lunedì, Aprile 14, 2025
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Bologna, presentata la 25^ edizione dell’ Emilia Romagna Festival, il programma completo

(Sesto Potere) – Bologna – 14 aprile 2025 – Presentato questa mattina in conferenza stampa a Bologna, nella sala stampa di Palazzo Malvezzi, dal direttore artistico Massimo Mercelli, con l’assessora alla Cultura della Regione Emilia-Romagna Gessica Allegni (nella foto in pagina) e la sindaca di Budrio a supporto del Sindaco metropolitano per i Distretti Culturali Debora Badiali, insieme ad altri rappresentanti delle istituzioni e degli organismi coinvolti: la 25^ edizione dell’ Emilia Romagna Festival, in scena dal 3 luglio al 10 settembre 2025.

E quest’anno l’Emilia Romagna Festival sarà in edizione speciale, abbracciando due mesi di programmazione , confermando la centralità del Festival nel panorama musicale italiano e internazionale: 60 concerti liveoltre 600 artisti da tutto il mondo, tra grandi ritorni e nuove scoperte, più di 20 location tra le più suggestive del territorio: sono i numeri di una stagione che si preannuncia straordinaria, nel segno del dialogo tra tradizione e innovazione e della molteplicità dei linguaggi musicali.

Momento clou del cartellone sarà l’inaugurazione, il 3 luglio al Teatro Stignani di Imola, affidata alla prima mondiale del Premio Oscar Rachel Portman – prima donna ad aver vinto un Premio Oscar alla migliore colonna sonora nel 1997 per la colonna sonora del film Emma – una nuova composizione commissionata in esclusiva dal Festival. Un evento che si inserisce nel solco delle 12 commissioni originali realizzate da Emilia Romagna Festival in questi 25 anni, con nomi del calibro di Ennio Morricone, Krzysztof Penderecki, Sofija Gubajdulina, Philip Glass, Michael Nyman, Nicola PiovaniGiovanni Sollima, solo per citarne alcuni.

Abbiamo sempre cercato di sostenere la nascita di nuovi repertori” afferma Massimo Mercelli, (foto a lato) fondatore e direttore artistico di ERF “così come la rilettura dei capolavori del passato, proponendo brani classici che riconosciamo di valore e quindi attuali, il tutto nel segno di un’identità forte e riconoscibile, che trova in ‘Classico è Contemporaneo’, il claim ufficiale del Festival dallo scorso anno, la sintesi della nostra visione artistica e progettuale.”

E’ davvero un’edizione importante quella con cui l’Emilia-Romagna Festival festeggia i 25 anni – ha commentato l’assessora regionale alla Cultura, Gessica Allegni –. Per il valore degli autori, la ricchezza delle proposte, la trasversalità dei generi, l’attenzione ai giovani. Un Festival che negli anni è cresciuto, si è consolidato, e che oggi si conferma come uno dei punti di forza della programmazione culturale emiliano-romagnola e della Romagna in particolare. Un appuntamento di rilievo nazionale internazionale capace di saldare la qualità dei contenuti artistici e musicali con la capacità di raggiungere il grande pubblico”.

In 24 edizioni estive, l’Emilia Romagna Festival ha portato in scena oltre 1.200 concerti, spalancando le porte a circa cinquanta prime assolute e dando spazio a più di 150 giovani promesse della musica internazionale, selezionate attraverso concorsi di prestigio come il Concorso Regina Elisabetta del Belgio, il Concorso Busoni e il Fischoff Chamber Music Competition, con cui il Festival celebra quest’anno un’amicizia lunga 25 anni. Ma l’ERF non è solo musica: è scoperta, territorio, bellezza. Fin dalle sue prime edizioni, con una visione che ha saputo coniugare musica e valorizzazione del territorio, ERF ha scelto di far risuonare le note in luoghi insoliti e sorprendenti — dalle Cantine Caviro, dove venne presentata in prima mondiale Façade di Philip Glass, ai campi di grano, agli aeroporti, ai musei, fino ai borghi più nascosti. Dal 2012, il Festival ha progressivamente ampliato la sua presenza anche alle stagioni invernali, portando la musica in teatri storici dell’Emilia-Romagna, come lo Stignani di Imola, il Masini di Faenza, il Fabbri di Forlì e il Cassero di Castel San Pietro Terme. Un percorso che racconta di passione e radicamento, e che fa dell’Emilia Romagna Festival un’importante realtà di promozione culturale al servizio del territorio, degli artisti e del pubblico.

