(Sesto Potere) – Bologna – 7 agosto – Il tratto tombato del Canale delle Moline che scorre sottoterra, tra 8 e 9 metri rispetto al piano stradale, da via Capo di Lucca fino a viale Masini, alle spalle dell’Autostazione, è stato risanato ed è ora più pulito anche grazie alla nuova tubazione con pozzetti, collettori e stazioni di pompaggio, e all’allacciamento di 25 nuovi scarichi alla rete fognaria.
Si è infatti concluso nei giorni scorsi il primo lotto dei lavori condotti dalla Società di gestione del Consorzio dei Canali di Bologna (Gacres), su incarico di Hera, sotto la fondamentale egida di Atersir, in accordo e su sollecitazione del Comune di Bologna.
L’intervento, avviato nel novembre del 2023, concretizza un progetto unitario di risanamento idraulico, funzionale e ambientale del tratto tombato del Canale delle Moline che inizia dal civico 10 di via Capo di Lucca e, lungo viale Masini e viale Pietramellara, arriva a immettersi, nuovamente scoperto, nel Navile.
Il risanamento complessivo della parte tombata del Canale delle Moline prevede altri due lotti: il secondo riguarda il tratto che va da viale Masini a via Amendola; il terzo e ultimo si concentrerà sull’ultimo tratto non visibile che scorre sotto viale Pietramellara.
In tutto i tre lotti misurano 1,4 chilometri di lunghezza, metà dei quali già risanati con il completamento del primo lotto.
Il valore dei lavori realizzati nel primo lotto è di 480.000 euro e il costo totale dell’intervento sull’infrastruttura idraulica tombata sfiora i 2 milioni di euro.
La conclusione è prevista nel 2026.
Il progetto è inedito e ambizioso, figlio di una più forte e coordinata collaborazione tra diversi soggetti che hanno un obiettivo comune: il risanamento del Canale delle Moline è infatti il primo atto di un disegno generale condiviso con il Comune di Bologna e volto alla rigenerazione dei corsi d’acqua cittadini attraverso interventi finalizzati a ripristinarne l’efficienza idraulica e convogliare gli scarichi reflui in tratti nuovi o esistenti di fognatura pubblica.
La conseguenza sarà il miglioramento della qualità delle acque e non solo: i lavori prevedono inoltre il rinnovo delle infrastrutture idrauliche e, in alcuni tratti, anche la realizzazione di una nuova pavimentazione di scorrimento, per mandare in soffitta avvallamenti, ristagni d’acqua e accumulo di sedimenti.
Il valore aggiunto dei lavori in corso sul Canale delle Moline è la sinergia di intenti fra Hera e Canali di Bologna: grazie a questa collaborazione, promossa dal Comune di Bologna e sancita da un accordo approvato da Atersir a maggio del 2023, è stato possibile finalmente dare vita al risanamento e programmare gli interventi non in sequenza ma in modo coordinato e congiunto, riducendo sia i costi che gli eventuali disagi che il cantiere potrebbe provocare in città.
Inoltre, la gestione unitaria permette di concludere i lotti più rapidamente, un vantaggio notevole considerando che i lavori, già complicati perché si svolgono a una profondità di 8-9 metri, sono consentiti per la maggior parte nei mesi meno piovosi, cioè tra giugno e settembre, poiché il Canale delle Moline, nonostante sia regolato artificialmente, in viale Masini riceve il flusso del torrente Aposa che a sua volta risente delle piogge che cadono sulla città e in collina.
I lavori in corso sul Canale delle Moline sono parte di un progetto più ampio di straordinaria importanza per il sistema idrico di Bologna e per la tutela del patrimonio idraulico della città, con benefici ambientali e sociali per l’intero ecosistema del canale Navile.
L’obiettivo infatti è il disinquinamento e l’efficientamento idraulico dei canali cittadini, con particolare riferimento a quelli che confluiscono alla prima periferia della città dando origine al Navile, tra cui appunto il Canale delle Moline. Gli scarichi che via via verranno raccolti e convogliati in fognatura saranno depurati al depuratore IDAR di Bologna, contribuendo a restituire acqua di qualità allo stesso Canale Navile e al sistema virtuoso di riuso delle acque reflue depurate ai fini ambientali e irrigui.