, come ogni anno il Crescentone si trasformerà in un dancefloor per 9.000 persone, che vedrà alternarsi in consolle La Funky e Bassi Maestro (DJ Set), per una selezione musicale diversificata prima e dopo la mezzanotte.
Ad aprire la serata La Funky promette di far ballare tutte e tutti proponendo un set che attraversa paesaggi musicali dinamici e avvolgenti, viaggiando tra Global Beats e Groove.
Per la festa a seguire il rogo del Vecchione, protagonista è Bassi Maestro (DJ Set) che presenta una selezione unica ed esclusiva con tutti i grandi classici del funk, disco, house e hip hop per due ore di musica e intrattenimento al microfono.
La realizzazione del Capodanno 2025 in Piazza Maggiore è a cura di Cronopios.

In festa tra i palazzi del centro storico
Il nuovo anno verrà salutato in musica e danza con un appuntamento speciale nel Salone del Podestà di Palazzo Re Enzo: il Gran Ballo ottocentesco a cura della Società di Danza, in programma il 1 gennaio 2026 con due repliche alle ore 16.00 e 17.30. Sotto la direzione del M° Fabio Mòllica, uno spettacolo unico con centinaia di danzatori in abito d’epoca per le più belle danze dell’Ottocento. L’iniziativa è realizzata a scopo benefico in sostegno di AIL, AGEOP e BIMBOTU.
Tra le iniziative nell’ambito del cartellone Festivamente, anche i tour Intorno alla Garisenda che portano nella zona universitaria un nuovo ciclo di visite guidate alla scoperta di luoghi, storie e tradizioni lungo l’antica via San Donato, oggi via Zamboni. Un invito a cittadini e visitatori a tornare a scoprire gli aspetti più suggestivi e storici di una zona cruciale dell’identità bolognese, attraverso un’esperienza culturale accessibile, coinvolgente e adatta a tutte le età.
I percorsi, avviati con successo in occasione del ponte dell’Immacolata con itinerario “Intorno alla Garisenda – Oratorio di Santa Cecilia”, dal 19 dicembre e per tutto il mese di gennaio si arricchiscono del nuovo itinerario “Intorno alla Garisenda – Palazzo Magnani” che grazie alla collaborazione con UniCredit offre a tutti la possibilità di un percorso guidato per ammirare i magnifici affreschi del Salone dei Carracci e la Quadreria che conserva parte della collezione d’arte antica e moderna della UniCredit Art Collection. Lungo l’asse del passeggio tra via Zamboni e via Castiglione, entrambi i percorsi di visita si concludono a Palazzo Pepoli, sede del Museo della Storia di Bologna, dove sono conservate importanti testimonianze della storia della città. Programma e modalità di prenotazione nel sito: bolognawelcome.com
Le luci della città e le iniziative diffuse
Festivamente diffonde la sua magia in tutta la città a partire da Via Indipendenza che si illumina d’autore. Il Comune di Bologna qui celebra la riapertura della strada, riqualificata dai lavori del tram, con una novità: le luminarie d’artista che si stagliano sul cielo invernale con i versi di Bologna è una regola di Luca Carboni, unendo Piazza Maggiore a Porta Galliera in un tributo a Bologna Città della Musica UNESCO.
Non mancano le tradizionali luminarie nel centro, sostenute grazie ai commercianti, e l’iconico Albero di Natale in Piazza del Nettuno, un grande abete bianco dell’Appennino decorato a festa. La tradizione e la spiritualità del Natale trovano spazio nel Cortile d’Onore di Palazzo d’Accursio che accoglie fino all’11 gennaio il presepe Magia di Natale, su progetto di Elisabetta Bertozzi e Luigi Enzo Mattei.
Con Natale XXL, fino al 6 gennaio, Piazza XX Settembre sotto il Pincio della Montagnola ospita la manifestazione a cura di Confcommercio Ascom Bologna, con una mostra mercato di artigianato, abbigliamento e accessori, affiancata dalla tradizionale pista di pattinaggio per il divertimento di grandi e piccini.