Anche quest’anno l’offerta di eventi in cartellone è ricchissima e di elevata qualità artistica, all’insegna della contaminazione di forme e linguaggi: dal ritorno di grandi protagonisti, che hanno segnato la storia del festival sin dagli esordi, come Maxence Larrieu, Richard Galliano, Ramin Bahrami, Cristina Zavalloni, Paolo Fresu, I Virtuosi Italiani, Elio, I Solisti Veneti, Sergio Cammariere, Javier Girotto e Peppe Servillo, a tanti nomi di virtuosi affermati e orchestre internazionali, come i jazzisti Barend Middelhoff e Raphael Gualazzi, o la Chengdu Symphony Orchestra, fino ai talenti in ascesa, tra cui, oltre ai vincitori dei concorsi internazionali, anche ensemble di giovani musicisti che hanno appena intrapreso la carriera professionale come la neonata Toscanini Academy o i Santa Balera, la Generazione Z del Liscio.

Uno sguardo attento sarà dedicato, in questa edizione, ai compositori di musiche per il cinema. Accanto a Rachel Portman, un altro Premio OscarNicola Piovani, a cui quest’anno il festival assegna il XVI Premio alla Carriera ERF, che torna al festival con due appuntamenti e una nuova opera in collaborazione con il 58° Festival delle Nazioni, il “Preludio al Cantico” dedicato agli 800 anni di San Francesco d’Assisi, appena insignita del patrocinio del Comitato Nazionale per la celebrazione dell’ottavo centenario della morte di San Francesco d’Assisi. Altri compositori per il cinema si troveranno disseminati nella programmazione, come Ennio Morricone nell’omaggio di Alberto Tafuri o Burt Bacharach nel concerto di Karima, o ancora, ci saranno appuntamenti dedicati interamente alle colonne sonore ed altri in cui si potranno ascoltare le opere di grandi compositori del passato. È il caso di Antonio Vivaldi le cui musiche, protagoniste di una serie di appuntamenti al festival, hanno lasciato un’impronta indelebile anche nel cinema: lo Stabat Mater sarà presentato al festival nell’interpretazione del Wroclaw Baroque Ensemble con il mezzosoprano Daniela Pini; mentre Le Quattro Stagioni, di cui quest’anno si celebrano i 300 anni dalla pubblicazione e che sono vera e propria musica a programma, saranno in scena con il Virtuosoensemble a Cesena e con Marco Gerolin in un adattamento per fisarmonica a Cervia.

Seguendo gli appuntamenti offerti dal Festival, anche per questa edizione, sarà possibile visitare posti e panorami inusuali e non sempre accessibili: dalla millenaria Abbazia di Pomposa, che quest’anno festeggia i 60 anni di Musica Pomposa, prestigiosa rassegna musicale  inserita da molto tempo nel cartellone di  Emilia Romagna Festival, al Chiostro di San Francesco a Cesena, alla Piazza della maestosa Cattedrale di Comacchio, all’Abbazia di San Mercuriale a Forlì fino alle nuove location, quali le Terme di Cervia, la Rocca di Dozza e il Parco di Montecatone, centro di eccellenza nazionale specializzato nella riabilitazione intensiva di persone con lesioni midollari e cerebrolesioni acquisite.

ANTEPRIME – L’inaugurazione di Emilia Romagna Festival sarà preceduta quest’anno da due anteprime: il 19 giugno, in Piazza Baracca a Lugo, in occasione dell’anniversario della morte di Francesco Baracca, Vanessa Gravina accompagnata al pianoforte da Corrado De Bernart, porterà in scena la storia del Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupérie, con musiche di Luis Bacalov, Michael Nyman, Philippe Glass e Eric Satie, in una nuova versione, un omaggio a quella presentata a ERF nel 2009 dall’indimenticabile Catherine Spaak. Il 26 giugno nel Chiostro del Palazzo Vescovile a Imola, il fisarmonicista Simone Zanchini si esibirà in Quasi acustico, una performance in ‘solitaria’ in cui ai momenti di improvvisazione estemporanea si alternano composizioni originali dello stesso Zanchini e brani di grandi compositori quali George Gershwin, Charlie Parker, Duke Ellington e Astor Piazzolla.

