(Sesto Potere) – Parma – 25 settembre 2025 – “Questa mostra è dedicata principalmente al rapporto tra Salvador Dalí e la letteratura, e il punto cardine del suo lavoro è incentrato sulle opere della Divina Commedia. Un lavoro complesso, che Dalí ha eseguito in oltre cinque anni, realizzando cento tavole che raccontano tutta la Divina Commedia, con una interpretazione surreale e fantastica. Del suo rapporto con la letteratura in mostra figurano anche altri capolavori come, ad esempio, Romeo e Giulietta di Shakespeare, il grande romanzo gotico sul Castello di Otranto di Walpole, forse il primo romanzo gotico realizzato a fine metà del 1700, e Tristano e Isotta. Infine, oltre una straordinaria ceramica, un pezzo unico ed eccezionale del 1978, e un’installazione sull’immortalità, e degli splendidi arazzi, c’è il rapporto tra Dalí e il marketing con una serie straordinaria di profumi, boccettine da lui disegnate, che sono diventate oggetti da collezione”.
Così Vincenzo Sanfo, curatore della mostra Dalí tra arte e mito, ha descritto la personalità artistica complessa e controversa del genio spagnolo che sarà rappresentato nella esposizione che aprirà al pubblico sabato 27 settembre al Palazzo Tarasconi di Parma.
Della grande quantità di opere realizzate dal catalano Dalí (Figueras 1904 -1989), durante una carriera artistica che lo vide vicino ai movimenti surrealista e dadaista e attivo sperimentatore nei diversi ruoli di pittore, scultore, illustratore e molto altro, la rassegna si concentra sulle opere grafiche, i disegni, le ceramiche e gli oggetti di design, con quasi 200 opere provenienti da collezioni private.
Il progetto espositivo esplora circa due decenni (1960-1980) dell’intenso percorso dell’artista vissuto tra Spagna, Francia e USA in un lungo periodo storico attraversato dalle due Guerre Mondiali e dal Regime franchista, e da incontri personali fondamentali, con altri artisti surrealisti, come Joan Mirò, André Masson e con il poeta e scrittore Federico Garcia Lorca e con il regista Luis Buñuel, con il quale realizzò il celebre cortometraggio Un chien Andalou (1929).
Tra le opere esposte a Parma, si segnalano: La Divina Commedia di Dante illustrata da Salvador Dalí (1959-1963, edizione Les Heures Claires, Parigi), con 100 copie numerate di incisioni ad acquerello su legno, a colori, un lavoro originariamente commissionato dal Governo italiano (1950) per commemorare i 700 anni dalla nascita di Dante.
E ancora, le 24 litografie prove di stampa dedicate al Purgatorio e al Paradiso danteschi, e le 18 racchiuse nel cofanetto intitolato I cavalli, in edizione limitata e numerata, oltre a 12 incisioni di disegni per Le Château d’Otrante, romanzo di Horace Walpole, considerato anticipatore del genere gotico, 21 incisioni a puntasecca del Tristano e Isotta, e 10 serigrafie a colori di Romeo e Giulietta.
Alla produzione grafica, si aggiunge quella del designer Dalí, con 10 bottiglie e boccette di profumo, oggetti di ceramica, due arazzi e una installazione con specchi.
A completare la rassegna, presenti anche alcune opere di artisti entrati in contatto con l’universo daliniano o accomunati al Maestro dalla capacità visionaria. Tra questi: il grande amico Federico García Lorca, del quale sono esposte 22 litografie, Man Ray, Marc Chagall, Joan Miró, André Masson.
L’esposizione, prodotta dalla società Navigare srl, in collaborazione con Art Book Web e Sg Group Srls, con la curatela di Vincenzo Sanfo, è patrocinata da Regione Emilia-Romagna, Provincia di Parma e dal Comune di Parma.
La mostra Dalí tra arte e mito sarà aperta dal lunedì al venerdì dalle 9:30 alle 19:30 (biglietto intero 13 euro), il sabato e la domenica chiusura alle 20:30
(biglietto intero 15 euro).
Info: www.navigaresrl.com