(Sesto Potere) – Faenza – 6 dicembre 2024 – Sabato prossimo, il 7 dicembre, alle 14:30, a Faenza, nello specifico con partenza da Borgo Dulbecco (presso il Parco Gatti), partirà quella che gli attivisti di NoMegastore, come aderenti e promotori della “Rete 360 per la Romagna alluvionata e la resistenza climatica”, definiscono: “una, se non la più importante, manifestazione per ricordare a tutti lo stato di emergenza in cui continua a versare il nostro territorio.”
“Dopo la violenza degli scorsi fenomeni alluvionali sono apparse evidenti due cose, da un lato l’inadeguatezza delle cure riservate alle ferite ambientali, economiche e sociali che sanguinano ancora oggi copiosamente. E dall’altro l’imbarazzante presa di coscienza della diagnosi che le ha rese tali, ovvero il costante rifiuto, politico in primis, di parlare di crisi climatica. Si sceglie di non parlarne perché non riconoscerla permette di persistere nel non far nulla per cercare di correre ai ripari”: afferma NoMegastore.
“Perché diciamo questo? Da recenti dati ISPRA emerge come a Forlì abbiamo consumato ben il 25% di suolo disponibile per la metà del quale si è arrivati alla totale “sigillazione” o impermeabilizzazione che dir si voglia, con un suolo che non sarà più in grado di assorbire l’acqua facendola penetrare nel terreno, ma la lascerà scorrere in superficie, impoverendo tra le altre cose le falde sotterranee, riducendo l’assorbimento di anidride carbonica e provocando disastri come quelli che noi ben conosciamo. E non dimentichiamolo, ci costerà sempre di più sia a livello diretto che indiretto: pagheremo per tamponare calamità che non saremo mai in grado di controllare, pagheremo per curarci da malattie che imperverseranno in modo sempre più massivo e letale, pagheremo per non morire di sete, o per non veder sparire la nostra casa nel fango, pagheremo per dei diritti che dovrebbero essere riconosciuti, non rateizzati”: continua il Comitato NoMegastore.
“Dai nostri Appennini fino alla pianura resta corale l’emergenza e la necessità di gestire e far leva su prevenzione e conoscenza del territorio, siamo decisamente stanchi di sentir parlare di casualità e imprevedibilità. E sabato manifesteremo per questo, per la nostra terra, per le persone che la popolano con coraggio e resilienza, per chiedere finalmente l’erogazione di quegli indennizzi tanto promessi, ma mai erogati, indispensabili per una ripartenza vera e dignitosa. Manifesteremo anche perché il concetto di crisi climatica non può essere rilegato a uno spot di parte, ma si merita gambe sulle quali muoversi, bandiere che ne sventolino l’urgenza e voci che non si stanchino di ribadire come lo sfruttamento dell’ambiente non vada di pari passo con il progresso o lo sviluppo economico, ma anzi, ne comprometta, ogni giorno sempre di più, la crescita sana. E allora sabato lottiamo anche noi, come siamo soliti fare, con orgoglio accanto a tutti coloro che cammineranno insieme a noi”: concludono gli aderenti al NoMegastore.
Alla manifestazione di sabato 7 dicembre a Faenza aderiscono tutte le associazioni – una quindicina – che compongono la Rete 360, in ordine alfabetico: Cgil Forlì-Cesena, Cgil Ravenna, Collettivo Osservo, Forlì Città Aperta, Fridays For Future Forlì, Gruppo 225 Amnesty International Forlì, Legambiente Forlì-Cesena, Collettivo Monnalisa, NoMegastore Forlì, Parents For Future Forlì, Tavolo Associazioni Ambientaliste Forlì, Unione degli Universitari Forlì, Un Secco No e Wwf Forlì-Cesena.