GLI INTERPRETI INTERNAZIONALI TRA MUSICA CLASSICA E MUSICA PER IL CINEMA

Sarà una prima assoluta firmata da una delle figure più autorevoli della musica per il cinema ad aprire la 25ª edizione dell’Emilia Romagna Festival: il 3 luglio, al Teatro Stignani di Imola, andrà in scena Filmscapes for Flute and Orchestra, la nuova opera di Rachel Portman, prima donna a vincere un Premio Oscar per la miglior colonna sonora – con Emma di Autumn de Wilde – e autrice di oltre cento partiture per il grande schermo, tra cui quelle per i film Le regole della casa del sidro e Chocolat, entrambi diretti da Lasse Hallström. Accanto al suo lavoro per il cinema, Portman è attiva anche nel repertorio operistico e sinfonico, e il progetto, in coproduzione con il Veneto Festival e I Solisti Veneti, il Festival delle Nazioni e il Festival di Ljubljana, offrirà un prezioso esempio di questa sua versatilità. Sul palco, I Solisti Veneti diretti da Giuliano Carella, con la partecipazione del flautista Massimo Mercelli, dedicatario del brano, interpreteranno un programma che, oltre alla nuova opera della compositrice britannica, include la Sinfonia da camera in do minore op. 110 di Dmítrij Šostakóvič, nel 50° anniversario della sua scomparsa. A raccogliere il testimone, la sera successiva, sarà un’altra voce legata al grande cinema attraverso la musica: il 4 luglioall’Abbazia di PomposaKarima torna protagonista all’Emilia Romagna Festival con Karima Bacharach Forever, un omaggio sentito e raffinato al genio di Burt Bacharach, che in una carriera lunga oltre sessant’anni, ha firmato melodie indimenticabili conquistando tre Premi Oscar e numerosi Grammy, tra cui uno alla carriera. Con Piero Frassi al pianoforte, Francesco Ponticelli al basso elettrico e contrabbasso e Andrea Beninati alla batteria e violoncello, Karima interpreterà alcuni dei suoi brani più iconici, da I’ll Never Fall in Love Again a Do You Know the Way to San Jose, fino a That’s What Friends Are For. Il 10 luglio, alla Sala Sangiorgi dell’Istituto Musicale Masini di Forlì, il festival accoglie nuovamente una leggenda della musica: Maxence Larrieu, primo premio alla carriera ERF, autentico monumento vivente del flauto, che ha da poco festeggiato novant’anni. Protagonista de La notte dei flauti, il maestro sarà affiancato da alcuni dei suoi allievi più celebri — Fulvio Fiorio, Francesco Loi, Salvatore Lombardi, Massimo Mercelli e Fabio Pepe — in un concerto che celebra l’eccellenza flautistica internazionale e la straordinaria eredità di una figura cardine nella storia dello strumento. L’evento, realizzato in collaborazione con la rivista Falaut, sarà preceduto in mattinata da una masterclass aperta ai giovani musicisti dell’Istituto Masini: un’occasione unica per apprendere direttamente dalle esperienze del M° Larrieu e dei suoi allievi più illustri.

Seguono due appuntamenti dedicati al genio di Antonio Vivaldi, le cui composizioni, capolavori indimenticabili, hanno trovato ampia fortuna anche nel mondo del cinema. Il 23 luglio nella Chiesa di San Domenico a Imola, il Wrocław Baroque Ensemble, formazione virtuosa specializzato sul repertorio meno noto dell’Europa centrale, in particolare del Rinascimento e del Barocco polacco, insieme al mezzosoprano Daniela Pini e a Andrea Dainese all’ottavino, diretti da Andrzej Kosendiak, proporrà un programma che affianca allo Stabat Mater, opera ai vertici della musica sacra del primo Settecento,altre pagine vivaldiane, tra cui il Concerto in Sol maggiore RV 312 R nella rara versione per ottavino e archi, partitura perduta e oggi ricostruita. Il giorno successivo, al Chiostro di San Francesco a Cesena, il Virtuosoensemble, gruppo di talentuosi e affermati musicisti, tutti provenienti da prestigiose accademie che si dedicano con passione alla musica da camera, celebrerà il 300° anniversario della pubblicazione de Le Quattro Stagioni con un’esecuzione integrale di questo celeberrimo capolavoro. Il 28 luglio, nella Piazza della Cattedrale di Comacchio, un altro graditissimo ritorno: Paolo Fresu ancora una volta insieme ai Virtuosi Italiani, presentano Back to Bach 2.0, continuazione del progetto omonimo portato al festival nel 2022, un’innovativa fusione tra musica barocca e jazz che esplora le affinità ritmiche e armoniche dei due generi, attraverso composizioni di Monteverdi, Händel e Bach intrecciate a opere contemporanee di Richard Galliano, Daniele Di Bonaventura, dello stesso Fresu e altri.

Il 6 agosto al Chiostro di San Francesco di Cesena, torna al festival un’altra cara amica di ERF, Cristina Zavalloni, una delle voci più particolari della scena contemporanea, capace di spaziare con naturalezza tra jazz, musica contemporanea, lirica e sperimentazione che, accompagnata dal suo storico sestetto, presenterà un sentito omaggio alla grande cantante francese Édith Piaf, rivestendo di jazz le intramontabili melodie di questa icona della musica popolare francese. A seguire il 7 agosto nel Chiostro del Museo di San Domenico di Imola, il piano solo di Pietro Beltrani, propone un affascinante viaggio tra epoche e stili, dal lirismo raffinato di Respighi e Poulenc alle evocazioni spirituali dei preludi gregoriani, passando per la vivacità jazzata di Gershwin e Corea, fino all’intimismo di Rachmaninov, con un brano dello stesso Beltrani.

