(Sesto Potere) – Bologna – 8 aprile 2024 – Nella mattina di venerdì 5 aprile il Questore di Bologna, Antonio Sbordone, si è recato presso il VII Reparto Mobile di Bologna dove ha tenuto un incontro ravvicinato con il personale (vedi foto in alto, immagine questure.poliziadistato.it).
In tale occasione il Questore ha trasmesso il messaggio di solidarietà, pervenuto dal Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, agli agenti rimasti feriti negli scontri avvenuti presso il Parco Don Bosco, nel quartiere San Donato, dove è in corso un cantiere per la realizzazione di una scuola, lo scorso 3 aprile, esprimendo “gratitudine per il costante impegno profuso”.
Anche nella seduta del Consiglio Comunale di Bologna del 5 aprile il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, è intervenuto sul caso degli scontri avvenuti presso il Parco Don Bosco affermando: “Io credo che l’amministrazione debba dialogare con chi sta al parco Don Bosco e al Comitato Besta, con i residenti che non sono favorevoli. Vediamoci, parliamone, capiamo come venirci incontro ma soprattutto come portare avanti l’interesse pubblico. Confrontiamoci anche sul merito di che cos’è interesse pubblico. Io non ho problemi da questo punto di vista. Ma se mentre noi dialoghiamo si smontano i cantieri del tram in via Serena, come sta succedendo in queste ore o come è successo questa notte o come è successo ieri e nelle settimane precedenti ogni qualvolta gli operai vanno a fare gli interventi, come si può chiedere a Bologna di stare a guardare mentre gli si impedisce di portare avanti i propri lavori pubblici e i propri interventi?”.
“Io credo che chiunque capisca che non si può accettare che la cosa pubblica venga deturpata, che ci siano dei cantieri che vengono divelti o che ci siano degli oggetti che vengono lanciati. Per altro, tutto questo di fronte ad una scuola che esiste già, che sono le scuole Besta dove ci sono degli alunni, degli studenti, dei bambini, delle famiglie che le frequentano e che non meritano tutto questo spettacolo davanti a loro. Per cui io davvero faccio appello a tutti quanti perché ci si fermi a ragionare… Quindi se ci vogliamo sedere attorno ad un tavolo e vogliamo costruire un immaginario nuovo io sono a disposizione. Basta che non si chieda all’amministrazione comunale e ai cittadini bolognesi di subire delle violenze, di subire delle limitazioni alla propria libertà e ai propri diritti perché credo che occorra, se si vuole discutere e riconoscersi, riconoscere reciprocamente il diritto all’esistenza degli altri, il diritto al fatto che chi ha delle prerogative le possa esercitare”: ha detto il sindaco di Bologna.