(Sesto Potere) – Rimini – 16 maggio – “Il maledetto maggio del 2023 con il suo carico di pioggia, di morte, di distruzione non sarà dimenticato dai romagnoli. Ed oggi, ad un anno di distanza, chi ha vissuto quei giorni terribili chiede con sempre maggiore forza che le Istituzioni agiscano affinché tragedie del genere non si ripetano. Nei paesi della Romagna ferita ci si chiede con timore cosa succederebbe oggi con precipitazioni simili. Non è una domanda fatalista o sul destino. È un interrogativo legittimo che guarda dritto negli occhi alla capacità della politica di dare risposte e di affrontare le paure dei cittadini. La Romagna è un territorio che sta ancora facendo i conti con i danni dell’alluvione, con le oltre 81 mila frane registrate, con problemi alle infrastrutture viarie e agli argini. E ad un anno dall’alluvione sono evidenti i ritardi e le mancanze del governo, anche verso le famiglie per la mancanza degli indennizzi promessi per mobili ed elettrodomestici”: afferma in una nota il senatore del Movimento 5 Stelle Marco Croatti.
A fronte di 8,5 miliardi di euro di danni accertati le risorse erogate fino ad ora da governo e Struttura Commissariale ammontano a soli 743 milioni, ossia meno del 10%: è il conteggio del pentastellato.
“I romagnoli avrebbero potuto piangere sulle loro disgrazie, non ci sarebbe stata alcune vergogna e nessuno, per altro, avrebbe visto le lacrime tra tutto quel fango e tutta quella pioggia, ma nelle nostre terre si è abituati ad affrontare le difficoltà rimboccandosi le maniche, stringendo i denti fino a farsi sanguinare le gengive. Proprio per questo chiediamo a gran voce al governo di onorare questa ricorrenza emanando immediatamente decreti e misure urgenti che rispondano ai dubbi, alle sollecitazioni, alle paure di chi lo scorso maggio ha perso tutto e che ancora vede bloccata la questione dei ristori sui beni mobili.”: conclude Marco Croatti.