 L’8 agosto nel Parco S. Guido Abate dell’Abbazia di Pomposa a Codigoro, l’omaggio a un immenso musicista e compositore italiano, Ennio Morricone, noto per le sue indimenticabili colonne sonore ma non solo, vincitore di due Oscar, tre Grammy Award, quattro Golden Globe e un Leone d’Oro, nell’interpretazione di Alberto Tafuri, pianista e arrangiatore con alle spalle tantissime prestigiose collaborazioni da De Andrè ad Elio, con cui lo rivedremo in un concerto a settembre.

Il 18 agosto alla Rocca di Bagnara di Romagna, un appuntamento speciale con protagonisti Tommaso Rossi, ai flauti, dolce e traversiere, e Enrico Baiano al clavicembalo, qui alle prese con le Sonate per flauto di Händel, compositore che insieme a Bach riassume la grandezza della musica Barocca. A seguire, sempre nella seconda metà di agosto, alla Rocca Caterina di Forlì, ancora un carissimo amico di ERF, il pianista Ramin Bahrami, con un programma “Tra Oriente e Occidente” che metterà in luce tutta la sua versatilità e sensibilità interpretativa, dal Barocco di Händel e Bach, al Romanticismo di Beethoven, Schumann e Rachmaninov, per approdare poi a sonorità più moderne con Bartók e a melodie di ispirazione persiana.

Seguono poi due appuntamenti, con il Premio Oscar Nicola Piovani, di nuovo al festival: il 27 agosto al Teatro Arena di Castel San Pietro Terme, Piovani al piano accompagnato da Marina Cesari al sax, Marco Loddo al contrabbasso e Vittorino Naso alle percussioni, presenterà “Note a Margine”, un concerto autobiografico presentato per la prima a volta al Festival di Cannes nel 2003, in cui ripercorre la sua carriera tra musica, cinema e teatro. Il 29 agosto al Duomo di Forlì, il maestro Piovani riceverà il XVI Premio alla Carriera ERF e sarà omaggiato con un concerto che presenta la sua nuova opera, il “Preludio al Cantico”, lavoro Sinfonico/Corale pensato per la figura di San Francesco ed eseguito in coproduzione con il Festival delle Nazioni (la prima assoluta sarà a Città di Castello il 28 agosto). Protagonisti del concerto la prestigiosa Chengdu Symphony Orchestra, proveniente dalla città cinese di Chengdu gemellata con Bologna, insieme al violino solista di Ning Feng, primo premio al Concorso Paganini e alla Corale Marietta Alboni, con un programma che spazierà dalla nuova opera di Piovani a brani di compositori cinesi contemporanei. L’evento nasce dalla collaborazione di una prestigiosa filiera internazionale composta dalla Municipalità di Chengdu, il Festival Ljubljana e il Musikverein Kärnten di Klagenfurt ed è in coproduzione con il Festival delle Nazioni per la realizzazione del progetto sul brano di Nicola Piovani.

A seguire un altro degli eventi clou del festival che vede protagonista il fisarmonicista Richard Galliano, il 1° settembre nel Chiostro di San Francesco a Cesena, in un concerto, “Passion Galliano: Around Gershwin”, che racchiude oltre la rivisitazione della meravigliosa “Rhapsody in blue”, capolavoro del genio di Gershwin, improvvisazioni attorno anche a Debussy, Satie, Ravel, Piazzolla e dello stesso Galliano, mescolando epoche e stili musicali. E dopo lo Stabat Mater di Vivaldi presentato a luglio, un altro Stabat Mater sarà protagonista del concerto di chiusura, il 10 settembre nell’Abbazia di San Mercuriale di Forlì: è lo Stabat Mater di Giovanni Pergolesi, capolavoro scritto prima della sua morte a ventisei anni, uno dei brani più celebri e profondi della storia della musica che è stato riconosciuto in questa produzione della Fondazione Pergolesi Spontini, come strumento di Diplomazia Culturale. Il progetto, simbolo di fraternità e dialogo tra i popoli, ha iniziato il suo viaggio da Jesi, passando per Rodi e ora arriva a ERF, nell’interpretazione del Time Machine Ensemble (formazione nata in seno alla Fondazione Pergolesi Spontini), con il soprano Nicoletta Hertsak, il contralto Federica Moi, diretti da Marco Attura.

