lunedì, Settembre 29, 2025
HomeNord ItaliaBiennale di Venezia 2025, dibattito sui patrimoni da conservare. Lombardi (Proger): architettura...

Biennale di Venezia 2025, dibattito sui patrimoni da conservare. Lombardi (Proger): architettura e ingegneria devono sperimentare

(Sesto Potere) – Venezia – 29 settembre 2025 – Per la tutela dei beni culturali “l’architettura e l’ingegneria devono sperimentare”. Lo ha detto Marco Lombardi, l’amministratore delegato di Proger, prima società indipendente “no captive” di Engineering & Management in Italia, durante l’evento ‘Strategia di adattamento per un cambiamento climatico che non aspetta: ingegneria per i territori e per i patrimoni culturali’ organizzato in collaborazione con il Soft Power Club e sostenuto da Proger, in corso alla Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia.

“La biennale di architettura è un laboratorio, un grande esempio di sperimentazione. Così come uno dei più audaci casi di innovazione ingegneristica sarà proprio il Ponte sullo Stretto di Messina, di cui Proger è uno dei progettisti. Messina sarà il primo ponte sospeso a campata unica più lunga di tutto il mondo – ha aggiunto Lombardi -. L’ingegneria deve portare la cultura del fare. Come dice il direttore di Biennale Carlo Ratti, proprio perché un’opera non è stata ancora fatta, per questo ci interessa. Perché ci interessa quella parte di mondo che va verso il progresso”.

   Nella seconda giornata dell’evento il dibattito si è concentrato sulla tutela dei patrimoni culturali mondiali: “Oggi è stato impressionante sentire dai più grandi esperti e scienziati che noi rischiamo di perdere il patrimonio culturale che abbiamo ereditato – ha spiegato Francesco Rutelli, Presidente Soft Power Club -. Se non ci adattiamo al cambiamento climatico, e non adottiamo le misure necessarie, verranno travolte o cancellate non solo le memorie ma i luoghi viventi di ciò che siamo. La scienza, la tecnologia e la politica devono mettersi a lavoro perché dentro alla lotta contro i cambiamenti climatici travolgenti e per l’adattamento razionale ci sia subito un impegno importante per il patrimonio culturale”.

   “Per la salvaguardia dei patrimoni culturali bisogna avere gli incentivi giusti e sperimentare con soluzioni diverse, perché quelle che funzionano a Venezia non funzionano in altre parti del mondo – ha osservato Carlo Ratti, Curatore della 19. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia -. Non dobbiamo costruire di più ma adattarci a un clima e a un pianeta che cambia, questa è la grande sfida dell’architettura di oggi”.

   “Molto spesso non si pensa al fatto che le città in cui viviamo sono ricche di patrimonio culturale, beni particolarmente fragili che sono la nostra memoria. Bisogna avere attenzione perché il cambiamento climatico può avere un impatto fortissimo” ha concluso Arianna Traviglia, Coordinatrice Center for Cultural Heritage Technology CCHT.

La 19. Mostra Internazionale di Architettura si svolge dal 10 maggio fino a domenica 23 novembre 2025 (pre-apertura 8 e 9 maggio), curata dall’architetto e ingegnere Carlo Ratti, che ha commentato: “Per affrontare un mondo in fiamme, l’architettura deve riuscire a sfruttare tutta l’intelligenza che ci circonda”.