(Sesto Potere) – Cesena – 7 gennaio 2025 – Bergoglio ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Cesena-Sarsina, presentata da S.E. Mons. Douglas Regattieri, e ha nominato Vescovo della Diocesi di Cesena-Sarsina, con il titolo di Arcivescovo ad personam, S.E. Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, trasferendolo dall’Arcidiocesi di Matera-Irsina e dalla Diocesi di Tricarico (Italia), finora unite in persona Episcopi.
A darne notizia – oggi – è il Bollettino della Sala Stampa della Santa Sede.
E anche questa mattina, in Duomo, S. E. Mons. Douglas Regattieri (vedi foto in alto) ha annunciato che papa Francesco ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Cesena-Sarsina da lui presentata nominando vescovo della Diocesi, con il titolo di Arcivescovo ad personam, S.E. Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, trasferendolo dall’Arcidiocesi di Matera-Irsina e dalla Diocesi di Tricarico.
Il commento
“Siamo grati al nostro vescovo uscente, da oggi Amministratore apostolico, monsignor. Regattieri per aver guidato la nostra comunità cattolica cesenate dal 2010 ad oggi e per la piena collaborazione che ha reso possibile una fruttuosa relazione tra il Comune e la Diocesi in anni complicati caratterizzati dalla pandemia, da nuovi conflitti, che hanno portato nella nostra città diverse famiglie di profughi a cui abbiamo assicurato piena accoglienza e integrazione, e dall’alluvione. Siamo ora felici di prepararci all’arrivo del Vescovo Antonio Giuseppe Caiazzo, il quale ci viene presentato come persona particolarmente interessato agli ultimi e ai giovani, ai quali ha già dato appuntamento in vista del suo insediamento, e ai problemi sociali e il lavoro, tematiche per noi centrali. Esprimo sin d’ora tutta la nostra disponibilità a rinnovare la collaborazione, necessaria per poter rispondere degnamente e concretamente ai bisogni della comunità di Cesena”: ha commentato il sindaco di Cesena Enzo Lattuca.
Scheda
Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo è nato a Isola di Capo Rizzuto, allora in provincia di Catanzaro e diocesi di Crotone, il 4 aprile 1956.
Dopo la maturità classica, ha conseguito il baccalaureato in teologia presso il Pontificio seminario regionale San Pio X di Catanzaro e successivamente il dottorato in sacra liturgia al Pontificio ateneo Sant’Anselmo di Roma. Il 10 ottobre 1981 è ordinato presbitero, nella cattedrale di Crotone, dall’arcivescovo Giuseppe Agostino. Dal 1985 è parroco a Crotone, nella appena istituita parrocchia di san Paolo Apostolo. Nel corso dei trenta anni di incarico, la parrocchia accresce il numero di fedeli, fino a diventare la maggiore della Diocesi: viene edificata la chiesa parrocchiale, e si sviluppa l’opera nel sociale, attraverso le attività di sostegno dei poveri con una mensa e una cooperativa sociale, e dei profughi con un centro di accoglienza. Ha ricoperto numerosi incarichi a livello diocesano, regionale e nazionale fra cui membro della Consulta nazionale per la liturgia presso la Conferenza Episcopale Italiana (1996-2010), direttore dell’Ufficio liturgico regionale (1996-2010), vicario episcopale per il clero e la vita consacrata (2012-2016). È docente di Sacra liturgia all’Istituto teologico calabro “San Pio X” di Catanzaro.
Il 12 febbraio 2016 papa Francesco lo ha nominato arcivescovo di Matera-Irsina; è succeduto a Salvatore Ligorio, precedentemente nominato arcivescovo metropolita di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo. Il 2 aprile successivo ha ricevuto l’ordinazione episcopale, nel PalaMilone a Crotone, da Antonio Staglianò, vescovo di Noto, compaesano e amico d’infanzia, co-consacranti Domenico Graziani, arcivescovo di Crotone-Santa Severina, Andrea Mugione, arcivescovo emerito di Benevento, Salvatore Ligorio e Luigi Antonio Cantafora, vescovo di Lamezia Terme. Il 16 aprile ha preso possesso dell’arcidiocesi.
Presso la Conferenza Episcopale Italiana è presidente del Comitato per i congressi eucaristici nazionali dal 21 marzo 2018.
Il 19 maggio 2018 ha indetto il primo sinodo dell’arcidiocesi, convocato il 12 gennaio 2019 e concluso il 25 gennaio 2020 nella cattedrale di Matera.
Il 4 marzo 2023 lo stesso papa, avendo unito in persona episcopi l’arcidiocesi di Matera-Irsina con la diocesi di Tricarico, lo ha nominato anche vescovo di quest’ultima sede,[6] di cui era già amministratore apostolico dal 10 febbraio precedente, a seguito del trasferimento di Giovanni Intini all’arcidiocesi di Brindisi-Ostuni.[7] Il 4 aprile, durante la celebrazione della Messa del crisma, ha preso possesso della diocesi.
[scheda da wikipedia.org]