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Biserna: “Riportare l’altorilievo in marmo di Carrara della Madonna del Fuoco tra piazza Saffi e corso Garibaldi”

(Sesto Potere) – Forlì – 5 febbraio 2024 – Aveva lanciato la proposta pubblicamente nel novembre scorso: riportare al suo posto originario – lato del Palazzo Comunale all’imbocco con corso Garibaldi – l’ altorilievo marmoreo della Madonna del Fuoco oggi conservato nella Basilica di San Pellegrino, un’opera rimossa dalla sua iniziale postazione all’indomani dell’unità d’Italia per motivi ideologici. Ed oggi Giancarlo Biserna ripropone l’idea nella convinzione “che potrebbe essere una panacea per la nostra città” sulla scia del “grande successo spirituale e anche commerciale” della Festa della Madonna del Fuoco celebrata ieri in centro storico.

“Riportiamo l’altorilievo in marmo di Carrara della Madonna del Fuoco nel suo luogo naturale dove ha vissuto sino alla seconda metà dell’ 800. Era in alto sul lato Garibaldi del Palazzo Comunale e un donzello, accompagnato da squilli, ogni sera vi accendeva due lampade. Per tutti i forlivesi, credenti e non, sarebbe un bel segno di legame storico con la propria piazza anche culturale e sociale”: afferma Biserna.

“Sarebbe anche la firma di un cammino – progetto di rilancio complessivo che partirebbe dai Musei San Domenico, sosterebbe su questa Madonna, si arrampicherebbe sui 274 gradini del campanile di San Mercuriale, si fermerebbe sulla tavoletta del Chiostro che ricorda che Sant’Antonio fece qui il suo primo discorso che lo fece esplodere per il mondo (era Sant’Antonio da Forlì, Padova è arrivata dopo) e poi, dopo uno sguardo alla statua del grande medico Giambattista Morgagni, si concluderebbe nella Basilica di San Pellegrino, ricca di tesori, a partire dal giottesco affresco della crocifissione di Giuliano da Rimini e dal potente e misterioso monumento funebre di Luffo Numai. Chissà che la nuova Amministrazione non lo prenda in considerazione. Sarebbe un modo nuovo e antico, e facile da realizzare, per consegnare a Forlì una sua vocazione originale, non ancora colta. Fede: dove San Pellegrino è il protettore dai tumori. Scienza: pensando non solo a Morgagni, ma anche ad Amadori con la sua creatura, l’ Irst, uno dei piu importanti centri di ricerca e cura dei tumori”: conclude Giancarlo Biserna .