(Sesto Potere) – Forlì- 7 ottobre — Il movimento cooperativo di Legacoop aderisce alla “Manifestazione Generale delle Terre Alluvionate” che si terrà sabato 14 ottobre a Forlì.
Saranno presenti i rappresentanti di Legacoop Nazionale, Legacoop Emilia-Romagna, Legacoop Romagna, Legacoop Estense, Legacoop Bologna, Legacoop Imola e le Cooperative agricole braccianti di tutti i territori colpiti.
Già lo scorso 16 settembre, una folla di 500 cooperatori si riunì a Ravenna per esprimere pubblicamente il proprio dissenso rispetto alla mancata risposta delle istituzioni nazionali.
In tale occasione Legacoop presentò un proprio documento contenente le esigenze della popolazione, delle cooperative, delle imprese e dei territori, i cui contenuti vengono confermati e si affiancano alla piattaforma di mobilitazione generale del 14 ottobre.
“Pur essendo trascorso un mese da quella protesta, infatti, la situazione vissuta da cittadini e imprese – non solo romagnole: anche del Ferrarese, del Bolognese e dell’Imolese – non è migliorata. Questa lentezza contrasta con le rassicurazioni fornite dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sul totale risarcimento dei danni e sulla rapidità delle procedure per la richiesta dei danni”: spiega Legacoop.
L’alluvione romagnola è stata classificata come la terza peggiore catastrofe naturale a livello globale nel 2023.
“Di fronte all’enormità di questo evento la struttura commissariale sta lavorando con ammirevole impegno, ma risulta sotto organico e sottofinanziata: 60 persone compongono lo staff, a fronte delle oltre mille che furono collocate nella struttura commissariale per il terremoto in Emilia. I fondi messi a disposizione (4,5 miliardi di euro in tre anni) sono del tutto insufficienti, visto che i danni stimati sono di quasi 9 miliardi di euro”: aggiunge Legacoop.
“Ancora oggi non c’è alcuna notizia ufficiale sulle procedure relative alle modalità di richiesta dei danni. Senza certezze non è possibile programmare, né per le imprese, né per i cittadini. Per decenni queste terre hanno svolto con generosità il ruolo di motore dell’economia nazionale, ora non possono essere lasciate sole. Il sostegno economico giunto dalle Camere di Commercio e dalla Regione ha rappresentato un segnale importante, ma che non può essere in alcun modo sufficiente”: aggiunge Legacoop.
“L’agricoltura, pilastro dell’economia romagnola, è stato sicuramente il settore produttivo più colpito. Senza un intervento urgente sui terreni, verranno messi a rischio anche i raccolti dei prossimi anni. La necessità di anticipare gli ingenti investimenti per il ripristino dei terreni e i mancati incassi per la perdita delle colture creano un rischio finanziario enorme, che non è possibile sostenere con il solo ricorso al sistema bancario”: aggiunge Legacoop.
“Solo in Romagna le cooperative agricole braccianti hanno subito danni per oltre 30 milioni di euro e hanno visto sommersi in pochi giorni 6.150 ettari, l’equivalente di novemila campi da calcio. In molti casi le cooperative braccianti hanno contribuito al contenimento dei danni, acconsentendo ad allagare i propri terreni per ridurre la pressione delle acque. Solo in Romagna questi eventi hanno determinato un danno di oltre 8 milioni di euro, ma anche queste aziende non hanno ancora ricevuto un euro di risarcimento”: conclude Legacoop Romagna che invita tutte le Cooperatrici e i Cooperatori a manifestare per difendere il lavoro e il diritto ad una vita dignitosa.