(Sesto Potere) – Forlì – 10 settembre 2025 – Smaltire correttamente i rifiuti elettronici (dai frigoriferi, computer, smartphone agli asciugacapelli, robot da cucina, ma anche sigarette elettroniche, cavi di alimentazione, cuffie o auricolari) non è solo un gesto di responsabilità ambientale, ma anche un’opportunità per recuperare risorse preziose.
I RAEE – Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche contengono materie prime preziose e strategiche come rame, alluminio, oro, argento e terre rare, fondamentali per la produzione di nuovi dispositivi tecnologici.
Recuperarli significa ridurre l’impatto ambientale legato alla loro estrazione, risparmiare energia e contribuire a un’economia più circolare e sostenibile.
È proprio un’azione di sensibilizzazione sulla corretta raccolta di questi rifiuti quella che Alea Ambiente ha avviato in questi giorni, con una nuova campagna di comunicazione dedicata. Il concept creativo, dal tono ironico, gioca sul legame “affettivo” che spesso abbiamo con i nostri dispositivi elettronici, con un’immagine simbolo che ritrae un tablet con lo schermo rotto (“Siete stati a letto insieme ogni sera, ma adesso non si accende più. Lascialo qui #SELOMERITA”).
La campagna sarà declinata su diversi mezzi offline (materiali cartacei, totem informativi) e online (sito, social media, banner), per raggiungere cittadini di ogni età in tutto il territorio servito da Alea Ambiente e per promuovere una maggiore consapevolezza sul destino dei dispositivi elettronici fuori uso.
Sul canale Instagram della società, giovedì 11 settembre alle ore 16,00, il direttore Gianluca Tapparini terrà una diretta live per presentare la campagna di sensibilizzazione e i servizi presenti sul territorio per il riciclo dei RAEE.
L’obiettivo è trasformare un gesto semplice –quello di portare un dispositivo rotto in uno dei punti di raccolta RAEE predisposti dalla società– in un’azione consapevole e significativa. I cittadini dell’intero bacino forlivese, attualmente possono conferire gratuitamente i propri RAEE presso uno degli EcoCentri Alea Ambiente presenti sul territorio oppure nel nuovo contenitore presente presso la sede di Forlì di Alea Ambiente, apribile con tessera sanitaria.
“Questo progetto rappresenta un passo fondamentale verso un futuro più sostenibile – spiega il direttore di Alea Ambiente, Gianluca Tapparini -. Nel 2024, sono stati conferiti attraverso i nostri punti di raccolta 830 tonnellate di RAEE. Attraverso il corretto trattamento di questi rifiuti, si contribuisce in modo concreto alla lotta al cambiamento climatico, evitando l’immissione in atmosfera di tonnellate di anidride carbonica.
Anche quando non sono più utilizzabili, dunque, piccoli dispositivi come tablet, smartphone, caricabatterie, cuffie, telecomandi, spazzolini elettrici, sigarette elettroniche eccetera , se correttamente smaltiti, continuano ad essere preziosi”.
La strada è stata intrapresa ma l’obiettivo verso cui mirare è ancora da raggiungere. Nel 2023 in Italia, infatti, sono stati raccolti circa 360.000 tonnellate di RAEE, con un incremento rispetto all’anno precedente, ma ancora lontani dagli obiettivi europei. Ogni cittadino ha smaltito in media 6,1 kg di RAEE, a fronte di un target di oltre 10 kg pro capite previsto dalla normativa UE.
Grande attenzione viene rivolta anche al mondo della scuola: il progetto coinvolgerà gli istituti secondari di secondo grado dei 13 comuni, con attività didattiche, incontri informativi, laboratori pratici e attività creative per spiegare agli studenti l’importanza del riciclo dei RAEE e stimolare una riflessione sulla tecnologia come risorsa da non sprecare. Nelle scuole aderenti al progetto saranno posizionati contenitori dedicati per la raccolta differenziata dei cosiddetti MicroRAEE, come smartphone, chiavette USB, alimentatori/caricabatterie, spazzolini elettrici, sigarette elettroniche.
“Coinvolgere gli studenti in questa campagna di raccolta è un’opportunità unica per sensibilizzarli sull’importanza di un comportamento consapevole nei confronti dei rifiuti elettronici- sottolinea Simona Buda, presidente di Alea Ambiente -. Educare i giovani a gestire correttamente i Raee significa costruire una generazione più informata e impegnata nella tutela del nostro pianeta, creando una mentalità responsabile che può fare la differenza nel lungo termine. Un passo cruciale verso un futuro più responsabile.”
La campagna è realizzata in collaborazione e con il supporto del Centro di Coordinamento RAEE, ente di riferimento nazionale per la raccolta dei rifiuti elettronici.