(Sesto Potere) – Bologna – 28 settembre 2024 – Nessuna sospensione del calendario venatorio 2024-2025 in Emilia-Romagna.
Il Tribunale amministrativo regionale, con l’ordinanza n. 307 ha respinto con ampia motivazione un ricorso avanzato dalla Lac (Lega per l’abolizione della caccia) e altre associazioni per la sospensione di parti rilevanti del calendario venatorio regionale 2024/25.
A seguire alcuni commenti alla notizia.
“Ora potrà proseguire normalmente la stagione l’attività venatoria in regione– ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura, agroalimentare, caccia e pesca, Alessio Mammi-. I giudici amministrativi hanno ritenuto corrette le scelte fatte dalla Regione, motivate attraverso una relazione tecnico-scientifica allegata alla delibera che approvava il calendario venatorio. Si tratta di una pronuncia particolarmente importante che potrebbe costituire un precedente significativo non soltanto per l’Emilia-Romagna ma anche per i futuri calendari venatori delle altre regioni italiane”.
“Il calendario venatorio quest’anno non sarà sospeso, e questa è una vittoria non solo per il mondo venatorio, ma per tutto il territorio”, afferma il consigliere regionale Massimiliano Pompignoli, commentando positivamente la recente decisione del TAR di confermare la validità del calendario venatorio, non accogliendo l’istanza di sospensione avanzata dal mondo ambientalista. “Dopo le mie ripetute critiche alla Regione per la lacunosità di dati scientifici a supporto delle scelte, finalmente abbiamo ottenuto un risultato concreto che tiene conto dell’importanza della caccia anche nella gestione ambientale”.
Pompignoli aveva più volte sottolineato l’esigenza di una maggiore attenzione nella raccolta e nell’analisi dei dati scientifici necessari per giustificare il calendario venatorio. “In passato, ho fortemente criticato la Regione per non aver fornito dati scientifici sufficienti a supporto delle decisioni prese. Oggi, grazie alla nostra costante pressione, possiamo dire di aver ottenuto un risultato importante”.
Il consigliere sottolinea come la sentenza del TAR rappresenti non solo una vittoria per i cacciatori, ma anche un cambio di passo e un richiamo all’importanza della rigorosità nelle scelte istituzionali. “Questa decisione ci ricorda quanto sia fondamentale basarsi su dati concreti e non su decisioni affrettate o ideologiche”, continua Pompignoli. La caccia regolamentata, secondo il consigliere, è essenziale per mantenere un equilibrio tra le diverse specie animali e l’ambiente, evitando squilibri che potrebbero danneggiare l’ecosistema. “È proprio grazie alla loro presenza costante sul territorio che molte problematiche vengono prevenute o affrontate con tempestività”.
Estremamente soddisfatto, quindi, Massimiliano Pompignoli, consigliere regionale e candidato alle prossime elezioni tra le fila di Fratelli d’Italia, che conclude sottolineando l’importanza di un dialogo costruttivo tra istituzioni, ambientalisti e cacciatori per garantire una gestione sostenibile e responsabile del patrimonio faunistico.”Da pochi giorni, peraltro, è stato calendarizzata la riforma Bruzzone che vedrà l’avvio in aula a novembre e per la quale il Movimento 5 stelle è già in forte agitazione. Prendo atto, inoltre, che proprio ieri la Commissione europea ha approvato il declassamento del lupo da specie ‘particolarmente protetta’ a ‘protetta’. Tuttavia, sarà necessario attendere la Convenzione di Berna a dicembre per capire come poter agire per in essere i corretti interventi per il giusto controllo numerico di questo grande carnivoro. Insomma, decisioni importanti che sembrano rappresentare un cambiamento di passo importante in materia venatoria”.