GLI ORGANI DEL TERRITORIO – Torna anche per questa edizione, un percorso dedicato agli organi con l’obiettivo di dare risalto ai diversi organi di pregio, antichi e moderni, presenti sul nostro territorio. Due gli appuntamenti dedicati a questo strumento di indiscutibile complessità e bellezza: il 5 agosto nella Chiesa di Sant’Antonio Abate in Ravaldino a Forlì, l’organo di Alessio Verati, costruito nel 1858 e restaurato nel 2004, sarà protagonista di “Intorno alla Serenissima”, un repertorio focalizzato sulla Venezia tra il 1500 e il 1750, periodo in cui la città fu un importante centro culturale europeo, culla di grandi compositori quali Giovan Battista Platti, Benedetto Marcello e Antonio Vivaldi, nell’interpretazione di Fabio Ciofini, rinomato organista e direttore d’orchestra italiano, insieme al violoncello barocco della virtuosa Alessandra Montani, entrambi soci fondatori del celebre ensemble barocco “Accademia Hermans”. Il 5 settembre, nella Chiesa di San Prospero a Imola, per il tradizionale concerto dedicato alla memoria di Don Ignazio Spadoni, storico parroco di Imola, un vero appassionato di musica che ha aperto la strada a molti giovani, si esibiranno Alberto Salimbeni che suonerà l’organo costruito da Eugenio Bonazzi nel 1888, insieme a un caro amico di ERF, Vicente Campos, tra i trombettisti classici più famosi di Spagna, con una carriera straordinaria che lo ha portato a ricevere, tra i tanti, il prestigioso “Premio de Honor Extraordinario fin de Grado Superior”.

MUSICHE OLTRE I CONFINI: DAL JAZZ AL TANGO, DALLA WORLD MUSIC AL LISCIO

Anche quest’anno, il festival ribadisce la sua versatilità e trasversalità, valicando i confini di genere per far spazio ad una musica sempre più ‘contaminata’, dal jazz al tango, dalla world music al liscio, facendo convivere esperienze musicali diverse e distinte. Si parte il 13 luglio dal Giardino della Rocca di Russi con il sassofonista Barend Middelhoff, da molti considerato lo “Stan Getz olandese” e tra i sassofonisti più richiesti della scena europea attuale, dal 2003 docente al Conservatorio di Bologna, qui con il suo quartetto per interpretare i Big Fives, George Gershwin, Irvin Berlin, Cole Porter, Jerome Kern e Richard Rodgers. Peppe Servillo torna al festival con due tappe – l’8 luglio in Piazza della Pace a Mordano e il 9 luglio nella terrazza delle Terme di Cervia – accompagnato dalla chitarra di Cristiano Califano, con “Napulitanata” un omaggio alla cultura e alla canzone classica napoletana che alterna brani famosi con brani meno conosciuti e qualche volta dimenticati, ma non per questo minori, un’occasione per riscoprire e celebrare la ricchezza culturale di Napoli. Spazio anche alla musica celtica, con l’arpista Marta Celli, che il 14 luglio al Museo Carlo Zauli di Faenza, porta “Canti d’Oltremare”, una raccolta di brani e racconti della tradizione celtica che esplorano il legame ancestrale tra l’arpa celtica e il Mare. Protagonista di due tappe il pianista e compositore Raphael Gualazziil 15 luglio al Chiostro di San Francesco di Cesena e il 16 luglio al Teatro Arena di Castel San Pietro Terme, anarchico esploratore dei terreni del jazz, dello swing, del blues ma anche e soprattutto della canzone d’autore, il musicista di Urbino, arriva per la prima volta al festival proponendo con voce e pianoforte i successi più importanti della sua carriera. È dedicato a Duke Ellington, uno dei protagonisti assoluti della musica del XX secolo, il concerto che il Cuartet di Roberto Porroni porta il 17 luglio nel Cortile di Palazzo Malvezzi Hercolani a Cast Guelfo di Bologna: accanto ai capolavori più noti, saranno presentati brani meno noti ma di alto valore artistico, tra cui i Sacred Concerts (Concerti Sacri) con cui Ellington, che li definì la cosa più importante che avesse mai fatto, voleva portare il jazz nelle chiese. Il concerto sarà preceduto da un incontro con il giornalista e critico musicale Pierfrancesco Pacoda, sul neonato Teatro della Compagnia di Castel Guelfo. Si entra invece nel territorio della tradizione popolare romagnola con “Un liscio in due”, concerto con Massimo Tagliata alla fisarmonica e pianoforte e Fabio Galliani alle ocarine, organizzato in collaborazione con Entroterre Festival: il talentuoso duo propone una nuova interpretazione della musica popolare da ballo, unendo tradizione emiliano-romagnola e liscio europeo e internazionale ed esplorando l’interconnessione tra diverse culture musicali, dall’Emilia Romagna alla Lombardia fino alla California. Tra i tanti anniversari che si celebrano nel 2025, anche quello di Del Barrio Trio che a luglio, presso la Rocca Caterina di Forlì, festeggerà 20 anni di attività con un concerto celebrativo tra ritmi travolgenti e la sorprendente varietà timbrica del loro inconfondibile arsenale strumentale. Nato nel 2004 su iniziativa di Hilario Baggini e Andrés Langer, a cui poi si è aggiunto Marco Zanotti, il gruppo ha calcato palchi internazionali con progetti che uniscono musica, danza e impegno civile. Hilario Baggini insieme alla cantante Niña Del Monte, sarà protagonista anche del “Concerto per Tredozio” il 7 agosto con “Postas”, titolo del concerto, i due artisti argentini del sud di Cordoba, profondamente radicati nella loro identità, presentano uno spettacolo musicale ricco di ritmi e sonorità accattivanti.

