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Alluvione, Cia Emilia-Romagna: “Stiamo perdendo il primato di produttori di ortofrutta”

(Sesto Potere) – Bologna – 13 ottobre 2023 – “Siamo decisamente sulla strada di perdere il primato di produttori di frutta, pere in testa, se non si applicano subito misure straordinarie per l’ortofrutta”. Lo afferma con rammarico Stefano Francia, presidente di Cia Emilia Romagna (nella foto in alto), che fa un bilancio di un 2023 non certo roseo.

“Mai come quest’anno l’ortofrutta ha subito conseguenze così disastrose con perdite ingenti, dovute ad eventi climatici: si stimano riduzioni di rese importanti di oltre il 60% con picchi del 90”. 

Il quadro nefasto che traccia Francia e quello di un comparto dove sono impegnate in regione oltre 25 mila imprese ortofrutticole su un totale di oltre 53.000 che operano sul territorio e che crea i 1,2 miliardi in termini di produzione lorda vendibile.

“Cosa fare? Occorre intervenire con misure straordinarie a garanzia di un comparto strategico per la nostra regione e per il Paese – osserva ancora Stefano Francia – , partendo dalla delimitazione dell’area colpita dagli eventi primaverili e attivare il decreto legislativo 102/04 a parziale compensazione dei danni subiti. In accordo con il presidente Cia nazionale abbiamo infatti inviato una lettera indirizzata al ministro del Dicastero agricolo Lollobrigida e chiesto che venga riconosciuto il carattere di eccezionalità delle catastrofi che si sono abbattute in Emilia Romagna. Inoltre venerdì scorso, in occasione di un evento promosso dai nostri giovani agricoltori è intervenuto il Sottosegretario di Stato, Luigi D’Eramo, al quale abbiamo consegnato un documento in 10 punti con le strategie da adottare per uscire da questa fase stallo”.

ortofrutta bio

Secondo Cia, con risorse derivanti dall’Ue vanno messi in campo tutti gli strumenti di difesa attiva e passiva indispensabili a prevenire i disastrosi effetti del gelo.

“Inoltre – prosegue  Francia – va riorganizzata la filiera garantendo ai produttori la necessaria remunerazione del lavoro. Infine va rilanciata l’attività di ricerca. L’assenza di interventi tempestivi rischia di determinare un ridimensionamento del comparto con estirpi e cessazione di attività – segnala ancora Francia – dove i soggetti più fragili, piccole e medie imprese, giovani agricoltori ed agricoltrici sarebbero costretti a chiudere i battenti”.

Per questo motivo Cia annuncia iniziative per cercare di arginare questo crollo del settore.

“Avvieremo azioni  mirate in tutta l’Emilia Romagna per salvare una ‘voce di bilancio’ che in regione vanta il più alto numero di denominazioni comunitarie con standard produttivi unici – conclude Francia – sarà quindi un impegno politico a tutti i livelli ed anche uno sforzo di divulgazione e comunicazione delle misure da mettere in atto”.

Cia Emilia Romagna chiede misure straordinarie per salvare il settore ortofrutticolo.

E in particolare nei 10 punti indicati chiede di: “prevedere nella delimitazione dell’area colpita dagli eventi primaverili di aprile e maggio attraverso l’attivazione del decreto legislativo 102/04 a parziale compensazione dei danni subiti.
Chiede la proroga delle rate di credito agrario di esercizio e di miglioramento attuando le medesime procedure già sperimentate nel corso dell’emergenza Covid.
Si chiede di destinare risorse per finanziare la “cambiale agraria” Ismea per assicurare liquidità alle imprese agricole colpite da gelo ed alluvioni anche attraverso il coinvolgimento dei confidi regionali.
E inoltre la Cia chiede di finanziare, attraverso le risorse della programmazione comunitaria, tutti gli strumenti di difesa attiva indispensabili a prevenire i disastrosi effetti del gelo”.