(Sesto Potere) – Bologna – 19 aprile – Domani mattina alle 11 sarà inaugurato il nuovo Centro di Produzione Pasti Terracini di via Manzi 15, in zona Bertalia-Lazzaretto. Parteciperanno il Sindaco, gli assessori alla Scuola e ai Lavori Pubblici, la presidente del Quartiere Navile e Mattia Grillini, vicepresidente Camst.
Grazie alla realizzazione di una cucina centralizzata per pasti da asporto destinati alla ristorazione scolastica, si arriverà a una potenzialità produttiva di oltre 8.000 pasti giornalieri, attuata secondo il principio del “legame fresco-caldo” con confezionamento prevalentemente in multi-porzione.
Il nuovo fabbricato, i cui lavori partirono nel 2016 per poi interrompersi per due anni per problemi dell’impresa, occupa una superficie di circa 1800 metri quadrati e si sviluppa su due piani, ospitando: al piano terra, un’ampia zona produttiva con una porzione centrale a doppio volume, dedicata alla cottura e alle diete speciali, e un’area reception e uffici, dedicata alle attività del personale amministrativo e delle dietiste; un’area ricezione e stoccaggio merci, suddivisa su due piani; al primo piano, spogliatoi per il personale con accessi distinti pulito-sporco, una sala mensa per i dipendenti, una saletta riunioni e una zona destinata alla didattica che si affaccia – attraverso grandi finestre – sugli spazi produttivi del piano terra.
L’edificio è realizzato in buona parte con tecnologie “a secco” ad alto contenuto di prefabbricazione. Per il solaio e il rivestimento esterno sono stati scelti materiali in grado di garantire l’isolamento termico mentre la pavimentazione dell’area produttiva è stata realizzata con piastrelle in gres tecnico ad alto spessore ad azione antibatterica.
Nelle aree esterne sono ricavati i parcheggi a raso per il personale, le aree di sosta, carico e scarico dei fornitori, l’isola ecologica e un’area appositamente dedicata al lavaggio dei furgoni. Sono state inoltre realizzate aree verdi (per un totale di 1200 mq circa) che vengono irrigate grazie al recupero delle acque piovane.
Dal punto di vista impiantistico, il nuovo Centro Pasti si inserisce perfettamente nel panorama di risparmio energetico e sostenibilità ambientale richiesto dalle più recenti normative nazionali ed europee, grazie all’installazione di gruppi pompe di calore ed unità di trattamento aria ad elevato rendimento.
L’impianto di estrazione della zona cucina e diete speciali è altamente innovativo ed è composto da un controsoffitto aspirante in cupolini di alluminio esteso a tutta la superficie, che permette di estrarre l’aria esausta dalla cucina, recuperando il calore in uno scambiatore ad alta efficienza.
Il complesso contribuisce inoltre alla produzione di energia grazie all’installazione di un impianto fotovoltaico, sulla copertura dell’edificio, per una potenza di picco di oltre 90 kW.
Tutti gli impianti del centro sono gestiti e controllati da un sistema che regola e controlla in automatico le temperature, l’umidità e le portate d’aria negli ambienti serviti, nonché gli orari di accensione delle centrali stesse ed il corretto funzionamento delle celle frigorifere.
La cucina centralizzata – nel suo complesso – è concepita per garantire le migliori condizioni igieniche per la lavorazione degli alimenti congiuntamente alle migliori caratteristiche di salubrità e benessere per gli addetti e con la massima attenzione agli aspetti ambientali.
Ad oggi il nuovo Centro pasti sostituisce quello di Casteldebole, dimensionato su 6 mila pasti, nell’organizzazione del servizio che prevede complessivamente la produzione dei 20 mila pasti giornalieri della refezione scolastica bolognese in 3 centri di proprietà comunale.
Il nuovo Centro pasti ha avviato la produzione il 3 aprile e serve attualmente 59 scuole dei quartieri Porto-Saragozza, Borgo-Reno, Santo Stefano. Da settembre 2024 si aggiungeranno anche alcune scuole servite dal Centro di produzione Erbosa.
Il finanziamento complessivo per la realizzazione del fabbricato – partendo dall’urbanizzazione dell’area fino agli impianti tecnologici – ammonta a circa 7,7 milioni di euro, a cui si aggiungono circa 1,5 milioni di euro per le attrezzature produttive e gli arredi del Centro.