Il 25 luglio al Parco S. Guido Abate dell’Abbazia di Pomposa a Codigoro arriva “Girotto meets Alma”, incontro travolgente tra l’estro del sassofonista argentino Javier Girotto, già ospite di ERF nelle passate edizioni, e l’Alma Saxophone Quartet, per un viaggio sonoro tra tango, improvvisazione e composizioni originali tratte dall’album “Colyseus” del saxofonista argentino, in un dialogo serrato tra scrittura e libertà espressiva.

Il 26 luglio nella Piazza della Cattedrale a Comacchio, un altro gradito ritorno, Sergio Cammariere, che con “Sergio Cammariere & Special Guests” presenta un concerto in cui i suoi celebri brani per pianoforte solo e voce sono affiancati da pezzi in cui è accompagnato da due ospiti speciali, due musicisti di talento con cui da tempo collabora, Giovanna Famulari al violoncello e Daniele Tittarelli al sax soprano. Proseguendo il 28 luglio nel Chiostro del Museo di San Domenico a Imola, “Viaggio in 4/4. Alla scoperta dei colori del suono della musica”, un concerto/incontro a conclusione di un nuovo progetto educational rivolto a giovanissimi, con musicisti professionisti che li guideranno in un’esperienza immersiva nel mondo della musica, esplorando melodie, ritmi e caratteristiche del suono; le attività laboratoriali saranno collegate all’arte visiva, come pittura e scultura, per valorizzare il contesto museale che ospita l’iniziativa.

Il 29 luglio al Parco delle Terme di Castel San Pietro, arriva il 4etto 3+1, quartetto di fisarmoniche, con “Histoire du Tango”, un programma monografico dedicato ad Astor Piazzolla che utilizza l’arrangiamento per proporre composizioni, trilogie, milonghe e tanghi del genio argentino. Dal Sudamerica si torna in Italia con “Un Ballo Liscio” un progetto di Riccardo Tesi e Claudio Carboni che viaggia attraverso un secolo di storia del ballo popolare italiano per eccellenza, in programma il 31 luglio presso il Parco S. Guido Abate dell’Abbazia di Pomposa a Codigoro: sul palco un’orchestra composta da alcuni dei musicisti più rappresentativi della scena etnica, classica e jazz, rivisita, con rigore e spregiudicatezza, le melodie e i ritmi che hanno fatto danzare intere generazioni di italiani, dagli echi classici di Carlo Brighi alle atmosfere bandistiche del Concerto Cantoni alle aperture jazzistiche di Gorni Kramer, senza dimenticare le contaminazioni etniche delle varianti regionali di Secondo Casadei.

Il 19 agosto alla Rocca di Riolo Terme, due grandissimi chitarristi, ‘Don Antonio’ Gramentieri e Fabio Mazzini, presentano “Dodici Sguardi”, un’escursione libera fra folk, jazz, blues e contemporanea, fatta di composizioni originali del duo, che s’incontra con la proiezione di estratti video selezionati da una collana di documentari in Super 8, circolati nelle scuole fra gli anni ’60 e i ’70 e ritrovati nello scantinato di un Istituto elementare, in grado di restituire la meraviglia della scoperta, di quell’esotismo pensato su misura per i figli di un’altra Italia che guardava fuori dai confini ancora con una certa sorpresa; l’evento è organizzato in collaborazione con MusicaStrada. Dalle chitarre al flauto con il Davide Di Iorio Quartet che il 21 agosto al Parco delle Terme di Castel San Pietro Terme, presenta l’album “Back To Flute” uscito per la WoW Records, contenente otto brani originali, composti ed arrangiati al fine di valorizzare il flauto in ambito jazzistico.

Con “Trip to America”, il 23 agosto nella Terrazza delle Terme di Cervia, il Recondite Armonie Brass Quintet, quintetto di ottoni, esplora la musica americana del XX secolo, con un programma che spazia dal musical al jazz, passando per la musica classica e il tango, evidenziando l’evoluzione della musica statunitense. Il 26 agosto nel Chiostro del Museo di San Domenico, un nuovo appuntamento con il grande maestro del sax Federico Mondelci che torna al festival con il suo Italian Saxphone Quartet composto dai quattro “tipi” di sax esistenti, per presentare un programma che va da Händel a Galliano passando per Bizet, Nyman e Piazzolla.

