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Alluvioni, la paesaggista Flora Vallone: realizzare aree di espansione naturale finalizzate alla mitigazione del rischio

(Sesto Potere) – Roma – 7 novembre 2023 – “In Italia dobbiamo parlare della realizzazione di aree di espansione finalizzate a mitigare il rischio idro-edilizio. In Toscana, ad esempio, queste aree ci sono, hanno funzionato e senza con ogni probabilità il danno sarebbe stato maggiore. Ma prima avevamo una laminazione diffusa in scoline e acquidocci, terrazzamenti, invasi, etc. che si sono persi. Troppo spesso si parla di cambiamento climatico come responsabile delle emergenze idrogeologiche in atto. E certamente ne rappresenta una importante concausa. Ma il responsabile primo è il nostro trasformare il territorio continuando a sovrapporre grigio al verde, aree impermeabili a quelle naturalmente drenanti e contemporaneamente costringendo il sistema delle acque tra argini, canali, tombinature non più sostenibili”: lo afferma in una nota Flora Vallone, architetto, paesaggista, Vice Presidente Nazionale dell’Associazione Italiana di Ingegneria Naturalistica A.I.P.I.N., a proposito dei recenti episodi di alluvioni e frane in Italia: prima in Emilia-Romagna e adesso in Toscana.

“E non solo per la sicurezza del territorio ma anche per la necessaria e sempre più urgente transizione adattativa che – sola- potrà riattivare la resilienza degli ecosistemi degradati.  Una transizione che deve essere culturale prima ancora che progettuale e operativa, e che guardi alle necessità della Natura come e quanto a quelle dell’Uomo, attivando processi e azioni Nature Based Solutions, come richiamato in tutti i dispostivi internazionali dai Global Goals alle tante normative EU e nazionali.”: aggiunge   Flora Vallone.

“Riportare la natura nella nostra vita  è l’incipit della strategia EU per la biodiversità che testualmente cita ” si intende ristabilire lo scorrimento libero di almeno 25.000 km di fiumi entro il 2030 eliminando barriere obsolete e ripristinando le pianure alluvionali” .  Siamo in straordinario ritardo”: ha concluso la Vice Presidente Nazionale dell’Associazione Italiana di Ingegneria Naturalistica Flora Vallone.

A.I.P.I.N. è Associazione Italiana Ingegneria Naturalistica esistente da più di 30 anni. Un’importante rete che vede al suo interno e già dal Direttivo Nazionale, molteplici categorie come geologi, architetti, ingegneri, agronomi, paesaggisti, naturalisti. Ad esempio della multidisciplinarietà c’è la doppia vicepresidenza nazionale, guidata da un geologo e da un architetto. Presidente Nazionale A.I.P.I.N. è Federico Preti, Docente di idraulica ed esperto in difesa del suolo dell’Università di Firenze.
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