mercoledì, Luglio 10, 2024
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Autonomia differenziata. Bonaccini: “proposta sbagliata e divisiva del governo. Non mette un euro sui Lep”

(Sesto Potere) – Bologna – 10 luglio 2024 – L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dopo  una lunga maratona cominciata nella giornata di martedì e proseguita per tutta la notte, ha approvato questa mattina, poco dopo le 9, la richiesta di referendum abrogativo della legge Calderoli sull’autonomia differenziata.

“Con una maratona di 24 ore d’Aula per superare l’ostruzionismo della destra- sottolinea il presidente della Regione, Stefano Bonaccini– l’Assemblea legislativa della nostra Regione, dopo quella della Campania di lunedì, ha appena votato due quesiti referendari per cancellare la proposta sbagliata e divisiva del Governo e, in subordine, per stabilire che prima di devolvere qualsiasi funzione, il Parlamento e il Governo debbano definire e finanziare i Livelli essenziali delle prestazioni per tutto il Paese”.

Un via libera dell’Aula su iniziativa congiunta di PD, Europa verde, Emilia-Romagna coraggiosa, Italia viva, Lista Bonaccini presidente e Movimento 5 stelle.

“L’Emilia-Romagna ha sempre sostenuto ogni processo di decentramento che avvicinasse le decisioni ai cittadini e ai territori- prosegue Bonaccini- ma dentro un quadro chiaro di unità dell’Italia e in una logica di solidarietà e uguaglianza dei diritti. La legge Calderoli, che non mette un euro sui Lep (i Livelli essenziali delle prestazioni) e prevede invece che in molte materie si possa procedere all’autonomia differenziata senza alcuna garanzia di equità territoriale, rischia di spaccare ulteriormente il Paese su pilastri essenziali quali la sanità e l’istruzione. Per questo va cancellata”.

“Dopo Emilia-Romagna e Campania, nelle prossime settimane saranno chiamate a pronunciarsi anche le altre Regioni e Toscana, Puglia e Sardegna hanno già annunciato la propria adesione a questa iniziativa. Col voto di cinque Consigli regionali- chiude il presidente della Regione Bonaccini – sarà dunque possibile chiedere l’indizione del referendum, in analogia a quanto ha già fatto il Comitato promotore nazionale la scorsa settimana a Roma”.