sabato, Maggio 31, 2025
HomeBolognaBologna, dibattito e reading di Poesiai di approfondimento sulla mostra "Per la Palestina"...

Bologna, dibattito e reading di Poesiai di approfondimento sulla mostra “Per la Palestina” allestita al Baraccano

(Sesto Potere) – Bologna – 31 maggio 2025 – Mercoledì 4 giugno e sabato 7 giugno sono in programma due dibattiti di approfondimento attorno alla mostra “Per la Palestina – Immagini contro il genocidio” allestita al Baraccano, nella sala Possati del Quartiere Santo Stefano, a cura di Bologna per la Palestina e Anpi.

Mercoledì 4 giugno alle 17, la sala Marco Biagi, in via Santo Stefano 119, si terrà il dibattito “La Palestina tra occupazione coloniale e diritto internazionale”. Interventi di: Fausto Gianelli, ELDH – Associazione Europea degli Avvocati per la Democrazia e i Diritti Umani; Ruba Salih, antropologa docente Unibo; Kiran Chaudhuri, Senior Legal Officer di ELSC – European Legal Support Center.
L’incontro del 4 giugno affronterà il tema nella prospettiva del diritto internazionale, che seppur con limiti e contraddizioni, è uno degli strumenti del popolo palestinese nella sua lotta per l’autodeterminazione.
Il contributo dell’European Legal Support Center, organizzazione indipendente che difende il movimento di solidarietà per la Palestina in Europa attraverso strumenti legali, “consentirà – spiegano i promotori – di comprendere le sfide che l’involuzione repressiva dell’Unione Europea e degli Stati che la compongono pone a tutto il movimento anticoloniale in Europa”.

Sabato 7 giugno alle 17, si terrà il reading di Poesia contro il genocidio. Contributi in video di poeti/e da Gaza: Nasser Rabah, Hend Joudah e Yousef Elqedra Con la partecipazione di artisti/e presenti nelle mostre.
Riprendendo la famosa provocazione di Adorno, che nel 1949 ci interrogava sulla possibilità di scrivere poesia dopo Auschwitz, oggi dobbiamo chiederci se è possibile scrivere poesia durante Gaza. I poeti e le poete palestinesi continuano a scrivere in condizioni disumane e alcuni di loro sono stati uccisi dalle bombe israeliane come Heba AbuNada e Rifaat Alareer, ma le loro parole continuano a vivere. Per il popolo palestinese anche la poesia è una forma di resistenza.