(Sesto Potere) – Bologna – 15 aprile – Si è svolta oggi nella Piazza Coperta di Salaborsa, a Bologna, la cerimonia di conferimento dell’Archiginnasio d’oro a Romano Prodi.
Nelle motivazioni del conferimento dell’Archiginnasio d’oro al presidente Romano Prodi: “La città di Bologna è profondamente grata a Romano Prodi per il contributo scientifico nel campo dell’economia, che ha trovato positiva applicazione anche nei diversi incarichi di
governo ricoperti; per l’instancabile impegno profuso per animare una cultura delle istituzioni fondata sull’attiva partecipazione democratica, la cultura europeista e il profondo amore per la città di Bologna, centro propulsore e destino di tante sue iniziative, crocevia di relazioni, casa e culla di tanti affetti, che dalla sua dedizione generosa ha guadagnato lustro.”
Il sindaco Matteo Lepore, nel suo discorso, ha evidenziato “il rilevante rapporto tra Romano Prodi e il mondo dell’Industria emiliana, in particolare bolognese. Decenni di studi, analisi e riflessioni che hanno indubbiamente contribuito a forgiare una vera e propria impronta culturale. Un approccio non banale alle relazioni industriali, alla visione dell’innovazione che permane e consegna un patrimonio rilevante alle generazioni future… Con il Presidente Prodi abbiamo avuto modo di soffermarci negli ultimi due anni in particolare. Abbiamo condiviso la necessità di fare del progetto Città della Conoscenza attorno al Tecnopolo di Bologna il pilastro di una nuova forma di città e di una rinnovata idea di rapporti tra l’industria e il territorio, il territorio e il mondo… Insieme a Romano Prodi abbiamo condiviso un sogno concreto: che nelle aree di proprietà della Cassa Depositi e Prestiti possa sorgere una Cittadella Universitaria come a Parigi, fatta di collegi per studenti meritevoli e ricercatori proveniente da tutto il mondo. Un polo di di collegi realizzati dai paesi esteri coinvolti in una nuova grande strategia diplomatica bolognese e italiana. Tra questi, l’Europa unita dovrebbe avere il proprio collegio, così come la Cina, l’India, gli Stati Uniti e l’America Latina, i paesi Africani e gli altri paesi del mondo. Un quartiere dedicato al dialogo e alla cooperazione accademica, alla ricerca e alla conoscenza condivisa. Un progetto per la Pace e la coesistenza tra i popoli e i blocchi regionali. Un sogno che un giorno ne siamo convinti potremo chiamare realtà”.
“Il conferimento dell’Archiginnasio d’oro a Romano Prodi rappresenta l’occasione per ripercorrere insieme il cammino umano, scientifico e culturale di una delle figure più prestigiose, non solo per la nostra città, ma nel panorama europeo. Dalla sua esperienza accademica all’Università di Bologna fino alla presidenza della Commissione Europea, il Professor Romano Prodi ha saputo tenere insieme teoria e prassi, contribuendo in modo importante al crescita del nostro Paese sotto tanti profili, non ultimo nella cultura europeista e di partecipazione alla vita democratica dei cittadini”: ha detto la presidente del Consiglio comunale di Bologna Maria Caterina Manca.
Nel suo intervento di ringraziamento dopo la consegna del riconoscimento Romano Prodi ha fra l’altro detto: “oggi viviamo in un mondo, specialmente in un Paese, in cui questi legami [affettivi, con la città e gli amici di sempre] si sono spezzati. Sono sempre più rare le idee e le proposte, si fatica a stare insieme e si è persa la spinta ad essere operativi. Questo tessuto strappato deve essere con pazienza ricucito, ricorro qui al verbo che sempre Flavia usava, se vogliamo essere in grado di interpretare il momento in cui viviamo. Viviamo infatti in una città che dovrà affrontare la grande sfida per rinnovare le strutture di allora, non più in grado di reggere le esigenze di oggi, ma che è costretta a misurarsi con un cambiamento tecnologico di portata mai vista per dimensione e rapidità. Costretti a navigare in un mondo nuovo nel quale, come il Sindaco si è reso perfettamente conto, siamo chiamati a ricostruire tutto, compresi il tram e i canali. Ma dobbiamo rinnovare tutto. Ogni cosa sta cambiando intorno a noi, con le rivoluzioni tecnologiche, con l’intelligenza artificiale, con la competizione politica, economica e scientifica fra i Continenti. I forti legami con l’Europa, e le proposte politiche lungimiranti delle Amministrazioni locali, comunali e regionali, ci rendono però possibile essere protagonisti e non semplici spettatori di queste trasformazioni. E credo di essere un buon testimone di quanto siano sempre stati importanti, e lo siano ancora di più oggi, i continui, stretti e attivi legami con l’Europa”.