(Sesto Potere) – Bologna – 1 dicembre 2025 – “L’avviso su imprenditorialità giovanile e silver economy che Anci ha pubblicato nei giorni scorsi è un vero ponte tra le generazioni, un progetto che coniuga la creazione di nuova imprenditorialità giovanile con la risposta alle esigenze della popolazione più anziana. Protagonisti saranno i Comuni delle aree interne e dei territori fragili del Paese. E’ una sfida che guarda al futuro”. Questo ha dichiarato Roberto Pella, vice presidente nazionale Anci e delegato ad Aree interne, Politiche giovanili, Salute e Sport, a proposito dell’avviso che impegna 2,5 milioni di euro del Fondo per le politiche giovanili, rivolto essenzialmente ai Comuni e alle Unioni delle aree interne. Le domande scadranno il 14 gennaio 2026.
“Questo progetto rende concreta l’esortazione che nella 42° Assemblea Anci di Bologna è venuta ancora una volta dalla voce autorevole del presidente Mattarella” prosegue Pella. “Il Capo dello Stato Mattarella ha invitato tutti a tenere stretti e anzi rinsaldare i legami di solidarietà tra le generazioni, le comunità e i territori della Repubblica, soprattutto quelli più fragili, che stanno subendo la sfida dello spopolamento e della riduzione di opportunità e servizi”.
“Una tendenza che può e deve essere invertita – conclude Pella – e che Anci sta contrastando attivamente anche con la rinnovata Agenda controesodo per i piccoli Comuni e le aree interne. Ringrazio monsignor Vincenzo Paglia che sostiene l’Associazione in questo percorso con la sua grande esperienza e competenza”.
“Esprimiamo piena soddisfazione per il bando Anci che promuove l’imprenditorialità giovanile attorno ai Comuni delle aree interne ed alla popolazione anziana” dichiara da parte sua monsignor Vincenzo Paglia, presidente dell’Osservatorio sulla salute bene comune dell’Università cattolica: “Una formula che susciterà moltissime sinergie sui temi della silver economy, della connettività nei piccoli centri, del recupero del suolo, del cohousing e del turismo lento. Il bando rappresenta un passo avanti ulteriore nella piena implementazione della Legge 33, dimostrando ancora una volta, speriamo, che misure di sostegno ai giovani, integrate con provvedimenti di telemedicina e mobilità dei servizi sociosanitari – aggiunge monsignor Paglia – rappresentano la soluzione ideale in aree a bassa densità abitativa, isolate e con alta prevalenza di anziani.
“Questo progetto rappresenta la risposta alla complessità storica e geografica dell’Italia, a bisogni diversi ma convergenti, che ci aiuterà a recuperare un’ampia porzione del Paese”: conclude monsignor Paglia.

