(Sesto Potere) – Bologna – 27 marzo 2025 – L’età che avanza e la solitudine spesso espongono al rischio di essere raggirati, truffati da personaggi che si presentano in maniera assolutamente rassicurante. Sicurezza e tutela dei pensionati, per questo, sono al centro del mandato di Paola Morselli, eletta oggi alla presidenza di Fipac Confesercenti Emilia-Romagna, la Federazione dei pensionati attività commerciali. Morselli succede a Paola Roccati, che ha guidato la Fipac per due mandati.
L’assemblea regionale si è riunita oggi a Bologna per il rinnovo delle cariche, ma anche per affrontare il tema delle truffe ai danni delle persone anziane, un fenomeno che si sta trasformando in emergenza.
“Approfondire questo tema è fondamentale proprio per condividere e non sentirsi soli. Non si deve avere vergogna di essere stati vittima di una truffa, perché questo peggiorerebbe lo stato di solitudine, di isolamento e di fragilità a cui un anziano è esposto”, spiega Morselli a margine dell’incontro al quale hanno partecipato l’assessora regionale al Welfare, Isabella Conti, e il sostituto commissario di Polizia, Raffaella Bargellini.
“Noi stessi nella quotidianità quante telefonate riceviamo? Ti mandano e-mail per dirti che c’è questo da pagare, addirittura truffe telefoniche. Si sfrutta la fragilità, la precarietà sociale e personale a tutti i livelli. Per questo è fondamentale diffondere le informazioni, è importantissimo creare una rete, una rete di solidarietà e di supporto, mettendoci anche a disposizione proprio per esaminare quelle situazioni, quelle bollette che magari un anziano non sa leggere. Noi ci facciamo anche tutori da questo punto di vista”, assicura la neopresidente di Fipac Paola Morselli, che ha aderito alla campagna contro le truffe della Questura.
La rete dei negozi, peraltro, può essere un sistema di antenne sul territorio capaci di intercettare tentativi di raggiro, come ha raccontato questa mattina in assemblea un tabaccaio bolognese, che in un anno è riuscito a sventare nella sua piccola attività 14 tentativi di truffa.
“Un ex commerciante o un ex imprenditore del turismo o dei pubblici esercizi in pensione nei prossimi anni si aspetta di continuare la relazione con l’associazione con cui è stato legato quando era operativo e attivo. Si aspetta un supporto, un accompagnamento verso un mondo nuovo, una realtà nuova, quella del pensionato, con tutti i temi legati ad una persona anziana: la medicina, il welfare, la solitudine, l’invecchiamento attivo e propositivo e, soprattutto, la digitalizzazione”, sottolinea Morselli, secondo la quale molti pensionati sono pronti anche a raccogliere la sfida dell’intelligenza artificiale se supportati.
“Quello che possiamo fare è diffondere consapevolezza, informazioni capillari e, soprattutto, dare alle persone uno strumento che è fondamentale, il contrasto alla solitudine. Quello mi sento di proporre e che vorrei sostenere durante questo mandato è creare una rete disupporto, in particolare alle persone sole”, anticipa Conti. “Quante volte abbiamo saputo di anziani che ricevono messaggi dicendo che è successo qualcosa di gravissimo a un proprio familiare? Se questa persona viene abituata, per esempio, a fare un controllo con il proprio figlio o la propria figlia o il proprio nipote, questo è importantissimo. Ma se un anziano non ha una rete familiare? Le persone anziane sole sono assolutamente le più esposte”, ammonisce Conti.
La Regione, nel bilancio, “ha investito tante risorse sulla non autosufficienza, ma questo non basta perché abbiamo bisogno di fare tanta prevenzione. La Regione Emilia-Romagna sta pensando di avviare, fin dal compimento dei 65 anni, un monitoraggio legato al contrasto alla solitudine, dal 70esimo anno, se esiste una comorbidità, una presa in carico soft, ma di grande supporto e di grande sostegno”, prosegue Conti.
“Il meccanismo delle truffe anziani si basa sulla sollecitazione delle corde di emotività in danno della Altre volte il contatto avviene in consessi che ispirano sicurezza, in luoghi della quotidianità, come un supermercato o l’ufficio postale. Queste persone hanno la sensibilità, in negativo naturalmente, di scegliere la vittima, individuando chi è più fragile e può garantire un guadagno facile”, prosegue l’agente di Polizia. “Non bisogna, però, sentirsi un’isola in mezzo al mare o una persona isolata. Creare una rete di amicizie o comunque anche solo nel palazzo dà la possibilità a chi si trova in una condizione di oggettiva maggiore fragilità di avere delle attenzioni e non abbassare il limite di allarme. Affidarsi anche a una rete di amicizie è una cosa che aiuta”, è il suggerimento di Bargellini.
“Sta avanzando una popolazione di pensionati che è un po’ più digitalizzata, conosce e ha un minimo a che fare con le nuove tecnologie. Io sono convinta che dobbiamo diffondere l’uso del digitale e che noi saremo i pensionati che accettano la sfida dell’intelligenza artificiale, se la conosci, puoi essere in grado di usarla e non subirla”, conclude Morselli.