(Sesto Potere) – Faenza – 30 gennaio 2024 – Alessandro Vitali, dirigente comunale de Il Popolo della Famiglia a Faenza, commenta la notizia del giorno, ovvero: il velox abbattuto nella notte da ignoti sulla tangenziale cittadina.
“Finalmente il sindaco Isola torna a parlare sui fatti che accadono in città ed è già questa di per sé una notizia – ironizza Alessandro Vitali – . Il Velox abbattuto sulla circonvallazione è fuori di dubbio un gesto che va oltre la legalità ma è altresì un segnale circa la percezione che hanno i cittadini su tali dispositivi. Nati originariamente per aumentare la sicurezza sulle strade e punire gli automobilisti più spericolati, il loro fiorire qua e là ovunque per le nostre strade ha fatto destare non pochi dubbi sulla possibilità che la loro installazione potesse essere più una forma di ossigeno per le casse dei comuni piuttosto che uno strumento volto alla sicurezza degli automobilisti. Dubbi che Isola, nelle dichiarazioni da poco rilasciate, mette a tacere giustificando l’utilizzo dei soldi provenienti dalle multe per gli investimenti sulle nostre strade”.
“Ci chiediamo a questo proposito – aggiunge l’esponente del PdF – di quali investimenti si stia parlando, visto e considerato l’attuale situazione della viabilità faentina; i pochi interventi correttivi spesso si rivelano non all’altezza delle problematiche riscontrate. L’opera più importante per la stessa circonvallazione, ovvero lo spartitraffico, è ancora ad oggi irrealizzata. Nelle periferie piuttosto che asfaltare completamente strade disastrate, si procede con rattoppi che sono peggio delle buche.”
“Ritornando alla questione velox poi, riteniamo lecito porsi un quesito: è più illegale il gesto di un singolo che abbatte un autovelox oppure il benestare delle amministrazioni e degli organi di riferimento nell’installare punti di rilevamento velocità in luoghi ai limiti di ogni legge e di buon senso? Siamo certi che la ricerca di chi ha abbattuto il velox sulla circonvallazione sarà la battaglia della Giunta Isola delle prossime settimane alla luce dei fallimenti su tante istanze della città.”: conclude Alessandro Vitali.