(Sesto Potere) – Forlì – 10 maggio 2024 – “Nel rispetto assoluto di ogni credente e non credente la Consulta Laica Forlivese ritiene non corrispondente al ruolo istituzionale del Sindaco la scelta di inserire un rito religioso negli eventi istituzionali. Le pale che spalavano erano tutte uguali, le alluvionate e gli alluvionati sono tutte e tutti uguali , così come le cittadine e i cittadini forlivesi”: lo scrive in una nota la Consulta Laica Forlivese, organismo composto da: ANPI, ARCI, CGIL, Associazione VoceDonna, Associazione Mazziniana, Associazione Luca Coscioni, Associazione Un Secco No, Movimento Federalista Europeo, UDI, Istituto Paride Baccarini, UAAR, ed altri singole/i cittadine/i.
Il commento giunge a notizia che era stata anticipata nei giorni scorsi a mezzo stampa ed ora è ufficializzate nel programma degli eventi per il ricordo dell’alluvione “16 maggio – cerimonia istituzionale”, con l’inserimento della Santa Messa in Piazza Saffi.
“Il ruolo delle Istituzioni pubbliche è di rappresentare tutte le cittadine e tutti i cittadini nelle loro diversità religiose e le tante e tanti che non professano alcuna religione. Quei giorni così tragici hanno cambiato la vita a tante cittadine e cittadini e hanno fatto nascere una grande solidarietà che ha coinvolto moltissimi giovani, donne, uomini, appartenenti a diverse comunità etniche e religiose; sono stati la forza che per giorni ha spalato e portato soccorso”: ricorda ancora la Consulta Laica Forlivese.
L’organismo puntualizza che “L’autorevolezza della Consulta Laica Forlivese trova forza nel Presidente Carlo Flamigni che l’ha fatta nascere e nelle associazioni e rappresentanze sindacali che la compongono. Ognuna di queste ha una propria specificità e sensibilità politica, ma tutte sostengono il valore della laicità e il rispetto del ruolo laico delle Istituzioni pubbliche”.