(Sesto Potere) – Bologna – 22 marzo 2024 – Questa mattina, presso il Salone d’onore del Circolo Unificato Esercito a Palazzo Grassi a Bologna s’è svolta l’iniziativa: i “Porticando il Dna della città” , presentazione conclusiva alla stampa e al pubblico della quarta edizione (2022-2023) del programma regionale “Tre Istituzioni e un Patrimonio”, programma operativo della Regione Emilia-Romagna che promuove ampie partnership nel territorio per la riscoperta e il recupero di patrimoni culturali (1).
“Porticando il Dna della città” è il progetto dedicato al patrimonio “portici” della città di Bologna, che ha messo incampo l’operatività di oltre 50 studentesse e studenti dell’Accademia e ha riunito importanti Istituzioni locali in una collaborazione sinergica e fruttuosa: Regione Emilia-Romagna, Accademia delle Belle Arti di Bologna e Comune di Bologna, alle quali si aggiungono l’Esercito per il Circolo Unificato di Palazzo Grassi e la Biblioteca dell’Archiginnasio.
I risultati di “Porticando il Dna della città” sono stati presentati questa mattina a Bologna nel corso di una conferenza stampa con il tenente colonnello Mario Federico, direttore Circolo Unificato Esercito, il colonnello Francesco Randacio, comandante Esercito Emilia-Romagna, Mauro Felicori, assessore regionale alla Cultura e Paesaggio, Maria Rita Bentini, vicedirettrice Accademia di Belle Arti di Bologna, Anna Lisa Boni, assessora Missione clima, Relazioni internazionali e Portici Unesco del Comune di Bologna, Giuseppe Antonio Panzardi, Ufficio scolastico regionale per l’Emilia-Romagna, Giorgio Bonsanti, già soprintendente all’Opificio delle Pietre Dure e professore ordinario di Restauro alle Università di Torino e Firenze.
Presentati anche due cantieri di Porticando, i cui risultati sono già stati illustrati a fine 2023: il restauro e la rimozione dei graffiti dal tabernacolo “Madonna con Bambino” nel portico di via Belle Arti 30, e il restauro di materiali cartacei, librari e fotografici con temi legati ai “portici” provenienti dai depositi del Comune di Bologna, compresa la manutenzione dei celeberrimi disegni di Pio Panfili conservati all’Archiginnasio.
In evidenza: il progetto esecutivo di restauro del portico ligneo di Palazzo Grassi. Un supporto didattico multimediale per le scuole incentrato sui percorsi educativi dedicati ai portici di Bologna. E anche un video documentario per documentare i cantieri, processi operativi, protagonisti, incontri preparatori e conferenze aperte ai cittadini nell’ambito del progetto di “Porticando il Dna della città”.
L’iniziativa rientra nella quarta edizione di ‘Tre Istituzioni e un Patrimonio’, coincidente con l’anno accademico 2024-2025, che punterà su “Arte Pubblica” e vedrà sempre la collaborazione di Regione, Accademia e Comune di Bologna, partnership destinata poi ad ampliarsi con realtà del territorio. Collaborazione che ha visto in questa edizione operare assieme la Regione, 50 allievi dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, il Comune di Bologna, l’Esercito per il Circolo Unificato di Palazzo Grassi e la Biblioteca dell’Archiginnasio.
“Non può che proseguire una esperienza che negli anni ha dimostrato l’efficacia dell’azione coordinata tra enti per la valorizzazione di un patrimonio, spesso poco conosciuto- ha detto l’assessore Felicori-. Anche per la prossima edizione si rinnova la composizione di una squadra con tutti gli ingredienti previsti dal format che punta su partecipazioni allargate per recuperare lo stato di salute di patrimoni, potenziare la loro fruibilità generare responsabilità nonché stimoli nuovi fra Istituzioni, giovani e cittadini”.
È in fase di definizione la nuova edizione che sarà dedicata alle opere disseminate nella città di Bologna e che ne determinano significativamente l’immagine. Da definire quindi una selezione condivisa di un campione di opere nello spazio pubblico come statue, monumenti, installazioni, su cui saranno orientate le attività di restauro e conservazione.
(1) Tre Istituzioni e un Patrimonio: è il programma ideato da Antonella Salvi, funzionaria del Settore Patrimonio culturale, e sviluppato d’intesa con Alfonso Panzetta, coordinatore della Scuola di Restauro dell’Accademia, è sostenuto da un Accordo pluriennale di collaborazione fra l’allora IBC (ora Settore Patrimonio culturale) e Accademia che fa da cornice allo sviluppo continuo di progetti che rappresentano un modello operativo concreto per attivare una cultura partecipata fra istituzioni nel settore dei beni culturali. L’intento è realizzare progetti speciali di conservazione, formazione e valorizzazione che, attraverso laboratori didattici-formativi con studenti dei Corsi di restauro e di comunicazione, coinvolgono un “patrimonio” di tipologia di beni sempre differente mentre l’Istituzione che ne è titolare diventa la terza partner attiva di progetto.
Foto nell’articolo dal depliant informativo sul progetto ‘Tre istituzioni e un patrimonio’