(Sesto Potere) – Ferrara – 20 agosto 2024 – Si terrà dal 21 al 25 agosto, con un’anteprima a Comacchio il 18 agosto, la 37^ edizione del Ferrara Buskers Festival®. Un palcoscenico en plein air di oltre 1000 mq nel cuore di Ferrara, tra il suggestivo corso Ercole I d’Este – noto come la via più bella d’Europa – e il Quadrivio degli Angeli, che accoglierà 60 artisti internazionali, per un totale di 180 esibizioni e 10 ore di spettacolo ogni giorno.
Tutti i numeri, le novità e i protagonisti della rassegna 2024 sono stati presentati oggi in conferenza stampa nella residenza municipale di Ferrara dalla presidente dell’associazione Ferrara Buskers Festival Rebecca Bottoni, assieme al fondatore del Festival Stefano Bottoni, al prefetto di Ferrara Massimo Marchesiello, al sindaco Alan Fabbri, alla delegata del Presidente della Regione Marcella Zappaterra e al responsabile Area Management Emilia Gruppo Hera Davide Bigarelli.
Oltre 950 le candidature ricevute quest’anno, per fare parte di un evento unico nel panorama internazionale che, dal 1988, è tappa imprescindibile per migliaia di musicisti che ogni giorno scelgono la strada come palco. Cile, Regno Unito, Brasile, Paesi Bassi, Sud Corea, Argentina, Francia, Siria, Repubblica Ceca sono solo alcuni angoli del mondo dai quali provengono quest’anno gli artisti selezionati.
Una manifestazione che da trentasette anni si è progressivamente ritagliata un’importanza internazionale frutto dell’intuizione e dell’impegno del fondatore Stefano Bottoni. E non è quindi, un caso se, nel saluto iniziale di apertura della presentazione, il Prefetto Massimo Marchesiello ha voluto spiegare il motivo alla base della onorificenza al merito di commendatore a Stefano Bottoni proprio per quanto fatto nel campo della musica e della reciproca conoscenza tra diverse culture.
Diversi i nuovi talenti pronti a stupire il pubblico con suoni e strumenti espressione del loro spirito busker: i Taraf Syriana (Siria), gruppo proveniente dalla Siria – Paese da sempre attraversato da popoli e civiltà diverse come arabi, curdi, armeni, siriaci, turchi e iracheni che ne hanno plasmato la storia – che esegue musica popolare siriana e romaní; Proyecto LupA (Spagna), polistrumentista che ispirato al movimento “croto” in Argentina, cerca, attraverso la musica, di evocare paesaggi, personaggi e storie dell’epoca; direttamente dalle strade di New York arrivano i The Positive Brothers, gruppo di break dance capace di fare dello spettacolo una vera e propria esperienza; Eric Tarantola (Francia) per condurre in un viaggio straordinario attraverso musica composta da batteria a tamburo, un vecchio trombone rattoppato, una chitarra e un banjo.
Arrivano dall’Italia JBeat, bitboxer, e Carolina Cardini, cantante lirica, protagonisti della prima residenza artistica del Festival realizzata nei mesi scorsi nel Campus di H-FARM. Tre giornate per condividere le proprie esperienze e visioni creative, sperimentando anche l’intelligenza artificiale con cui è stato creato un brano innovativo capace di rappresentare la loro originale unione e che presenteranno durante i giorni del Festival.
Oltre ai nuovi talenti scovati da un lato all’altro del globo, anche buskers storici che gli spettatori potranno riconoscere o riscoprire tra le strade del Festival: i Cosmonautix, per un misto un misto di musica folk dell’est Europa e di elementi ska, punk, rock e pop; El Kote, artista cileno multidisciplinare che fa dell’improvvisazione il suo tratto distintivo, De Heek, tra i più svariati ed originali gruppi che spaziano dal Rock&Roll alla cumbia, dal folk italiano al reggae, e infine Stillbruch, giovani e appassionati musicisti che vagano sotto i cieli d’Europa per stupire il pubblico con brani rock originali in una combinazione unica di violoncello, violino, batteria e voce.
Non mancheranno i giovanissimi, tra questi il sedicenne ‘Gabbbrielll’. Italiano di Riva del Garda, la sua regola principale è non porsi limiti per quanto riguarda i generi, ma sperimentare più cose possibili e, soprattutto, divertirsi in quel che si fa.
Dopo aver passato la sua intera vita ad ascoltare musica, ha deciso di dedicarsi a questa sua grande passione e sbarcherà per la prima volta al Ferrara Buskers Festival. È, invece, Yi Seo Band il gruppo che arriva da più lontano: sono 8.975 i chilometri che questo trio tutto al femminile percorrerà per raggiungere Ferrara. Insieme esprimono una musica coreana di tendenza che si basa sulla tradizione, senza perdere di vista la sensibilità moderna e con lo spirito di “capire il vecchio per scoprire il nuovo”.
