(Sesto Potere) – Faenza – 9 luglio 2024 – Anche il sindaco e presidente della Provincia di Ravenna Michele de Pascale ha presenziato nella giornata di ieri nella località Ponte Pieve a Faenza al presidio degli agricoltori per chiedere di accelerare l’erogazione dei ristori e le attività di ricostruzione a seguito dell’alluvione.
Una manifestazione organizzata da Agci, Terra Viva, Cia Romagna, Copagri, Legacoop Romagna e Confragricoltura Ravenna a più di un anno dall’alluvione che ha colpito duramente il territorio romagnolo nel maggio del 2023, due volte in due settimane, con le associazioni di rappresentanza tornano a sollecitare l’accelerazione dell’erogazione dei ristori e la ricostruzione.
Era presente al presidio anche una delegazione di Confagricoltura Ferrara e c’era anche Nicola Gherardi, ferrarese, e membro della Giunta nazionale di Confagricoltura.
De Pascale ha colto l’occasione per ribadire due temi cruciali sulla ricostruzione: lo snellimento delle procedure di richiesta degli indennizzi e la messa in sicurezza del territorio: “Da un lato vanno alleggerite e velocizzate le procedure che sono burocraticamente molto complicate, aspetto che in molti casi rende veramente difficile l’accesso ai rimborsi, penso soprattutto ad esempio a quelle imprese agricole più piccole a conduzione diretta. Dall’altro come sindaci e amministratori locali dobbiamo essere un trait d’union tra la struttura commissariale e le singole aziende e pretendere che il mondo agricolo sia parte integrante dei programmi speciali”.
“Sappiamo che le opere da fare sono tante, andranno realizzate casse d’espansione, spostati argini, messe in campo complesse operazioni di intervento sul territorio, ma ciò che deve essere chiaro è che tutto deve essere condiviso e fatto insieme a chi ogni giorno questa terra la vive e la coltiva. Il piano – continua de Pascale – sarà un insieme di principi che sono in larga parte condivisibili, anche se su alcuni abbiamo chiesto modifiche e correzioni. Però…”.
“Però ad oggi non abbiamo ancora potuto visionare l’elenco delle opere, e questa è la vera, concreta battaglia che dobbiamo condurre perché se non si arriva velocemente all’elenco degli interventi il rischio è che l’argomento venga derubricato e finisca nel dimenticatoio, invece noi dobbiamo pretendere che si realizzino al più presto le opere per aumentare la sicurezza della Romagna”: ha concluso il sindaco e presidente della Provincia di Ravenna Michele de Pascale.
Anche il sindaco di Faenza, Massimo Isola, era presente alla manifestazione promossa dalle associazioni di categoria del mondo agricolo, che hanno deciso di reclamare la difesa del loro lavoro e delle loro preziosissime attività.
“L’agricoltura rappresenta per Faenza e per l’intera Romagna uno dei motori del sistema produttivo, occupa migliaia di persone e da tempo rappresenta uno dei tratti identitari dei nostri territori”: ha detto il sindaco di Faenza. “L’alluvione ha colpito profondamente l’agricoltura e ad oggi, oggettivamente, le proposte in campo per ristorare queste imprese sono insufficienti, troppo articolate e lente. Tutti noi, con le istituzioni, dobbiamo lavorare per facilitare la possibilità di intercettare risorse e per mettere in sicurezza il territorio, per dare garanzie e permettere investimenti sul futuro. Quello di oggi è stato un momento importante, per non dimenticare un’emergenza che anche su questo fronte non è ancora stata risolta”: ha concluso Massimo Isola.
Da parte loro le associazioni di rappresentanza degli agricoltori hanno sottolineato alcuni punti strategici: “Alla collina serve un piano strutturale di mantenimento e consolidamento del territorio; snellimento e semplificazione delle procedure burocratiche delle perizie e delle domande dei ristori per le aziende agricole, specialmente per le aziende di collina colpite da frane; un’adeguata integrazione del reddito degli agricoltori colpiti e danneggiati. Servono chiarimenti e maggior coinvolgimento delle associazioni agricole sulla gestione di Agricat. Il coinvolgimento delle associazioni agricole per la determinazione dei parametri di salvaguardia imposti dal Ministero ai terreni alluvionati. Ed anche il coinvolgimento delle associazioni agricole sulle tempistiche, sulla distribuzione e su eventuali problematiche degli stanziamenti ministeriali in atto”.