(Sesto Potere) – Bologna – 10 luglio 2024 – La Regione Emilia-Romagna si aggiunge alla compagine referendaria per l’abolizione della legge sull’autonomia differenziata. L’Assemblea legislativa, dopo una lunga maratona cominciata nella giornata di martedì e proseguita per tutta la notte, ha approvato questa mattina poco dopo le 9 la richiesta di referendum abrogativo della legge Calderoli.
Una proposta a prima firma di Marcella Zappaterra (Pd), sottoscritta da Federico Alessandro Amico (ER Coraggiosa), Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini Presidente), Silvia Piccinini (Movimento 5 Stelle), Giulia Pigoni (Italia Viva) e Silvia Zamboni (Europa Verde), per l’indizione di referendum abrogativo della legge recentemente approvata dal Parlamento su proposta del governo Meloni.
L’Assemblea ha eletto Stefano Caliandro (Pd) come delegato per le pratiche relative ai quesiti referendari, mentre Silvia Piccinini (Movimento 5 Stelle) è stata eletta delegata supplente.
Nel corso del lungo dibattito, in gran parte con voto elettronico su ordini del giorno e emendamenti – 1307 quelli presentati da Lega, Rete Civica, Gruppo Misto e Gruppo Indipendente – il centrosinistra e Movimento 5 Stelle hanno sostenuto l’importanza del referendum contro una riforma di cui hanno sottolineato gli aspetti “profondamente negativi per la tenuta della coesione sociale e il conseguente rischio di aumento delle differenze fra le aree più ricche e quelle più fragili del Paese”.
Opposta la posizione del centrodestra, che ha accusato il centrosinistra “di incoerenza” per aver sostenuto in un primo tempo l’autonomia differenziata salvo poi chiederne ora l’abolizione.
“Questa è una bufala, la proposta dell’Emilia-Romagna era diversa e mirava a migliorare la qualità della vita dei cittadini”: è stata la replica del Pd.