Commenta così il Sindaco di Ferrara, Alan Fabbri: “Come ogni anno, il Comune continua a sostenere questo importantissimo festival, diventato con ormai quasi quarant’anni di attività simbolo stesso di una città estense viva, attenta alle arti e accogliente, così come supporta le decisioni degli organizzatori.Con quasi mille candidature, arrivate da tutto il mondo, il Buskers Festival si afferma un evento unico a livello internazionale, capace di rendere attrattiva Ferrara, palcoscenico a cielo aperto, grazie a rodati artisti di strada e anche a nuovi talenti, tutti da scoprire.Da Ferrara, negli anni, sono passati artisti rinomati, come Lucio Dalla e Gianna Nannini, e nuovi nomi che poi hanno fatto la loro strada, basti pensare a La rappresentante di lista, poi giunti fino a Sanremo.Sarà quest’anno la 37^ edizione: si tratta, infatti, di una delle manifestazioni musicali più longeve del nostro territorio. Ringrazio gli organizzatori e tutto lo staff per continuare a credere nel progetto Buskers e a dargli valore.”
“Manca poco più di un mese a questa nuova edizione, alla quale stiamo lavorando con la stessa intensità, spinta e visione con cui lo facciamo da ormai 37 anni,” commenta Rebecca Bottoni – Presidente e Direttore Artistico dell’Associazione del Ferrara Buskers Festival®. “Mai come quest’anno abbiamo ricevuto tante candidature, scegliere non è stato facile e gli artisti che animeranno le strade di Ferrara sono sicura saranno all’altezza delle aspettative. C’è grande attesa attorno a questa prima edizione del Festival a pagamento. Stiamo finalizzando la programmazione delle tantissime performance, degli spettacoli collaterali inseriti a palinsesto, creando le condizioni affinché alcun dettaglio sia trascurato.Il nostro obiettivo è arrivare a coinvolgere un pubblico ancora più attento, appassionato e affamato di quella cultura, tradizione e filosofia di vita che solo i buskers sanno trasmettere. Sappiamo che questo cambiamento è una ulteriore grande sfida. Sentiamo forte il peso delle aspettative, soprattutto nel riuscire a mantenere il sentimento, lo spirito e la bellezza che da sempre hanno contraddistinto il nostro evento. Non smetteremo mai di ripetere che questo ulteriore passo in avanti era ed è l’unico che ci permetterà di continuare a proteggere l’anima e la qualità di quanto abbiamo creato negli anni e di diventare, finalmente, un vero e proprio Festival.”
Non solo musica ed esibizioni artistiche per l’affezionato pubblico del Ferrara Buskers Festival, ma l’opportunità di immergersi in un’esperienza a 360° che darà accesso a: 34 laboratori didattici per bambini e adulti, 5 talk di approfondimento su tematiche culturali e di intrattenimento, 6 reading di pièce teatrali, 6 workshop realizzati con associazioni e organizzazioni culturali del territorio, 4 mostre fotografiche che ripercorrono storia ed emozioni del festival e 4 presentazioni di libri.
Non mancheranno momenti di relax partecipando alle sessioni di yoga previste all’alba, aperitivi immersi nel verde e concerti speciali al DopoFestival nel Parco Massari.
Ad aprire la rassegna culturale di questa edizione del Festival, con un omaggio a Mattia Torre, sceneggiatore di Boris, ci sarà Valerio Aprea: attore poliedrico dallo stile personalissimo che porta sia sul palco che in alcune delle più importanti produzioni televisive cinematografiche degli ultimi anni. A cominciare dal ruolo nella serie cult ‘Boris’, per poi approdare in quello di Propaganda Live ed essere tra i protagonisti della serie tv ‘A casa tutti bene’ di Gabriele Muccino, per la quale ha ricevuto la candidatura ai Nastri d’Argento 2022.
Il Ferrara Buskers Festival è una vera e propria macchina organizzativa che si mette in moto di anno in anno per aumentare la qualità, crescere ed evolvere. A maggior ragione l’edizione 2024, che vedrà un cambio di passo con un palinsesto giornaliero di quasi 10 ore di spettacolo e intrattenimento.
