venerdì, Maggio 30, 2025
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Banche, missione di studio a Parigi per i rappresentanti delle nove BCC dell’Emilia-Romagna

(Sesto Potere) – Bologna – 30 maggio 2025 – Un confronto ad alto livello con le Istituzioni internazionali ed europee e con il mondo della cooperazione bancaria francese per approfondire punti di contatto e differenze, ma soprattutto per riaffermare il ruolo delle Banche di Credito Cooperativo nel panorama finanziario continentale. 

Questo il senso della missione a Parigi organizzata dalla Federazione BCC dell’Emilia-Romagna in collaborazione con Federcasse.

Una missione che ha permesso momenti di incontro e approfondimento con l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), l’Autorità Bancaria Europea (EBA), il Crédit Mutuel, il Crédit Coopératif, la Société Coopératif Française e l’Institut Jacques Delors, in un viaggio istituzionale con finalità formative che ha visto protagonisti i vertici delle nove BCC regionali (Banca Centro Emilia, Banca Malatestiana, BCC Felsinea, BCC Romagnolo, BCC Sarsina, Emil Banca, La BCC ravennate forlivese imolese, Riviera Banca, RomagnaBanca), accanto al presidente e al direttore della Federazione regionale, Mauro Fabbretti Valentino Cattani, e di Federcasse, Augusto dell’Erba e Sergio Gatti.

“È fondamentale continuare a far conoscere in Europa chi siamo e come operiamo – ha sottolineato Mauro Fabbrettipresidente della Federazione BCC Emilia-Romagna. Le nostre banche rappresentano un modello unico: mutualistico, territoriale, vicino alle persone. È un modello che tiene insieme solidità economica e impatto sociale, ma che soffre per l’entità di obblighi e norme imposte da una regolamentazione disegnata per realtà bancarie molto diverse. La nostra richiesta è chiara: servono norme più semplici e sostenibili, che ci permettano di adempiere meglio alla nostra missione nei territori”.

Tra i momenti più significativi, l’incontro con il presidente dell’EBA José Manuel Campa che ha voluto accogliere personalmente la delegazione, riconoscendo l’importanza del dialogo con il Credito Cooperativo.

 Un confronto aperto sui temi della vigilanza e della proporzionalità, in cui le BCC hanno ribadito l’esigenza di evitare sovrapposizioni e rigidità che impediscono di valorizzare le specificità mutualistiche.

Altrettanto strategico il confronto con i vertici dell’OCSE, dove – grazie alla presenza del Rappresentante Permanente d’Italia, l’Ambasciatore Luca Sabbatucci, della Vice-Segretaria generale Fabrizia Lapecorella, del Direttore per gli Affari finanziari e le imprese Carmine Di Noia e del responsabile dell’Unità smart and sustainable cities Stefano Marta – si è discusso di transizione ecologica, coesione territoriale, sviluppo sostenibile e alfabetizzazione finanziaria.

“Abbiamo avuto modo di confrontarci con esponenti istituzionali ed esperti di altissimo livello – ha dichiarato Fabbretti – e di raccontare una realtà, quella delle BCC emiliano-romagnole, che rappresenta un patrimonio economico e civile di grande valore, anche nel contesto europeo”.

“La presenza del presidente Campa all’incontro con l’EBA – ha dichiarato il presidente di Federcasse, Augusto dell’Erba – è stato un segnale importante di attenzione verso il nostro mondo. Abbiamo apprezzato la disponibilità al confronto, pur nella consapevolezza di alcune differenze di visione. È nostro compito continuare a portare proposte, non solo richieste, per costruire un’Unione Bancaria che riconosca il pluralismo bancario e la biodiversità rappresentata dal Credito Cooperativo come una ricchezza e non come una complessità da ridurre. Le 212 BCC italiane non sono un’eccezione da tollerare, ma un modello da riconoscere e valorizzare, capace di generare fiducia, sviluppo nella sostenibilità e inclusione”. E anche la mattinata dedicata all’OCSE, con la presenza dell’Ambasciatore d’Italia a Parigi presso le Organizzazioni internazionali, Sabbatucci, e la Vice Segretaria Generale, Lapecorella, “ha segnato – secondo dell’Erba – una prima volta del Credito Cooperativo italiano presso l’Istituzione-chiave per la definizione di standard riconosciuti a livello internazionale (non solo dai 38 Stati membri) in campi delicati come le questioni fiscali i progressi in materia di sviluppo sostenibile”.

Nel corso della missione, la delegazione ha visitato anche il Crédit Mutuel e il Crédit Coopératif,due esempi avanzati di cooperazione bancaria francese, e la Société Coopératif Française (l’Associazione cooperativa francese che riunisce imprese cooperative di tutti i settori).

Ad accogliere la delegazione italiana sono stati, rispettivamente, Priscille Szeradski, vice-direttrice generale della Confederazione Nazionale del Crédit Mutuel e presidente dell’Associazione Europea delle Banche Cooperative (EACB) e Jerome Saddier, presidente di Crédit Coopératif e della Société Coopératif Française.

 Inclusione finanziaria, governance partecipativa e prossimità territoriale sono emersi come tratti comuni, confermando la possibilità di futuri dialoghi e una sintonia profonda tra esperienze che, pur in contesti diversi, condividono la stessa visione mutualistica del fare banca.

A chiudere il programma, l’incontro con Sylvie Matelly, direttrice dell’Institut Jacques Delors, ha offerto spunti preziosi sullo scenario internazionale, con un equilibrio geopolitico attraversato da grandi cambiamenti, e sulle prospettive dell’Unione Europea in materia di coesione economica, sostenibilità, politica fiscale e sovranità energetica e alimentare, rafforzando la consapevolezza del contributo che il Credito Cooperativo può offrire anche in termini di visione e proposta per il futuro del progetto europeo.

Nelle  foto: il gruppo all’OCSE, all’EBA e nella sede del Credit Mutuel, oltre a uno scatto del presidente Fabbretti con il presidente EBA Josè Manuel Campa.