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Bologna, in Biblioteca iniziative per ricordare i cento anni dalla nascita del leader africano Amílcar Cabral

(Sesto Potere) – Bologna – 8 settembre 2024 – Il 12 settembre ricorre il centenario della nascita di Amílcar Lopes da Costa Cabral (Bafatà, Guinea Bissau, 1924 – Conakry 1973), uno dei principali ideologi e artefici del processo di decolonizzazione dell’Africa.

Per ricordarlo, la biblioteca specializzata a lui intitolata, una delle 18 sedi che fanno capo al Settore Biblioteche e Welfare culturale del Comune di Bologna, propone occasioni di approfondimento sulla vicenda umana e politica dello storico leader del Partito Africano per l’Indipendenza della Guinea e di Capo Verde (PAIGC), che fanno seguito alle iniziative organizzate nel 2023 per i cinquant’anni della morte. Sempre nel 2024, inoltre, ricorrono i 50 anni del Centro/Biblioteca Amílcar Cabral, nato nel 1974 per volontà del Comune di Bologna come osservatorio e centro di studi sui paesi dell’Asia, dell’Africa e dell’America Latina.

Proprio da giovedì 12 e fino al 30 settembre, nel portico vetrato della biblioteca, sarà disponibile per il pubblico un percorso tra libri, riviste, opuscoli, articoli, manifesti e altro materiale conservato in biblioteca. Il focus si sviluppa a partire dagli scritti di Cabral, presenti in diverse lingue ed edizioni, e prosegue con le biografie, gli studi, le analisi e le ricerche a lui dedicati: dai volumi sulle lotte di liberazione delle colonie portoghesi fino alle pubblicazioni più recenti che evidenziano l’attualità e la dimensione universale. Come sottolineato da Anna Maria Gentili, professoressa emerita dell’Università di Bologna e membro del Comitato scientifico del Centro/Biblioteca Amílcar Cabral, nel suo contributo scritto per i 50 anni dalla morte:

“Per la mia generazione ciò che spinse a interessarsi, seguire e studiare e appoggiare le lotte per l’emancipazione delle popolazioni che si affrancavano dalle dominazioni coloniali, fu la forte empatia che sentivamo con l’impulso morale delle forme di soggettività individuale e collettiva che orientava l’azione pratica e simbolica dei loro leader politici e intellettuali. In quegli anni, Amílcar Cabral, in Guinea Bissau e Cabo Verde, considerati territori senza importanza economica, e tuttavia avamposti strategici e militari dell’irriducibile potere coloniale portoghese, emerse come il leader rivoluzionario più abile e innovativo, dotato di immenso carisma, capace di sollecitare consenso interno e internazionale, e soprattutto di mobilitare le diverse comunità etniche, razziali e di classe, che rappresentavano un panorama sociale e politico variegato, spesso conflittuale, da guidare a una presa di coscienza che si presentasse unita in un’azione comune per la conquista della libertà”.

Il percorso alla Biblioteca Cabral sarà arricchito da alcune riproduzioni fotografiche provenienti dal Fondo Bruna Polimeni della Fondazione Lelio e Lisli Basso Onlus di Roma. Una selezione di immagini tra le tante conservate nel fondo della giornalista/fotografa che dal 1969 ha cominciato a interessarsi e a partecipare alle lotte di liberazione nelle colonie portoghesi, accompagnando e fotografando in tanti momenti Cabral e gli altri protagonisti, oltre alla popolazione.

La biblioteca sta inoltre raccogliendo locandine e manifesti delle numerose attività in corso di realizzazione nel mondo, tra cui principalmente Guinea e Capo Verde, che confluiranno in una delle bacheche espositive.

Non mancherà la musica, grazie a una selezione a cura di Atlantico Festival, che riprende una parte delle canzoni e delle tracce sonore proposte l’anno passato, durante la Notte Cabral (23 luglio 2023).

