(Sesto Potere) – Bologna – 21 aprile 2025 – Nel 2024 i Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale, posti a diretta collaborazione del Ministero della cultura e distribuiti su sedici Nuclei e una Sezione nelle Regioni italiane, dipendenti dai Gruppi di Roma e Monza, un Reparto Operativo nazionale con Sezioni specializzate per materia e un Ufficio Comando che gestisce la Banca dati di opere da ricercare più antica ed estesa al mondo (oltre 1.300.000 files), hanno recuperato 80.437 beni d’arte con una stima economica complessiva dei beni culturali di € 129.618.999.
L’attività di contrasto ai reati di settore ha altresì portato al sequestro di 2.804 beni contraffatti (di cui 2.763 di arte contemporanea, 23 di natura archeologico/paleontologico e 18 in ambito antiquariale, archivistico, librario), per un valore stimato di € 311.473.100, qualora immessi in vendita quali autentici.
Questo è il dato complessivo del documento “Attività Operativa 2024” dell’Unità Specializzata dell’Arma, istituita nel 1969 per onorare l’articolo 9 della Costituzione italiana (“la Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”) e che, superando oltre mezzo secolo di vita, ha restituito ai legittimi proprietari, pubblici e privati, più di tre milioni di beni culturali.
A seguire un bilancio in sintesi dell’attività operativa del 2024 in comparazione con il 2023, analizzati anche in relazione al biennio trascorso dall’entrata in vigore della Legge n. 22 del 22 marzo 2022 che, con l’inserimento nel Codice Penale di 17 nuovi articoli (da 518-bis a 518-undevicies), ha apportato un severo inasprimento delle pene per i crimini al patrimonio culturale rispetto a quelle contenute nel Codice dei Beni Culturali (D.lgs. 42/2004).
Nell’ultimo anno s’è registrato: un lieve aumento dei furti (da 267 a 274); e l’elevazione dei risultati operativi nei sequestri di: ebanisteria (da 39 a 59); oggetti librari/archivistici (da 24.445 a 26.138); prodotti filatelici (da 0 a 718); beni numismatici (da 286 a 1.983); vasellame/ceramiche (da 20 a 162); reperti archeologici sia interi (da 9.258 a 19.505) che frammentati (da 6.456 a 13.916); opere contraffatte (da 1.936 a 2.804).
Intensificata l’attività di controllo con: misure di sicurezza presso musei, biblioteche e archivi (da 240 a 270); e verifiche in: aree e siti archeologici (da 1.923 a 1.874); zone tutelate da vincoli paesaggistici (da 1.991 a 2.300); esercizi antiquariali e commerciali di settore (da 1.957 a 2.280); mercati e fiere antiquariali (da 624 a 731); beni sottoposti ad accertamento nella banca dati dei beni illecitamente sottratti (da 32.458 a 35.271).
Registrato anche un incremento dei risultati dell’attività repressiva, in relazione a: persone denunciate per associazione a delinquere (da 47 a 63); persone segnalate all’Autorità Giudiziaria in stato di libertà per reati ai danni del patrimonio culturale (da 981 a 1.356).
Continua nel 2024 l’azione di contrasto da parte dei Carabinieri TPC ai reati al patrimonio culturale che ha permesso di: arrestare 2 soggetti su disposizione dell’Autorità Giudiziaria; perseguire 3 associazioni a delinquere (1 operante nel settore archeologico, 1 del- l’antiquariato e 1 del falso), costituite complessivamente da 63 soggetti; contestare 251 sanzioni amministrative; effettuare 505 perquisizioni; denunciare 1.356 individui; e recuperare 80.437 beni dei quali: 30.426 beni antiquariali, archivistici e librari, 5.703 reperti paleontologici, 44.308 beni archeologici (19.505 integri, 13.916 frammentati e 10.887 monete).
Nell’anno in analisi, grazie al rafforzamento delle potenzialità di controllo sul web finalizzate ad arginare le condotte illecite perpetrate con l’utilizzo dei canali telematici e delle piattaforme e-commerce da parte dei singoli utenti e di numerosi esercizi di settore e case d’asta, sono stati monitorati 696 siti web e controllati 5.478 beni.
