giovedì, Ottobre 31, 2024
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Alluvione a Bologna: chiude il Centro Operativo Comunale, riapre il tunnel di viale Sabena, coinvolti 2400 volontari

(Sesto Potere) – Bologna – 31 ottobre 2024 – Dopo l’ultima riunione di questo pomeriggio, all’inizio della prossima settimana verrà formalmente chiuso il COC (Centro Operativo Comunale) di Bologna attivato dopo gli ultimi eventi alluvionali e aperto il 18 ottobre, mentre nel pomeriggio di oggi, alle ore 18 circa, riaprirà il doppio tunnel di viale Sabena chiuso dal 19 ottobre a causa dell’alluvione.

In questi giorni dal tunnel di viale Sabena sono stati aspirati 110 mila metri cubi d’acqua, oltre a una grande quantità di fango. Sono inoltre stati rimossi 300 corpi illuminanti che erano finiti sott’acqua e posizionati nuovi corpi a led.
Nei prossimi giorni proseguiranno i lavori per la revisione delle due pompe danneggiate dall’alluvione e per il rafforzamento ulteriore dell’illuminazione. Fino alla conclusione di questi lavori il limite di velocità dentro ai tunnel sarà di 30 km/h.

Sui Colli invece, dopo le riaperture di via Golfreda e via dei Colli avvenute nei giorni scorsi, rimangono alcune chiusure di strade a causa di frane ancora in corso di ripristino:

  • via di Sesto
  • via del Meloncello all’altezza del civico 9
  • via del Poggio
  • via Monte Albano
  • via del Paleotto
  • via Torriane

Questi i principali numeri dell’alluvione che ha colpito la città di Bologna:

  • 1.400 punti su Mappa con segnalazioni puntuali e richiesta di aiuto
  • 120 strade coinvolte
  • 500 persone sfollate nel picco massimo dell’emergenza
  • 1.232 richieste di assistenza ricevute (tra il 19 e il 27 ottobre) attraverso il form attivato dal Comune per i cittadini colpiti
  • 3.664 chiamate ricevute dalla Centrale radio della Polizia Locale
  • 1.351 chiamate ricevute dal Call-Center del Comune
  • 13.000 utenze disalimentate pari a circa 45.000 persone che si sono ritrovate senza luce e senza riscaldamento,
  • 300 uomini e donne delle colonne mobili di protezione civile operative in città dalle varie regioni con circa 60 mezzi impegnati.
  • circa 1.000 persone al lavoro durante l’emergenza
  • 15.000 sacchi di sabbia prodotti e distribuiti
  • 2400 volontari che hanno risposto alla chiamata del Comune tramite form on line

Al momento sono in carico ai servizi del Comune 70 nuclei familiari per bisogni connessi agli effetti dell’alluvione, di cui 20 nuclei, per un totale di circa 50 persone, sono ospitati in albergo.
Inoltre gli uffici sono impegnati nel contattare telefonicamente, in questi giorni, gli 800 anziani fragili residenti nelle strade alluvionate, per monitorare il loro stato di salute e hanno visitato e sono in contatto con le strutture sociosanitarie colpite, in particolare della zona Saragozza.

Al momento risultano ancora inagibili o parzialmente inagibili circa 5 immobili in città.