Giovedì 26 settembre alle ore 17.30 la biblioteca ospiterà la tavola rotonda Il secolo di Amílcar Cabral. Interverranno: Filomeno Lopes, Clara Silva – Università degli Studi di Firenze, Marco Piazza – Università degli Studi Roma Tre, Roberto Vecchi (membro del Comitato scientifico della biblioteca Cabral) e Alessia Di Eugenio – Università degli Studi di Bologna, Elisa Alberani e Vincenzo Russo – Università degli Studi di Milano Statale.
Nell’occasione, verranno presentate due recenti pubblicazioni: Amílcar Cabral. Un ponte fra Italia e Africa di Filomeno Lopes (Castelvecchi, 2024) e Amílcar Cabral educatore e attivista. Idee per la resistenza postcoloniale di Clara Silva e Marco Piazza (Carocci, 2024).

Prosegue inoltre, sui canali social della biblioteca (Instagram e Facebook) un racconto per parole, immagini, documenti proposto in occasione del centenario.
Numerose sono infine le attività organizzate in tutto il mondo per celebrare il centenario della nascita di Amílcar Cabral: su www.100amilcar.com nella sezione Atividades (in continuo aggiornamento) sono segnalate tutte le iniziative: festival, mostre, concerti, simposi, conferenze, letture, etc.

Amílcar Cabral – Biografia breve
Nato nel 1924 da genitori capoverdiani nella Guinea allora nota come Guinea portoghese, studia a Lisbona e ritorna in Guinea nel 1952. È in questi anni che matura il suo dissenso nei confronti del regime portoghese. Dopo un periodo in Angola, nel 1956, torna in patria per fondare un partito clandestino, il PAIGC – Partito africano per l’indipendenza della Guinea e Capo Verde; successivamente crea il FLGCV – Fronte per la Liberazione della Guinea e del Capo Verde, aperto a tutti i partiti politici, che stabilisce come obiettivo l’immediata conquista dell’indipendenza e che dà vita ad un vero e proprio conflitto con il regime portoghese. Cabral muore nel 1973, assassinato da un membro del PAIGC a Conakry, nello stesso anno in cui la Guinea portoghese diventa indipendente come Guinea Bissau. È stato ucciso quando ormai stava per raggiungere l’obiettivo di tutta la vita: la fine del colonialismo portoghese, la conquista dell’indipendenza di Guinea e Capo Verde.

La Biblioteca
La Biblioteca Amílcar Cabral ha sede all’interno di Villa Caldesi/La Casa dell’Angelo in Via San Mamolo 24. Inizialmente parte integrante del Centro Amílcar Cabral, nato nel 1974 per volontà del Comune di Bologna come osservatorio e centro di studi sui paesi dell’Asia, dell’Africa, dell’America Latina e Oceania, ora fa parte del Settore Biblioteche e Welfare culturale del Comune di Bologna. Nel tempo gli ambiti di interesse si sono ampliati, arrivando a coprire altri temi, come migrazioni, problematiche internazionali, colonialismo, postcolonialismo, decolonizzazione, cooperazione internazionale, diritti umani, schiavitù e tratta, razzismi, razzializzazione, globalizzazione, ambiente e crisi climatica, letterature e racconti di viaggio.
La biblioteca è dotata di un comitato scientifico, nominato dal Sindaco, composto da professori e professoresse con riconosciute competenze e formazione sui temi specifici della biblioteca: Francesca Biancani, Uoldelul Chelati Dirar, Maria Cristina Ercolessi, Antonio Fiori, Anna Maria Gentili, Luca Jourdan, Giovanni Marchetti, Saverio Marchignoli, Bruno Riccio, Giulio Soravia, Roberto Vecchi.
Fa parte di Specialmente in biblioteca – la rete delle biblioteche specializzate di Bologna – e del Patto per la lettura di Bologna.

Informazioni:
Biblioteca Amílcar Cabral | Settore Biblioteche e Welfare Culturale | Comune di Bologna
Via San Mamolo, 24, 40136 Bologna
tel +39 0512196565
www.BibliotecaAmilcarCabral.it