Tale osservazione virtuale ha consentito di deferire 122 soggetti e recuperare 6.346 beni tra cui: 2.795 archivistici e librari; 1.935 archeologici e paleontologici; 1.188 numismatici; 282 filatelici; e 51 dipinti.
L’avviato utilizzo di S.W.O.A.D.S. (Stolen Works Of Art Detection System), il sistema sviluppato dal TPC per la raccolta e l’analisi automatica, attraverso algoritmi di intelligenza artificiale, di informazioni e immagini provenienti da web, deep web e social media, nel 2024 ha consentito di localizzare ben 63 opere d’arte provento di reato.
La costante attività preventiva, da sempre svolta dal Comando TPC, anche nel 2024 è stata fortemente proiettata sul controllo del territorio e delle aree sottoposte a tutela, nonché degli esercizi commerciali di settore, raggiungendo valori positivi su: misure di sicurezza in musei, biblioteche e archivi, +12,5% (da 240 a 270); aree archeologiche, +2,6% (da 1.874 a 1.923); aree tutelate da vincoli paesaggistici / monumentali, +15,5% (da 1.991 a 2.300); esercizi antiquariali, commerciali e altri di settore, +16,5% (da 1.957 a 2.280); mercati e fiere antiquariali, +17,1% (da 624 a 731).
La tutela del patrimonio archeologico e l’attività di contrasto condotta nel 2024 hanno permesso di recuperare 44.308 reperti archeologici e 5.703 reperti paleontologici, con il deferimento di 127 persone per scavo clandestino, nonché di perseguire una associazione per delinquere con 32 individui denunciati.
Nel settore dell’antiquariato nell’anno in analisi sono stati effettuati 3.011 controlli di esercizi antiquariali, mercati e fiere, e sono stati recuperati 30.426 beni, tra cui: 26.138 documenti archivistici e bibliografici; 1.983 oggetti numismatici; 718 beni filatelici; e 656 dipinti.
Nell’ambito dei reati di contraffazione e arte contemporanea, nel 2024 è di 126 il numero dei soggetti deferiti per il reato di contraffazione (+15,5% rispetto al 2023) e 1 associazione per delinquere (con 4 individui denunciati).
Le azioni di tutela del paesaggio e monumenti ha portato nel 2024 alla predisposizione di 2.300 servizi di controllo delle aree paesaggistiche terresti e marine con il deferimento di 121 soggetti per danneggiamento e 343 per reati in danno del paesaggio.
Tra le operazioni investigative condotte dal Comando TPC si menziona l’articolata attività investigativa del Nucleo TPC di Roma, denominata “Cariatide” che, coordinata dalla Procura di Pisa, ha consentito di eseguire numerose perquisizioni su tutto il territorio italiano con il deferimento di 17 persone in stato di libertà e con il sequestro di 532 opere contraffatte degli artisti contemporanei Banksy, Warhol, Carrà, Fantuzzi che, qualora immesse in commercio come autentiche, avrebbero procurato un valore economico pari a 80.000.000 di euro.
Tra i recuperi di beni culturali si segnala anche il 10 ottobre 2024 un nintervento a Imola (Bo), con il Nucleo TPC di Bologna che ha sequestrato d’iniziativa un dipinto raffigurante la “Madonna con Bambino e San Giovannino,” detta Madonna del Melograno (tempera su tavola – 65×44 cm), attribuita a Pier Francesco Fiorentino (1444-1497), che era stata sottratta dalla pinacoteca civica di Gubbio (PG) nella notte tra il 18 ed il 19 marzo 1979. L’opera rinvenuta, di eccezionale rilevanza storica e artistica e inserita nel bollettino delle opere d’arte trafugate n. 9 del 1982 edito dal Comando TPC, era stata trovata nelle disponibilità di una persona che la possedeva in buona fede.
La pubblicazione “Attività Operativa 2024” è disponibile sui siti https://cultura.gov.it/carabinieritpc e www.carabinieri.it