Ancora un quartetto di sassofoni il 27 agosto presso il Giardino della Biblioteca Comunale di Alfonsine, con l’Inside Sax in “Suite Italiana”, un repertorio che presenta brani di compositori che hanno diffuso l’italianità all’estero ed hanno di rimando importato mille suggestioni ed influenze. A chiudere questa sezione, il 28 agosto al Chiostro del Monastero di San Francesco a Mordano, un originale progetto in prima esecuzione assoluta: a 50 anni dall’uscita di “Wish You Were Here”, Enrico Valanzuolo alla tromba, Mario Nappi al pianoforte, Aldo Capasso al contrabbasso e Marco Gagliano alla batteria, presentano “The Pink Floyd Jazz Experience”, un omaggio in chiave jazz a uno degli album più iconici della storia del rock, un viaggio tra sperimentazione e melodia, rileggendo l’intero disco e altri capolavori floydiani con spirito nuovo e profondo rispetto.

NON SOLO MUSICA

Anche quest’anno ERF propone dei percorsi intrecciati tra musica, scrittura, teatro e danza. Si parte il 7 luglio a Forlì, con “Quel che resta del genio. Fascino e mistero di Sigismund Thalberg” uno spettacolo che unisce musica e narrazione con il pianista di fama Francesco Nicolosi e la voce del giornalista e critico musicale, Stefano Valanzuolo: un viaggio nella vita e nell’arte di Sigismund Thalberg, tra memoria, suggestione e musica dal vivo di Liszt e dello stesso Thalberg, raccontato attraverso gli occhi del medico specializzato nella tecnica di mummificazione, Efisio Marini, che ne conservò il corpo per l’eternità. La danza è al centro dell’appuntamento del 17 luglio nel Parco S. Guido Abate dell’Abbazia di Pomposa a Codigoro, con un’eccellenza della danza italiana, il Balletto di Roma, qui con “C’era una volta Cenerentola”, una delle sue opere più significative, nel riallestimento del 2024, firmato dal rinomato coreografo Fabrizio Monteverde e arricchito dalle musiche di Georg Friedrich Händel. Ci si addentra nel mondo delle figure femminili del teatro musicale brillante con la “Soubrette in dieci mosse” performance che la soubrette Silvia Felisetti, accompagnata dal flauto di Massimo Ghetti e dal pianoforte di Annalisa Mannarini, propone il 22 luglio al Parco delle Terme di Castel San Pietro Terme: un viaggio nella storia della soubrette, dallo spirito vivace di Colombina alla sensualità di Ninì Tirabusciò, fino alle dive del varietà, lo spettacolo ripercorre, con ironia e fascino, l’evoluzione di questo magnetico personaggio tra teatro, opera e canzone. Ancora un viaggio tra musica e parole con il nuovissimo spettacolo di Elio “La Rivalutazione della tristezza”, in programma il 6 settembre a Villa La Babina di Sasso Morelli, con l’accompagnamento del pianista Alberto Tafuri: in questo nuovo progetto Elio propone un inedito e ironico viaggio alla riscoperta di un sentimento spesso rimosso ma profondamente umano. Tra citazioni colte, umorismo surreale e incursioni nella canzone d’autore, lo spettacolo restituisce alla tristezza tutta la sua dignità… con qualche necessaria risata di antidoto.