Erika Sarson, Project Manager del Ferrara Buskers Festival® dichiara: “Ancora una volta la squadra ha permesso di progettare e organizzare la 37^ edizione del Festival. Fondamentale è stato il supporto degli sponsor, che hanno rinnovato la fiducia, credendo in un format nuovo e investendo così nell’arte che il nostro Festival è capace di diffondere. Abbiamo stretto un legame ancora più forte con Associazioni di categoria, Istituzioni ed Enti della città di Ferrara, coinvolgendoli nella realizzazione di progetti speciali, laboratori e mostre, strutturando convenzioni e dandoci la possibilità di abbattere barriere e rendere l’evento inclusivo.”
Anche per l’edizione 2024, il Ferrara Buskers Festival ha lanciato una nuova campagna puntando su: “La strada è bellissima”. Cuore dell’iniziativa è il racconto della bellezza dell’esperienza collettiva e inclusiva della strada. Quest’ultima, descritta come un luogo che lascia un segno profondo e duraturo nelle persone, accoglie tutti senza chiedere nulla in cambio, tranne il rispetto. Un luogo di incontri significativi e sguardi che creano connessioni profonde.
Soggetti della nuova campagna sono le persone stesse del festival: musicisti, organizzatori e altre figure chiave, poste al centro della comunicazione. Tale sviluppo mira a celebrare la comunità del Ferrara Buskers Festival, mettendo in luce il valore umano e artistico di chi rende la strada “bellissima”. La strada, quindi, è letta in maniera allargata come un luogo di inclusività e accoglienza, ma il punto di partenza resta sempre l’arte di strada, che diventa il motivo comune per incontrarsi e condividere.
La comunicazione, già dallo scorso anno, è sviluppata da SHADO, società guidata da Davide Bartolucci, mentre le immagini sono del fotografo Matteo De Mayda.
Davide Bartolucci afferma: “L’obiettivo per un Festival che evolve è rappresentare una comunità aperta e vera, dove ognuno può trovare il proprio posto e sentirsi parte di qualcosa di più grande. Ferrara diventa un punto di incontro dove l’arte di strada non solo vive, ma fiorisce grazie all’interazione e alla condivisione delle esperienze.”
Centrale sarà come sempre anche l’impegno per l’ambiente, che nel tempo ha portato il Festival a ottenere il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente e a conseguire per primi in Italia la certificazione ISO 20121 (standard di gestione per l’organizzazione sostenibile di eventi) rinnovata ogni anno.
Per sua stessa natura, l’evento non produce inquinamento sonoro né allestimenti imponenti o carichi sospesi con relativi consumi energetici importanti. Per dare ancora più valore alla propria anima green, il Festival è attento a realizzare proposte e iniziative per ridurre l’impatto ambientale e sensibilizzare gli spettatori.
Tra i main partner più attivi in tal senso si riconferma il Gruppo Hera, da oltre 10 anni al fianco del Ferrara Buskers Festival® anche con laboratori volti a far crescere la consapevolezza dell’importanza di essere sostenibili. Il progetto BGreen, nel suo doppio significato di essere Green e Buskers Green, sarà quindi portato avanti con la multiutility anche in questa nuova edizione.
“Il Gruppo Hera condivide la mission di una delle rassegne di arte di strada più antiche del mondo: dare vita a un ecosistema di arte e culture diverse – commenta Davide Bigarelli, Responsabile Area Management Emilia del Gruppo Hera – Da oltre 10 anni sosteniamo la manifestazione perché è un’importante occasione d’incontro e di scambio con un territorio nel quale continuiamo a essere concretamente presenti con i nostri servizi”.
Il Ferrara Buskers Festival® è sostenuto inoltre da numerosi Partner: Comune di Ferrara, Ministero della Cultura, Regione Emilia Romagna, Camera di Commercio di Ferrara, Comune di Comacchio.
A questi si aggiunge l’importante supporto, tra gli altri, di Ticketmaster, Mondo Birra, Trenitalia TPer e BCC Emilbanca, il cui direttore generale Matteo Passini afferma: “Emil Banca, da sempre è sensibile alle emergenze artistiche che arricchiscono la vita sociale e culturale delle proprie comunità di riferimento. Per questa ragione, conferma il proprio sostegno al Ferrara Buskers Festival 2024, evento capace di portare performance di grande spessore artistico nel ferrarese, offrendo a un pubblico ampio e trasversale l’opportunità di scoprire talenti nazionali e internazionali che evidenziano pienamente il valore, anche innovativo, dell’arte di strada.”
Maggiori informazioni sulla 37^ edizione del Ferrara Buskers Festival®, sono disponibili ai seguenti link:
https://festival.ferrarabuskers.com/it
https://www.facebook.com/FerraraBuskersFestival (vedi fotogramma in alto)
Comunicazione a cura degli organizzatori – notizia pubblicata su www.cronacacomune.it/notizie