(Sesto Potere) – Bergogno di Casina (Reggio Emilia) – 18 ottobre 2025 – Mesi cruciali per i partecipanti al premio di studio “Pietro Gambarelli”, con un riconoscimento per il vincitore di duemila euro, che entro aprile del prossimo anno dovranno consegnare i propri elaborati sul tema biennale “Le acque dell’Appennino Reggiano: storia ed utilizzo”.
“Questo argomento – sottolinea Enzo Gambarelli, fratello dello studioso di storia locale ed artista della pietra prematuramente scomparso nel 2021 – gli sarebbe stato particolarmente caro. Tre sorgenti d’acqua sgorgano infatti nel bosco della Pentoma, in prossimità di Bergogno, di cui una di natura solforosa e un’altra ferrosa. Pietro aveva in progetto di realizzare in paese una fontanella in sasso per ogni tipologia di risorsa idrica presente nei dintorni”.
Il titolo della categoria riservata agli studenti, con scadenza annuale entro lo stesso aprile 2026, è invece “Elementi decorativi delle facciate delle case, con il corredo di rilievi, fotografie, disegni e una piccola storia del borgo”.

Per i vincitori della sezione scuole primarie e secondarie di primo grado è previsto un assegno di settecentocinquanta euro, che andrà a favore dell’istituto di appartenenza, così come per i vincitori delle scuole secondarie di secondo grado, per un totale di millecinquecento euro.
“Con questo tema – prosegue il portavoce dei Gambarelli – la giuria ha inteso così valorizzare la duplice passione del nostro familiare: la storia e l’arte. Il crescente interesse delle scuole registrato nelle prime tre edizioni ci fa ben sperare in una adesione sempre più ampia e numerosa”.
Le opere partecipanti a entrambe le categorie andranno inviate, in formato cartaceo, a Giuseppe Gambarelli, oppure, in formato digitale, alla segreteria del concorso (Eva Barbieri, 347 6912689, eva.barbieri58@gmail.com), che è a disposizione degli interessati per fornire ulteriori informazioni.
L’iniziativa, inaugurata tre anni fa, è promossa dalla famiglia Gambarelli col patrocinio della Deputazione di storia patria per le antiche provincie modenesi, sezione di Reggio Emilia, del Comune di Casina e della Pro loco Bergogno medievale.
“Con questo premio – conclude Enzo Gambarelli – intendiamo non solo ricordare la figura di Pietro, ma anche far rivivere le sue passioni: la curiosità per la storia locale, l’amore per le terre di Matilde di Canossa, di cui l’antico borgo di Bergogno fa parte, e la sensibilità artistica che sapeva esprimere attraverso la scultura della pietra. Ogni edizione è per noi un modo per accogliere e valorizzare nuove ricerche, nuove opere e nuovi sguardi sul territorio, proprio come lui avrebbe voluto: con rispetto, con creatività e con spirito comunitario. Ringraziamo di cuore tutti coloro che collaborano e prendono parte a questa iniziativa, perché, assieme, si continui a celebrare la memoria e il lavoro di mio fratello”.