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‘Capitale italiana della cultura 2028’, sindaco e vicesindaco di Forlì incontrano 60 associazioni

(Sesto Potere) – Forlì – 8 aprile 2025 – La prima scadenza da segnare in calendario è il 3 luglio 2025. Entro tale data, le città saranno chiamate a inoltrare al Ministero della Cultura una manifestazione d’interesse scritta per l’adesione alla procedura di selezione per il conferimento del titolo di «Capitale italiana della cultura 2028».

Il nuovo bando e il relativo cronoprogramma sono stati pubblicati venerdì scorso sul sito del MiC.

Il dossier vero e proprio dovrà essere inviato entro il successivo 25 settembre. Le candidature saranno valutate da una Giuria di 7 esperti, che esaminerà i progetti pervenuti per poi selezionare tra questi le dieci città finaliste entro il 18 dicembre 2025. I progetti selezionati verranno approfonditi nel corso di audizioni pubbliche che si svolgeranno in presenza, presso una sede individuata dal Ministero, entro il 12 marzo 2026.

Entro il 27 marzo 2026, infine, la Giuria Zattini proporrà al Ministro della Cultura la candidatura ritenuta più idonea a essere insignita del titolo di Capitale italiana della Cultura 2028, che godrà di un contributo di un milione di euro per la realizzazione delle attività progettate nel dossier.

L’intera partita, dunque, si gioca in meno di un anno.  

Queste e altre informazioni sul percorso di candidatura a «Capitale italiana della cultura 2028» sono state condivise dal sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini, e dal vicesindaco con delega alla cultura, Vincenzo Bongiorno, con oltre i responsabili di 60 associazioni culturali presenti in un incontro pubblico svoltosi ieri, lunedì 7 aprile, presso il Salone comunale. Presenti, al bando dei relatori anche Stefano Benetti, dirigente del Servizio Cultura e Turismo, e dell’avvocato Luca Uguccioni, Segretario e Direttore Generale del Comune, che hanno fornito ulteriori informazioni.

“Questa è un’occasione unica per valorizzare le tante eccellenze storiche, artistiche, museali, paesaggistiche ed enogastronomiche che caratterizzano il nostro territorio” – ha esordito il sindaco, Gian Luca Zattini. “Noi siamo pronti a fare la nostra parte, anche dal punto di vista economico, ma nell’affrontare questa sfida, abbiamo bisogno del contributo e dell’esperienza di tutti. Il 2028 sarà un anno molto importante per la nostra città, in cui si intrecciano tre diverse ricorrenze, tutte profondamente significative per la storia di Forlì, che rafforzano il significato intrinseco di questa candidatura. Il 2028, infatti, sarà l’anno di Bourges “Capitale Europea della Cultura”, città con cui siamo gemellati”.

“Nel 2028 celebreremo i 600 anni del miracolo della Madonna del Fuoco e i 40 anni dall’assassinio di Roberto Ruffilli. Il bando pubblicato dal MiC fornisce una rotta ben precisa, con scadenze serrate e linee guida ben definite. Assieme a Cesena e a tutto il territorio ci giochiamo le nostre carte, per raggiungere l’obiettivo minimo di entrare nei dieci finalisti – ha concluso Zattini –  consapevoli che in ogni caso questa candidatura rappresenta un momento di crescita potenziale per l’intera comunità, un momento di partecipazione diffusa a beneficio di tutti.”

Il vicesindaco, Vincenzo Bongiorno, ha aggiunto: “Questo incontro, come quelli della scorsa settimana con le categorie economiche e i gruppi sportivi, costituisce una presa di coscienza in vista dell’avvio del percorso partecipativo importante per l’elaborazione del dossier, che ci accompagnerà per alcuni mesi e che vedrà la costituzione di tavoli di lavoro con l’obiettivo di generare progettualità strategiche e di fare rete. La titolarità della candidatura sarà, come prevede il bando del Ministero, di una città, e cioè Forlì. Sono comunque in corso importanti e costruttive interlocuzioni con Cesena, per dare vita a un lavoro di squadra che sappia valorizzare l’importanza e le peculiarità dell’intero territorio.”

Sono intervenuti, tra gli altri, alcuni responsabili delle 60 associazioni culturali presenti, tra loro Pietro Caruso (Associazione Mazziniana Italiana sezione dell’Emilia Romagna), Alessandra Righini (presidente del circolo Acli Lamberto Valli di Forlì e responsabile del coordinamento Donne Acli di Forlì-Cesena), Roberto Camporesi (presidente dell’ Associazione Nuova Civiltà delle Macchine), Wilma Malucelli (presidente della Società Dante Alighieri di Forlì-Cesena), Carla Castellucci (socia Fidapa), e Marco Colonna (presidente dell’associazione culturale Metropolis, nella foto in basso) che ha apprezzato la convocazione “sono gli Stati generali della cultura di Forlì” ed ha portato ad esempio, come modello virtuoso organizzativo utile anche a Forlì, la procedura adottata dall’amministrazione comunale di Pordenone con l’attivazione di un “percorso partecipativo” fatto di incontri con i diversi interlocutori del terzo settore e del mondo culturale del territorio per consentire la creazione di un progetto  unitario e l’attivazione di tavoli di lavoro tematici per formulare proposte, idee, suggerimenti progettuali da inserire nel dossier di candidatura a Capitale italiana della Cultura 2027.