(Sesto Potere) – Bologna – 17 marzo 2025 – Un’ambulanza del valore di 125 mila euro e oltre 500 mila euro da investire in accoglienza e umanizzazione al Pronto Soccorso dell’ospedale Maggiore dell’Azienda USL di Bologna.
È il lascito testamentario della dottoressa bolognese Maria Grazia Amato, che comprende anche un appartamento al Comune di Bologna e uno al Comune di San Vito in Cadore, entrambi destinati all’accoglienza di donne e minori vittime di violenza.
La cerimonia di consegna presso la Centrale Operativa 118 Emilia Est all’ospedale Maggiore di Bologna.
Intervento di Anna Maria Petrini, Direttrice Generale Azienda USL di Bologna; Matteo Lepore, Sindaco di Bologna; Alessio Bertini, Direttore Dipartimento Emergenza Interaziendale e Direttore Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza Ospedale Maggiore; e Vittorio Monti, curatore testamentario di Maria Grazia Amato.
La dottoressa Maria Grazia Amato, già primario di Anestesia e rianimazione dell’ospedale Codivilla Putti di Cortina, a lungo in servizio al reparto traumatologico del Maggiore, specializzata in Psicologia clinica all’Università di Bologna, sotto la guida del prof. Renzo Canestrari, morta nel 2022 all’età di 88 anni, aveva donare “tutto il suo patrimonio” al Comune di Bologna, al Comune di San Vito di Cadore e all’Ausl di Bologna.
Maria Grazia Amato aveva organizzato per diversi anni un’attività gratuita di aiuto alle persone più fragili cadute nella tossicodipendenza e bisognose di sostegno psicologico.