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Anche il Museo del Patrimonio Industriale di Bologna partecipa alla 41^ edizione del salone ‘Auto e Moto d’Epoca’

(Sesto Potere) – Bologna – 23 ottobre 2024 – Il Museo del Patrimonio Industriale del Settore Musei Civici Bologna è lieto di annunciare la partecipazione per la prima volta ad Auto e Moto d’Epoca, lo storico salone internazionale dedicato al mondo del Classic.
La 41^ edizione della manifestazione di riferimento a livello europeo per gli appassionati di motori e automotive si svolgerà da domani giovedì 24 ottobre, fino a domenica 27 ottobre 2024 nel quartiere fieristico di Bologna.

All’interno del Percorso Moto allestito nel Padiglione 29, il Museo del Patrimonio Industriale cura lo spazio espositivo Moto bolognesi del Novecento: oltre 100 marchi in un secolo, in cui si possono ammirare 18 esemplari tra i più rari e significativi prodotti da case motoristiche bolognesi tra gli anni Venti e Quaranta del Novecento, provenienti dai più importanti collezionisti del settore.

Istituzione culturale votata allo studio, alla documentazione e alla divulgazione della storia economico-industriale della città e del suo territorio, il Museo del Patrimonio Industriale si configura oggi come il principale punto di riferimento per gli esperti e i collezionisti del dinamico comparto motoristico radicatosi nell’area bolognese, terra di motori per eccellenza.

La partnership culturale con la rassegna “Auto e Moto d’Epoca” offre dunque una vetrina di eccezionale rilevanza per raccontare, nel contesto della più grande manifestazione di passione per i motori, il progetto di studio e ricerca Moto bolognesi che il museo sta portando avanti dai primi anni Duemila, con l’obiettivo di realizzare e presentare al pubblico – attraverso mostre temporanee e pubblicazioni specialistiche – una puntuale e completa ricognizione dell’industria motociclistica locale, dalla nascita negli anni Venti del Novecento fino allo sviluppo raggiunto intorno alla metà del secolo, contestualizzandone gli scenari di evoluzione tecnica, produttiva e aziendale.

L’odierno successo sportivo e commerciale della Ducati rappresenta l’eccellenza della motoristica italiana a due ruote nel mondo, orgogliosamente bolognese. Ma ha alle spalle una storia incredibile che copre tutto il secolo scorso. La produzione motociclistica nel territorio di Bologna e, in pochi casi, nella provincia, dal 1904 e per tutto il secolo, è infatti caratterizzata dall’attività di numerosissime ditte costruttrici, oltre 100, supportate da alcune centinaia di altre della componentistica. Una concentrazione unica in Italia, con una crescita costante soprattutto a partire dal secondo dopoguerra.

La storia industriale, dopo i primi tentativi a inizio secolo con Grazia & Fiorini, si avvia con G.D nel 1923. Per prima, attrezza un’officina tecnica operando a livello nazionale con modelli di successo come la G.D Stella in esposizione. Nel tempo G.D abbandonerà il comparto, tuttavia da questa esperienza usciranno numerosi tecnici, fondatori di nuove imprese nello stesso campo, come Morini e Mazzetti per M.M.

Alcune case, come M.M e C.M, raggiungono ottimi risultati sia in ambito sportivo che commerciale, vincendo numerose competizioni di rilevanza nazionale e internazionale, aggiudicandosi anche record mondiali di velocità come la M.M. 175 Record o la M.M. 125 Monza in mostra.

Altre, come la Abra e la Diana, operano invece a livello artigianale con un orizzonte poco più che locale. Nell’uno e nell’altro caso i modelli proposti, di tutte le cilindrate, si caratterizzano sempre per la varietà delle scelte tecnico-costruttive, l’accuratezza della realizzazione, la bellezza delle linee esterne e della livrea.

Oltre alle moto sportive, spesso derivate da quelle da competizione, le aziende producono anche modelli turismo adatti alle necessità di comodità e di viaggio su strada. È il caso della Dall’Oglio Turismo del 1928 e il Sidecar M.M. 500 del 1934 presenti in fiera.

L’indagine condotta sul comparto – utilizzando documenti, memoria orale, immagini fotografiche e filmate, giornali e riviste specializzate del tempo – ha consentito di ricostruire nel tempo un centinaio di biografie aziendali e la formazione di un ricchissimo archivio di immagini e documenti, anche grazie all’aiuto del mondo del collezionismo.

Le motociclette esposte:
117 cc Diana DKW Turismo 1923
117 cc ABRA DKW Viaggio 1923
123 cc G.D Stella 1923
125 cc Dall’Oglio Corsa 1927
125 cc Dall’Oglio Turismo 1928
125 cc G.D Monza 1927
125 cc G.D Stella 1923
125 cc M.M. Speciale Corsa 1927
130 cc ABRA DKW Sport 1924
130 cc M.B.R. Turismo 1924
175 cc C.M Sport 1932
175 cc M.M. Record 1933
250 cc M.M. A Super Sport 1936
350 C.M AB 1939
350 cc M.M. C Turismo 1940
500 cc M.M. Sidecar 1934
500 cc C.M Sport 1935
Balillino Mini Sidecar 1925

Per tutte le informazioni pratiche sulla visita alla manifestazione Auto e Moto d’Epoca 2024 si rimanda al sito web autoemotodepoca.com.

Il Museo del Patrimonio Industriale
Il Museo del Patrimonio Industriale – collocato nella suggestiva sede di una fornace da laterizi del XIX secolo – studia e racconta la storia economico produttiva di Bologna e del suo territorio dal tardo Medioevo ai giorni nostri.
Il percorso espositivo si apre con la ricostruzione dell’organizzazione produttiva dell’antica “Città dell’acqua e della seta” che ha visto Bologna – tra i secoli XV e XVIII – esportare filati e veli di seta in tutto il mondo occidentale. Questa supremazia produttiva entra in crisi alla fine del secolo XVIII quando la Rivoluzione Industriale costringe ad aggiornare saperi e organizzazione del lavoro.
La città è costretta a riprogettare il proprio futuro, puntando sulla formazione tecnica come elemento strategico di rinnovamento: nel corso del XIX secolo si afferma, così, l’Istituto Tecnico Aldini Valeriani. Da questa scelta, oltre che dall’esistenza di fattori economici, organizzativi, logistici e amministrativi favorevoli, scaturisce la ripresa produttiva della città nella seconda metà dell’Ottocento che porterà un secolo dopo all’affermazione dell’attuale distretto industriale.
Bologna si configura oggi come una vera e propria capitale dell’industria meccanica ed elettromeccanica. La ricchezza e la complessità del distretto viene ricostruita attraverso le sue principali articolazioni produttive: le macchine da pasta, la motoristica e l’automazione meccanica, settore, quest’ultimo, nel quale la città compete a livello mondiale.

Informazioni
Auto e Moto d’Epoca
autoemotodepoca.com

Museo del Patrimonio Industriale
Via della Beverara 123 | 40131 Bologna
Tel. +39 051 6356611
museopat@comune.bologna.it
www.museibologna.it/patrimonioindustriale
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