(Sesto Potere) – Forlì – 3 aprile 2025 – “Le amministrazioni comunali di Forlì e Cesena partecipino in maniera unitaria e congiunta al bando per la “Capitale italiana della cultura” 2028 e lavorino insieme per valorizzare tutto il patrimonio culturale della provincia”: questo, in sintesi, l’appello inviato oggi ai sindaci Gianluca Zattini ed Enzo Lattuca (nella foto in alto) dalle cooperative culturali del territorio associate a Legacoop Romagna: Cooperdiem, Atlantide, Ebla, Aidoru, Edit 91 (Una Città), Faenza Teatro e Danza, Formula Servizi, Sillaba, Sunset, Tiresia Media e Unica.
Il sistema culturale cooperativo di Legacoop Romagna nel quadro provinciale opera in numerosi campi: teatro, audiovisivo, comunicazione ed eventi, gestione museale, editoria libraria, conservazione del patrimonio culturale e letterario.
Il documento chiede una candidatura unitaria «caratterizzata da una rappresentazione forte e coesa delle tante eccellenze culturali, artistiche e sociali del territorio», in un contesto in cui la partecipazione formale del solo Comune di Forlì, sia «in grado di assicurare una opportunità di crescita e sviluppo economico per la nostra provincia e per tutta la Romagna».
Superato il primo momento di incertezza, l’appello esprime soddisfazione «nel vedere le due amministrazioni aver superato insieme i timori iniziali e dialogare su una candidatura unica», pronte a collaborare anche per lanciare un messaggio comune di fronte alle ferite causate dall’alluvione del 2023.
Le cooperative culturali di Legacoop Romagna sono convinte che questo percorso comune, al netto del risultato finale, «possa avere un impatto fortemente positivo sul settore culturale tutto, ma anche rispetto all’ambito sociale, turistico, economico anche oltre i confini dei due capoluoghi».
La proposta di Forlì e Cesena, infatti, è «ricca e complementare, ma solo la presentazione di un progetto davvero unitario risulterebbe in grado di mettere a sistema in maniera vincente tutte le eccellenze ed i contenitori culturali che in questi anni, attraverso un impegno incessante, le due città capoluogo hanno sviluppato». Tra questi si citano il complesso dei Musei di San Domenico, la Biblioteca Malatestiana, il Teatro Bonci, il Teatro Fabbri e il futuro Auditorium della Musica di Forlì.
Il percorso condiviso – secondo le cooperative firmatarie di Legacoop Romagna – consentirebbe di «mettere a valore anche gli investimenti costanti e strutturali che il territorio tutto ha impiegato nella rete dell’offerta culturale, principalmente grazie all’impegno dei 30 comuni, nonchè dell’ente Provincia e dell’ente Regione, ma anche grazie agli enti culturali e del terzo settore che da anni arricchiscono l’offerta museale, teatrale, musicale, audiovisiva, letteraria».
«Tutto questo – conclude il testo – può rappresentare un vero e proprio punto di forza e un prezioso arricchimento che riteniamo debba essere il fulcro della stesura della proposta al bando in parola», anche per rafforzare il sistema Romagna.
Legacoop Romagna rappresenta circa 380 imprese associate nelle province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, con un valore della produzione di oltre 7,7 miliardi di euro, oltre 320mila soci (incluse tutte le tipologie di soci: lavoratori, produttori, consumatori) e più di 28mila lavoratori.