(Sesto Potere) – Bologna – 28 ottobre 2024 – Sospensione dei mutui e degli adempimenti tributari, contributivi, giudiziari; deroghe delle scadenze contabili per imprese e enti locali; attivazione di ammortizzatori sociali e di misure di sostegno ai lavoratori autonomi; deroghe alle misure di contenimento della spesa pubblica rivolte agli enti locali; ristori dei danni a cittadini e imprese; interventi strutturali di ripristino.
Sono queste le richieste avanzate al Governo con spirito assolutamente collaborativo dai firmatari del Patto metropolitano per il Lavoro e lo Sviluppo sostenibile: i Comuni e le loro Unioni, le Società partecipate, la Camera di Commercio, le Diocesi di Bologna e Imola, i Rappresentanti sindacali, le Associazioni imprenditoriali, il Sistema della ricerca e dell’educazione, il Sistema della sanità, le Fondazioni bancarie.
“L’alluvione che ha colpito nei giorni scorsi la città di Bologna e il territorio metropolitano bolognese – si legge nella lettera inviata dal Sindaco metropolitano di Bologna alla Presidenza del Consiglio dei Ministri a nome di tutti i firmatari – ha provocato ingentissimi danni a abitazioni, imprese, infrastrutture. Esprimiamo fortissima preoccupazione per i danni subiti dal territorio, e per l’impatto sui cittadini, sui lavoratori, sulle imprese. I firmatari del Patto metropolitano per il Lavoro e lo Sviluppo sostenibile hanno condiviso la necessità di una gestione unitaria dell’emergenza e delle fasi successive, e in modo collaborativo e coeso chiedono al Governo risposte tempestive e complete per il territorio bolognese, attraverso strumenti straordinari. Il sistema territoriale bolognese – conclude la missiva – ha saputo reagire in questi primi giorni ad un fenomeno di straordinaria intensità, ma proprio per l’eccezionalità dell’evento è fondamentale l’attivazione immediata da parte del Governo di misure adeguate”.
Le conseguenze dell’alluvione stanno ancora agendo in modo molto duro in particolare presso i Comuni piccoli e medi dell’area metropolitana di Bologna dove tante famiglie sono ancora fuori di casa, mentre nel capoluogo le situazioni legate alla mobilità sono quasi totalmente risolte. Oggi si sono riaperte a Bologna i nidi e le scuole di ogni ordine e grado. Da ieri i centri sportivi e i parchi cittadini. Sono state riattivate anche le telecamere delle corsie le preferenziali di via Andrea Costa e via Saragozza,
Mentre il Comune di Bologna si raccomanda di prestare attenzione in particolare nei parchi lungo i corsi d’acqua perché il terreno è bagnato e scivoloso. E si invita a prestare attenzione anche Mentre il Comune di Bologna si raccomanda di prestare attenzione in particolare nei parchi lungo i corsi d’acqua perché il terreno è bagnato e scivoloso e sulle strade collinari rispettando le indicazioni e le limitazioni presenti.
In città rimarrà ancora chiuso fino a circa metà settimana il tunnel di viale Sabena dove, dopo aver aspirato 110 mila metri cubi d’acqua, sono stati sostituiti, con nuovi corpi a led, i 300 corpi illuminanti che erano finiti sott’acqua.
Per tornare alla cronaca di queste ore, in mattinata, c’è stata la telefonata tra il ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci e il sindaco di Comune e Città metropolitana di Bologna Matteo Lepore.
Il Ministro ha comunicato al Sindaco che nel prossimo Consiglio dei Ministri verrà approvato lo Stato di Emergenza per le aree colpite dall’alluvione tra le quali Bologna. Sarà stanziata una somma per coprire gli interventi già svolti nei primi giorni, alla quale dovrebbero seguire ulteriori provvedimenti.
Sindaco e Ministro hanno ribadito la necessità di lavorare assieme per la comunità bolognese colpita. Il ministro Musumeci ha, infine, ribadito l’urgenza di affrontare la questione del dissesto idrogeologico e dei fiumi tombati, questioni che in tutto il paese stanno creando enormi problemi con l’aumento delle piogge e dei nuovi fenomeni climatici.
Il Sindaco ha ringraziato il Ministro per la disponibilità e confermato la propria disponibilità a collaborare, come già condiviso nella precedente telefonata con la presidente Meloni. Bologna non si limita a chiedere, ma è pronta anche a fare, presto e bene.