GIOVANI TALENTI

Nel vasto programma di Emilia Romagna Festival da sempre viene dato risalto ai giovani talenti sia attraverso la collaborazione con i più importanti concorsi nazionali e internazionali sia dando spazio e visibilità a chi ha appena intrapreso una carriera professionale. Nel cartellone, i primi ad esibirsi sono il Quartetto Saxophonie con un programma di virtuosismo e raffinatezza, il 6 luglio nel parco dell’Istituto di Montecatone (Imola). Prosegue la collaborazione con la Fondazione Toscanini di Parma, con tre appuntamenti della Toscanini Academy, il nuovo progetto formativo lanciato nel gennaio 2025 dalla stessa Fondazione in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, il Comune di Parma e IFOA, con l’obiettivo di facilitare la transizione dei giovani musicisti dal percorso educativo al mondo del lavoro, fornendo loro competenze pratiche e culturali necessarie per una carriera duratura nel settore musicale. Il 10 luglio nel cortile del Municipio di Castel Bolognese, il Next Quartetto della Toscanini Academy, presenterà un programma di “Canzoni per il cinema” tratte da film internazionali, tra cui TitanicDirty DancingRocky II e A Star is born; il 30 luglio presso la Rocca Caterina di Forlì, la Modern Big Band della Toscanini Academy diretta da Beppe di Benedetto si esibirà in The Blues Brother & Soci con un repertorio preso per la maggior parte dalla colonna sonora del film cult di John Landis; il 9 settembre presso i Giardini di San Domenico a Imola, sarà invece il turno del Next Ensemble della Toscanini Academy, un sestetto tutto al femminile, che si cimenterà con musiche di Rota, Bernstein, Gershwin, Galliano e Verdi. Per la rassegna Primo Premio!, la ormai tradizionale sezione del festival che ospita i vincitori dei migliori Concorsi di Musica Internazionali, quest’anno si esibiranno tre formazioni. Dal prestigioso Concorso nazionale Alberto Burri di Città di Castello rivolto ai gruppi di musica da camera, l’11 luglio presso il Chiostro del Museo di San Domenico a Imola, si esibirà il Trio Rinaldo, formazione vincitrice dell’edizione 2024, composta da allievi di Bruno Giuranna presso l’Accademia Stauffer. Il concerto è organizzato in occasione della conclusione della mostra “Germano Sartelli. L’incanto della materia”, grande artista imolese, apprezzato dallo stesso Burri cui è intitolato lo stesso concorso. Dal prestigioso Fischoff Chamber Music Competition, con cui ERF collabora da 25 anni, il festival ospiterà il Trio Azura – Duncan McDougall al violino, Yejin Hong al violoncello e Yanfeng Bai al pianoforte – ensemble vincitore del Primo Premio e Medaglia d’oro nell’ultima edizione del 2024, con quattro date: il 27 luglio a Faenza, il 1° agosto alla Rocca di Dozza, il 3 agosto nella Sala Sante Ghinassi di Riolo Terme e il 4 agosto nella Chiesa Parrocchiale di Fontanelice. Dal Concorso Andrea Baldi di Bologna, arriva, invece, il giovane pianista Giancarlo Grande, vincitore dell’edizione 2024, che si esibirà nel Giardino della Biblioteca Comunale di Alfonsine con un repertorio da Mozart a Rachmaninov, in ricordo di Paola Bruni, la pluripremiata pianista di Alfonsine dalla prestigiosa carriera internazionale, scomparsa prematuramente nel 2019. È un progetto internazionale quello che arriva alla Rocca Caterina di Forlì il 15 luglio coinvolgendo giovani musicisti dalla Spagna, dal Portogallo e dalla Fondazione musicale Masini: “A second life for people and things“, questo il titolo, presenterà nell’arco della serata un’esposizione temporanea di sedie ‘d’arte’ riciclate; la proiezione di Lymph, progetto di video-danza dedicato alla natura e ad un rapporto rispettoso e consapevole, patrocinato da Muhammad Yunus, Premio Nobel per la pace e concepito attraverso lo scambio di idee e informazioni avvenuto tra due differenti Paesi, Italia e Uganda; e il concerto dell’Orquesta de la Música del Reciclaje de Ecoembes, una formazione di Madrid che coinvolge bambini e ragazzi a rischio di esclusione sociale, facendoli suonare con strumenti realizzati con materiali riciclati, che si esibirà per l’occasione insieme ad allievi della Fondazione musicale A. Masini di Forlì per il progetto “La musica, un ponte fra i popoli” curato dalla associazione No.Vi.Art. Ai primi di agosto presso il Giardino storico del Palazzo Vescovile di Imola, si esibirà il Karan Duo, composto dai giovani Martina Veneri (flauto traverso) e Giacomo Scattareggia (chitarra), con “Ecos de España”, un concerto di voci e suoni dalla tradizione iberica. Anche l’astro nascente della fisarmonica, Marco Gerolin, in occasione dell’anniversario dei 300 anni dalla pubblicazione, omaggerà le Quattro Stagioni di Vivaldi nel concerto del 9 agosto alla Terrazza delle Terme di Cervia. Sarà invece dedicato a un nuovo concetto di liscio, il concerto del 10 agosto a Budrio nell’omonima piazza, con i Santa Balera, la nuova voce del liscio romagnolo, un’orchestra formata da giovani talenti della Generazione Z provenienti da Forlì, Faenza, Bologna e Rimini, che fonde tradizione e modernità attraverso brani originali e cover di classici come quelli di Secondo Casadei, e che ha già esperienze importanti alle spalle quali il debutto a Sanremo 2024 e un tour da oltre 30 mila spettatori nell’estate del 2024; il concerto è organizzato in collaborazione con il MEI – Meeting degli Indipendenti. Il 2 settembre alla Rocca di Bagnara di Romagna, si torna al belcanto con le giovani Alessia Cavuoti (soprano) e Morgana Rudan (arpa), con “Fêtes Galantes”, un viaggio musicale nei salotti francesi dell’Ottocento. A fine agosto nella Chiesa di San Girolamo a Tossignano, si esibirà il pluripremiato Duo Mazzon, formato da Ulisse Mazzon (violino) e Maria Mafalda Mazzon (violoncello), in un concerto organizzato in collaborazione con la prestigiosa Accademia di musica da camera della Fondazione Luigi Bon.

Emilia Romagna Festival è realizzato grazie al contributo e sostegno di:

Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna

e di un’importante rete di Comuni:

Forlì, Imola, Cesena, Codigoro, Comacchio, Castel San Pietro Terme, Alfonsine, Bagnara di Romagna, Borgo Tossignano, Budrio, Castel Bolognese, Castel Guelfo di Bologna, Faenza, Fontanelice, Lugo, Mordano, Riolo Terme, Russi, Tredozio.