In occasione dell’Anno Giubilare 2025, fino al 6 gennaio 2026, il progetto di illuminazione scenografica Luci del Giubileo, patrocinato dall’Arcidiocesi di Bologna, trasforma alcuni dei luoghi più iconici della città in un’esperienza immersiva e sostenibile. Dalla Basilica di Santo Stefano, passando per la Basilica di San Francesco e il complesso di San Michele in Bosco, fino al Policlinico di Sant’Orsola, le facciate degli edifici si illuminano in un itinerario spirituale e simbolico che racconta il ruolo storico della città come tappa di pellegrinaggio e punto di collegamento con Roma.
Dal 21 al 26 dicembre, Bologna Festival porta in Piazza Maggiore Iwagumi-Dismisura, un’installazione artistica site-specific che invita alla riflessione su come l’uomo si senta piccolo e “smisurato” di fronte alla realtà. Con un nome che in giapponese indica l’estetica asimmetrica delle rocce naturali, Iwagumi, creata dallo studio australiano ENESS e fino a oggi presentata a Singapore, Melbourne e Dhahran in Arabia Saudita, giunge per la prima volta nello spazio storico di una città occidentale e propone un allestimento che crea un paesaggio nuovo e poetico, trasformando il cuore di Bologna con la presenza di monumentali quanto illusorie rocce di granito.
Festivamente nei Musei Civici, nelle Biblioteche e nei teatri cittadini
La cultura non si ferma e vede aperture museali straordinarie dei Musei Civici per il primo giorno del nuovo anno 2026 quando il Museo Archeologico, le Collezioni Comunali d’Arte, il Museo Medievale, il MAMbo e il Museo Morandi accoglieranno il pubblico dalle 12.00 alle 19.00. Tutte le sedi saranno eccezionalmente aperte, con orario uniforme dalle ore 10.00 alle ore 19.00, anche venerdì 26 dicembre (Santo Stefano) e martedì 6 gennaio (Epifania); dalle ore 10.00 alle ore 14.00, inoltre, mercoledì 24 e 31 dicembre.
Tra le proposte dei musei comunali durante il periodo delle festività, la monografica dedicata al pittore bolognese Bartolomeo Cesi a cura di Vera Fortunati dal titolo Bartolomeo Cesi (1556-1629). Pittura del silenzio nell’età dei Carracci con un percorso espositivo di oltre trenta opere al Museo Medievale in dialogo con capolavori diffusi nella città tra Archiginnasio, Pinacoteca Nazionale di Bologna e chiesa di San Girolamo della Certosa. Per vivere l’atmosfera natalizia tra arte, tradizione e spiritualità, al Museo Davia Bargellini di Strada Maggiore è in esposizione Presepi dalla collezione Forlai, una mostra promossa in collaborazione con Centro Studi per la Cultura Popolare, mentre le meravigliose suggestioni del Giappone abitano il Museo Archeologico con Graphic Japan. Da Hokusai al Manga una grande mostra che racconta visivamente le tappe fondamentali dello sviluppo della grafica giapponese in un viaggio dal periodo Edo (1603-1868) fino ai nostri giorni.
Il calendario culturale Festivamente anima anche le biblioteche comunali che propongono attività per il pubblico di tutte le età: incontri, letture, laboratori tematici e tanti altri eventi per concludere il 2025 e iniziare il nuovo anno condividendo il piacere della lettura. Tra le iniziative a cura delle bibliotecarie e dei bibliotecari, anche il “prestito a sorpresa“: un’originale selezione di libri incartati come doni di Natale per gli utenti, da scegliere in una modalità di prestito “al buio” facendosi ispirare dalle frasi scritte sui pacchetti come consiglio di lettura in un vasto assortimento di romanzi distopici, storici, gialli e thriller, racconti dalle atmosfere invernali, classici intramontabili della letteratura e saggi.
Come sempre ricchissima anche l’offerta di concerti, spettacoli, proiezioni e appuntamenti per le feste di fine anno nei teatri e negli altri luoghi cittadini della cultura che tra gospel, canti natalizi, balletto, varietà e grandi classici del teatro arrivano fino al giorno della Befana con gli appuntamenti dedicati in particolare alle famiglie con bambini.
Il calendario completo è consultabile su: culturabologna.it

